Giappone: dieci potenziali sorprese di mercato per il 2018
Siamo in quel periodo dell'anno in cui gli economisti e gli strategist presentano le loro previsioni per i prossimi dodici mesi. Le previsioni quantitative si basano su modelli probabilistici che non possono fare a meno di presumere che il futuro sarà correlato al passato, mentre gli scenari qualitativi si basano, in genere, su un mix di esperienza e buon senso. In entrambi i casi, la maggior parte delle metodologie sembra lasciare poco spazio alle sorprese e alla discussione degli “outlier”.
Questo articolo tenta di rimediare a tale carenza. Sono di seguito illustrati alcuni scenari “limite” che, personalmente, temo possano avere forti implicazioni per gli investimenti in Giappone. Per definizione, queste 10 previsioni non rientrano tra le più ampiamente condivise. Il loro scopo principale è quello di far riflettere il lettore. Per quanto improbabili possano apparire, qualsiasi avvicinamento verso le ipotesi estreme qui descritte è destinato a provocare un cambio di rotta nel consenso di mercato. Invitandovi a godervi una buona lettura, vi auguriamo un prospero e felice 2018!
1) Il primo ministro Abe si reca a Pyongyang e sigla un progetto di aggiornamento infrastrutturale per la Corea del Nord, guidato dal Giappone, del valore di $1 trilione
Alla fine del 2017, potrebbe non essere prudente aspettarsi un capovolgimento della situazione per quanto riguarda la Corea del Nord. Tuttavia, fin tanto che si mantengono i nervi saldi, il percorso verso una soluzione costruttiva rimane aperto. Da una prospettiva di mero sviluppo economico, Nord Corea e Giappone rappresentano un connubio perfetto: ampia disponibilità di risorse naturali e manodopera da un parte, e capitali e tecnologia in abbondanza dall’altra. Il primo ministro Abe vanta un eccellente track record come promotore di progetti infrastrutturali a guida giapponese. Impegnare la Corea del Nord in modo costruttivo non solo migliorerebbe le performance economiche del Giappone, ma creerebbe sicuramente un retaggio storico per Abe, degno di un premio Nobel per la pace. Tutto ciò è improbabile, purtroppo, così come una soluzione pacifica senza ricorso a un maggior impegno economico. Prima o poi questo accadrà, secondo me.
2) Un deprezzamento più veloce dello yen verso Y150/$ costringe la Cina a svalutare lo yuan del 30%
Cicli di politica monetaria non sincronizzati fanno aumentare le probabilità di movimenti dei prezzi degli asset non sincronizzati in generale - con probabile overshooting dei mercati valutari, in particolare. A mio avviso, questo lascia lo yen in una posizione molto vulnerabile per il 2018. Sono perfettamente consapevole che, tanto nel 2016 quanto nel 2017, il ciclo BoJ-Fed non è andato fuori sincrono quanto previsto, ma questo non significa che ciò non possa succedere nel 2018. Dopo tutto, la politica fiscale USA è cambiata. Cosa ancora più importante, quando il prossimo ciclo di rafforzamento del dollaro acquisterà maggior vigore, il tassello più preoccupante sarà la Cina. Giappone e Cina competono oggi testa a testa su molti mercati, tra cui high-tech e treni ad alta velocità, per cui un deprezzamento dello yen rappresenta oggi una preoccupazione più per le fabbriche cinesi che per quelle americane. Più si indebolisce lo yen, maggiore è il rischio di una svalutazione dello yuan cinese. Se lo yen dovesse scivolare oltre quota Y140/$, è da temere una svalutazione del 30% dello yuan cinese che un potenziale contraccolpo per gli USA.
3) Il nuovo Chairman della Federal Reserve fa suo il modello operativo della BoJ e fissa il rendimento del decennale USA al 2,5%
Se Trump ottiene ciò che vuole, e l’economia statunitense accelera il ritmo fino a raggiungere un tasso di crescita sostenuto del 3,5-4%, i rendimenti dei titoli obbligazionari USA sono destinati a subire forti pressioni al rialzo, fino forse a raggiungere il 6% o più per il decennale. Dopo tutto, una crescita reale del PIL del 3,5-4% implica una crescita nominale di almeno il 5,5-6% e, storicamente, non si è quasi mai verificato che i rendimenti obbligazionari rimanessero molto al di sotto del tasso di crescita nominale del PIL. In ogni caso, un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato USA si tradurrebbe in un aumento delle pressioni ribassiste per le attività più rischiose in generale, ed in particolare per azioni, immobiliare e credito USA. Non dovrà trascorrere molto tempo prima che l’aumento dei rendimenti obbligazionari sia seguito da una recessione vera e propria. Per prevenire tutto ciò, un magnate dell’immobiliare e presidente “sui generis” come Trump, potrebbe non resistere alla tentazione di chiedere alla Federal Reserve di importare il modello operativo della Banca del Giappone, ovvero fissare i bond lunghi USA su livelli di rendimento confacenti, ossia il 2,5%, e lasciare che l'economia metta il turbo in vista del prossimo ciclo elettorale.
