Capire le commodity
Questo blog è il quarto della nostra nuova serie educational sulle strategie d’investimento e le asset class. Oggi illustreremo il potenziale di diversificazione degli investimenti offerto dalle commodity, soprattutto per il tramite dei prodotti ETP.
Le commodity offrono agli investitori un interessante potenziale di diversificazione poiché, in genere, non sono strettamente correlate ai movimenti dei titoli azionari o obbligazionari. Tuttavia, tradizionalmente, l’accesso a questa asset class è sempre risultato difficile – soprattutto per la categoria degli investitori individuali.
Grafico 1: alcuni dei gruppi di commodity più comunemente noti
Fonte: WisdomTree
Ingrandire
Oggi gli investimenti in commodity avvengono solitamente tramite due strumenti principali:
- Adottando strategie d’investimento a copertura fisica per accedere alle oscillazioni di prezzo delle commodity.
- Impiegando derivati pensati per aiutare gli investitori a guadagnare sensibilità alle oscillazioni di prezzo delle commodity sottostanti.
Alcune commodity sono più facili da immagazzinare rispetto ad altre – come i metalli. I metalli non deperiscono e, grazie alla loro densità, molti di essi possono essere conservati in spazi ridotti. Molte materie prime del settore agricolo, al contrario, risultano problematiche dal punto di vista dello stoccaggio.
Oggi esistono svariate tipologie di ETP (exchange traded product), pensati per aiutare gli investitori ad accedere alle oscillazioni dei prezzi e ai rendimenti dei mercati delle commodity. Gli ETP che offrono esposizione sulle commodity vengono talora definiti ETC (exchange traded commodity).
Perché accedere alle commodity tramite un ETP?
In generale è molto difficile ottenere esposizione al prezzo (a pronti) di una commodity senza detenere realmente la materia prima fisica. Alcuni ETP hanno copertura fisica e rappresentano effettivamente il possesso di una materia prima sottostante. A seconda dell’obiettivo dell’investitore, oltre che della commodity specifica desiderata, questo approccio può risultare ragionevole.
Altri ETP sono pensati per ottenere esposizione sulle commodity tramite prodotti derivati. I contratti future sono uno strumento ampiamente utilizzato in questi ETP.
Per gli investitori che si stanno avvicinando al mondo delle commodity e valutano la possibilità d’investire in questa classe di attivi, una delle considerazioni più importanti riguarda l’opportunità di adottare una strategia con copertura fisica o su derivati oppure basata su future. Nessuna di esse è “migliore” o “peggiore” in assoluto ma ciascuna implica differenze rilevanti di cui è bene essere consapevoli.
Cos’è il rendimento roll?
Un contratto future è un accordo per acquistare qualcosa, in questo caso una materia prima, ad una data futura con un prezzo prestabilito. L’accordo potrebbe prevedere l’acquisto nell’arco di uno o sei mesi, un anno o periodo più lungo. I numerosi investitori che non intendono farsi consegnare per poi detenere fisicamente l’asset sottostante in genere spostano il proprio investimento su nuovi contratti prima della data di scadenza (chiamata anche data di consegna, scadenza dei future, scadenza e via dicendo). Uno dei rischi in questo caso è rappresentato dal fatto che il prezzo concordato da pagare per l’asset sottostante possa essere superiore o inferiore rispetto al prezzo a pronti corrente (cioè il prezzo che paghereste per l’acquisto e la consegna della merce in questo momento).
La curva dei future
L’insieme dei prezzi dei contratti per i future disponibili di diverse scadenze si chiama curva dei future o struttura a termine dei future (si veda il Grafico 1). Il rollover degli asset fa sì che i prezzi dei contratti con le scadenze più lontane possa essere superiore o inferiore rispetto al prezzo spot corrente. Queste differenze nei prezzi dei contratti possono talvolta risultare vantaggiose per gli investitori offrendo un profitto o rendimento roll – oppure, al contrario, possono danneggiare l’investitore provocando una perdita o un rendimento roll negativo.
Mercati in contango
Una commodity si dice in contango quando il prezzo di un contratto future distante è superiore a quello del contratto future vicino. I mercati in contango possono incidere negativamente sugli investimenti del mercato dei future. Prendiamo ad esempio un investitore che sottoscriva un contratto front-month in un mercato in contango. Con il passare del tempo, a mano a mano che i contratti future front-month si avvicinano alla scadenza, per poter proseguire con l’esposizione l’investitore deve sottoscrivere un nuovo contratto su future ad un prezzo più alto, incorrendo in una perdita. Il rendimento roll in contango potrebbe pertanto avere effetti negativi, dovuti al prezzo, sul rendimento dei future.
Mercati in backwardation
Una commodity si dice in backwardation quando il prezzo di un contratto future distante è inferiore a quello del contratto future più vicino. I mercati in backwardation possono incrementare il rendimento di un investimento sul mercato dei future. Prendiamo ad esempio un investitore che sottoscriva un contratto front-month in un mercato in backwardation. Con il passare del tempo, a mano a mano che i contratti future front-month si avvicinano alla scadenza, per poter proseguire con l’esposizione l’investitore deve sottoscrivere un nuovo contratto su future ad un prezzo più basso, realizzando un profitto. Il rendimento roll in backwardation potrebbe pertanto avere effetti positivi, dovuti al prezzo, sul rendimento dei future.
Grafico 2: curva dei future in contango vs backwardation
Fonte: WisdomTree
Nei prossimi blog della nostra nuova serie approfondiremo i possibili modi per gestire i rischi – e trarre vantaggio dalle possibili opportunità- nell’ambito degli investimenti nei future su commodity.
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