Outlook sull'oro per il 2019: La ripresa proseguira
Come l’oro, l’argento ha messo a segno un rialzo alla fine del 2018, guadagnando poco più del 10% nel mese di dicembre. Questo brusco rincaro è spiegato in parte dalla stretta correlazione (l’80% circa) fra i due metalli. Come abbiamo discusso nell’Outlook sull’oro per il 2019, la volatilità degli asset ciclici ha favorito gli attivi difensivi come l’oro, trattato dagli investitori come un bene rifugio. Prevediamo che l’argento salirà a quota 16,6 USD/oncia entro il terzo trimestre 2019, per poi scendere a 16,3 USD/oncia entro fine anno dal livello di 15,7 USD/oncia registrato mentre scriviamo (07/01/2019). Il rialzo dell’argento sarà probabilmente meno marcato rispetto a quello dell’oro, perché la produzione manifatturiera è in rallentamento e l’attività mineraria dovrebbe tradursi in un aumento dell’offerta di argento.
Figura 1: Previsione sui prezzi dell’argento
Fonte: WisdomTree, dati storici Bloomberg, dati disponibili alla chiusura del 31 dicembre 2018.
Le previsioni non sono indicative dei risultati futuri e qualsiasi investimento è soggetto a rischi e incertezze.
Approccio
Per formulare le nostre previsioni, utilizziamo l’approccio delineato in Outlook sull’argento: non tutto il male viene per nuocere?. Diversamente dall’oro, l’argento presenta molte delle caratteristiche di un metallo industriale, essendo destinato per oltre il 50% ad applicazioni industriali. La domanda e l’offerta di metallo fisico sono più rilevanti per l’argento, mentre il prezzo dell’oro tende ad essere determinato maggiormente da fattori monetari come i rendimenti dei Treasury USA, i tassi di cambio e l’inflazione.
La domanda di argento potrebbe risentire della decelerazione della crescita del settore manifatturiero
Gli indici globali dei responsabili degli acquisti (PMI) hanno superato un picco all’inizio del 2018. Nel 2019 dovrebbero continuare a diminuire, senza però scendere sotto il livello di 50, che rappresenta la linea di demarcazione tra espansione e contrazione. Tuttavia, la decelerazione dell’attività manifatturiera è destinata a pesare sulla domanda di argento.
Figura 2: Indici PMI globali del settore manifatturiero
Fonte: Bloomberg, WisdomTree, dati disponibili alla chiusura del 31 dicembre 2018.
Le previsioni non sono indicative dei risultati futuri e qualsiasi investimento è soggetto a rischi e incertezze.
L’attività mineraria potrebbe accelerare a fronte della ripresa degli investimenti
Vista la ripresa della spesa per investimenti registrata nel settore minerario nel 2018 dopo una lunga fase di ristagno, l’offerta di argento potrebbe iniziare ad aumentare per effetto della maggiore attività estrattiva. La maggior parte dell’argento estratto è un sottoprodotto dell’estrazione di altri metalli. Pertanto, il fatto che negli ultimi anni l’argento sembrasse sottovalutato rispetto all’oro non ha dissuaso le imprese minerarie dall’estrarre il metallo.
Figura 3: Crescita della spesa per investimenti delle 100 maggiori società minerarie
Fonte: Bloomberg, WisdomTree, dati disponibili alla chiusura del 3 gennaio 2019.
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri e il valore di qualsiasi investimento può subire variazioni negative.
Surplus di offerta per l’argento
Secondo l’ultima revisione dei propri dati, il Silver Institute stima un surplus di offerta per l’argento nel 2017 e 2018. Nel World Silver Survey 2018, pubblicato nel primo semestre 2018, l’istituto aveva indicato che nel 2017 il mercato dell’argento aveva fatto registrare un disavanzo. Il fatto che il Silver Institute abbia rivisto il deficit, trasformandolo in un surplus, e che abbia incrementato l’avanzo stimato per il 2018 segnala un eccesso di offerta del metallo.
Figura 4: Saldo tra domanda e offerta di argento fisico
Fonte: GFMS Thomson Reuters, Silver Institute, WisdomTree, dati disponibili alla chiusura del 31 dicembre 2018.
Le previsioni non sono indicative dei risultati futuri e qualsiasi investimento è soggetto a rischi e incertezze.
Le scorte crescenti delle Borse indicano un’ampia disponibilità del metallo
Sebbene la maggior parte dell’aumento delle scorte di argento abbia riguardato le scorte COMEX ammissibili (che soddisfano i requisiti della Borsa ma non sono state costituite come collaterale a fronte di un’operazione in futures) anziché le scorte COMEX registrate (che soddisfano i requisiti della Borsa e sono state costituite come collaterale a fronte di un’operazione in futures), entrambi i tipi di scorte sono in crescita. I trend indicano la presenza di un’ampia disponibilità del metallo.
Figura 5: Scorte COMEX di argento
Fonte: Bloomberg, WisdomTree, dati disponibili alla chiusura del 31 dicembre 2018.
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri e il valore di qualsiasi investimento può subire variazioni negative.
Relativamente conveniente, possibilmente per un motivo
Il rapporto oro/argento, che supera attualmente di oltre 1 deviazione standard la media storica, indica che l’argento è relativamente conveniente rispetto all’oro. Tuttavia, a fronte del recente rincaro dell’argento, il divario tra i due metalli si va riducendo. Riteniamo che l’oro sia destinato a sovraperformare l’argento in quanto asset puramente difensivo e meno esposto al ciclo industriale.
Figura 6: Rapporto oro/argento
Fonte: Bloomberg, WisdomTree, dati disponibili alla chiusura del 31 dicembre 2018.
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri e il valore di qualsiasi investimento può subire variazioni negative.
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