4) Toyota acquisisce TESLA e trasforma i siti produttivi USA integrati nella nuova conglomerata nelle fabbriche di automobili più produttive di sempre
Toyota e Tesla sembrano essere perfettamente complementari. Il produttore giapponese è l'indiscusso numero uno al mondo nella produzione di qualità su larga scala, che è esattamente ciò che Tesla sta ancora cercando di diventare. Dal canto suo, Tesla offre una rampa di accesso privilegiata sul futuro dei trasporti, che è esattamente dove Toyota vuole arrivare. A livello operativo, si può facilmente immaginare come le competenze in materia di produzione di Toyota riescano a trasformare le fabbriche di Tesla nei reparti-auto più produttivi al mondo. Naturalmente, fondere assieme le due culture aziendali potrebbe rivelarsi impossibile, ma nulla potrebbe dimostrare le ambizioni del nuovo Giappone meglio di un’acquisizione di successo di una superstar della Silicon Valley. Ciò costituirebbe un’enorme sorpresa, visto che la strategia più probabile per Toyota è quella di recuperare pian piano terreno e battere Tesla al suo stesso gioco. Sovraperformare nella produzione e nel design un’innovatrice come Tesla è, dopo tutto, una delle competenze comprovate del Giappone.
5) Il primo ministro Abe introduce l’"Asia-coin", la prima cyber-valuta al mondo basata sulla blockchain ad essere sostenuta da una banca centrale
È iniziata la gara, per i governi nazionali e le banche centrali, a sponsorizzare e promuovere uno standard ufficiale di cyber-valuta. Il Giappone potrebbe assumere un ruolo guida nel settore introducendo un’“Asia-coin” sostenuta dalla BoJ, ossia un sistema valutario basato sulla blockchain supportato da un consorzio di mega-banche giapponesi e dalla BoJ. Come nuova iniziativa politica a livello nazionale, non dovrebbe essere difficile persuadere le aziende leader del Paese ad adottare l’"Asia Coin" come sistema per le transazioni e i regolamenti per tutte le attività asiatiche/globali, il che a sua volta innescherebbe un circolo virtuoso capace di creare fiducia, liquidità e un vantaggio in più per il Giappone nel definire lo standard globale per il futuro del settore bancario. Sarebbe sicuramente una sorpresa, ma le ambizioni del Giappone di fare di Tokyo uno dei principali centri finanziari sono reali. La creazione di un’ “Asia-coin” sostenuto dal governo giapponese consentirebbe alle banche e alle istituzioni finanziarie del Paese di ottenere un’indiscussa posizione di leader a livello globale. E la gara ha davvero preso il via: se una leadership in questo campo del Giappone sarebbe da considerare una sorpresa positiva, non deve stupire se a breve sarà lanciata una cyber-valuta sostenuta dal governo cinese.
6) Il Giappone introduce strumenti di "means testing" per tagliare l’accesso ad assistenza e sanità pubblica ai soggetti più ricchi
Il taglio dei benefit pubblici e dell’assistenza è impopolare e difficile in qualsiasi Paese, ma in Giappone è ancora popolare tassare i ricchi per ridistribuire il reddito. Da quando sono aumentate le pressioni per tagliare un deficit fiscale ormai fuori controllo, si è aperto il dibattito su proposte politiche creative e poco ortodosse per tagliare l’assistenza sociale. Introdurre strumenti di verifica della situazione economica (c.d. “means testing”) potrebbe essere un’opzione: per esempio, qualunque soggetto con disponibilità finanziarie nette superiori a, mettiamo, Y10 milioni, e nessun mutuo a carico, perderebbe il diritto alla pensione o alla sanità pubblica. Misura controversa per i mercati, ma popolare con gli elettori? Quanto meno, nessuno dovrebbe essere sorpreso dalla creatività delle decisioni dei politici giapponesi.
7) Il Giappone si unisce alla Banca asiatica per le infrastrutture (AIDB) guidata dalla Cina
Negli ultimi cinque anni, il rapporto Giappone-Cina si è trasformato da complementare a competitivo. Ciò è vero sul fronte economico, come pure su quello politico e strategico. Quando la Cina ha istituito la sua versione della Banca asiatica di sviluppo a guida USA, ossia la Banca asiatica per le infrastrutture (AIDB), era inevitabile che il Giappone si accodasse agli Stati Uniti e non partecipasse all’iniziativa. Ora che il Giappone è sollecitato dagli USA a diventare più indipendente, può essere arrivato il momento per un cambio di strategia a livello nazionale. Il Giappone e la Cina si sono dimostrati entrambi paladini del multilateralismo in Asia; unire le forze dando quindi l’esempio avrebbe sempre maggior senso. La partecipazione del Giappone alla Banca asiatica per le infrastrutture promossa dalla Cina sarebbe sintomatica della crescente indipendenza del Giappone nonché del suo impegno a favore del multilateralismo. Una sorpresa ancora più grande sarebbe una strategia impensabile: in cambio della partecipazione del Giappone all’AIDB, la Cina decide di unirsi all’iniziativa di libero scambio a guida giapponese: la Trans Pacific Partnership (o TPP). Progressi concreti in materia di cooperazione Giappone-Cina cambierebbero senz’altro in meglio le dinamiche nel continente asiatico, anche per gli investitori.
8) I prezzi dell’immobiliare a Tokyo superano i livelli della bolla del 1990
I prezzi del comparto immobiliare a Tokyo hanno cominciato a recuperare, ma rimangono ancora un buon 40-50% sotto i livelli record fatti registrare durante la bolla del 1990. Tuttavia, gli sviluppatori immobiliari sono recentemente diventati più aggressivi. Qua e là, appartamenti extra-lusso vengono proposti sul mercato a cifre pari a $5 o $6 milioni, ossia più del doppio del prezzo spuntato dalle proprietà migliori tre anni fa. La domanda è alimentata da un nuovo gruppo di imprenditori giapponesi in ascesa, dalla facile disponibilità del credito e dalla presenza di acquirenti sia asiatici che stranieri. Non passerà molto tempo prima che vengano aggiornati i massimi storici del mercato immobiliare residenziale. Che ciò avvenga prima del 2020 è una previsione ragionevole, dal mio punto di vista, ma se ciò accadesse nel 2018 sarebbe una sorpresa positiva: una conferma importante che la deflazione è stata battuta.
9) Start-up nei settori bio-tech, FinTech e IA scatenano un’ondata di IPO che fanno di Tokyo il principale hub dell’innovazione applicata in Asia
Nulla ha più successo del successo. Per anni, il governo giapponese ha insistito sulla necessità di una maggiore imprenditorialità, innovazione e creatività a livello aziendale. È giunto il momento di mostrare dei successi concreti. Un’ondata di IPO farebbe miracoli nel provare che l’ "Abenomics" funziona davvero e che il Giappone è di nuovo in corsa per diventare il centro dell'innovazione in Asia. Secondo me, il Giappone vanta già una grande creatività in campo imprenditoriale, particolarmente in settori quali biotech, FinTech, IA applicata e robotica. Assistere a una monetizzazione e commercializzazione più aggressiva e visibile di tutto ciò sarebbe la migliore sorpresa possibile, e dimostrerebbe che chi è ottimista sul Giappone ha ragione di esserlo.
10) Il Giappone batte la Germania e diventa il nuovo Campione del mondo di calcio nella Coppa del Mondo del 2018
Il 15 luglio 2018, si svolgerà la finale di Coppa del Mondo di calcio FIFA. La conquista del titolo da parte del Giappone sarebbe una grande sorpresa, particolarmente per me. Dopo tutto io sono tedesco e, ogni quattro anni, quando si tiene la Coppa del Mondo, non posso fare a meno di diventare fortemente di parte. Se la squadra tedesca non raggiungesse la finale di Coppa del mondo non sarebbe una semplice sorpresa, ma un vero e proprio shock. Che nel 2018 vinca la squadra migliore!
Potresti anche essere interessato a leggere…
+ Japan Inc: possibile crescita del 25% degli utili per il FY3/2018