A che punto siamo nella transizione verso il cloud?
Negli ultimi quattro anni Bessemer Venture Partners (BVP) ha lavorato con Forbes alla stesura di una relazione sullo "stato del cloud". L'elenco Cloud 100 è una classifica delle 100 migliori società del settore, valutate da un gruppo di amministratori delegati di aziende cloud, BVP e Salesforce Ventures.
Abbiamo parlato con Mary D'Onofrio, vicepresidente della BVP, degli spunti che ha tratto dai primi quattro elenchi Cloud 1000 e dell'ultima analisi comparativa da lei appena pubblicata.
Inoltre abbiamo ascoltato il parere di Frederic Kerrest, vicepresidente esecutivo e direttore operativo dell'Okta, sulle tendenze nella sua azienda e nel cloud in generale.
Sviluppi nel mercato del cloud privato
Nel 2016 la valutazione media delle prime 100 aziende cloud era pari a 1,1 miliardi di dollari, ma quattro anni dopo è salita a circa 1,7 miliardi di dollari. A settembre BVP pubblicherà il suo elenco Cloud 100 del 2020 e ospiterà una conferenza virtuale cui parteciperanno amministratori delegati e operatori del settore. Secondo le previsioni di D'Onofrio, la valutazione media dell'elenco 2020 potrebbe superare i 2 miliardi di dollari.
L'elenco Cloud 100 prefigura la pipeline di aziende che dovrebbero quotarsi in borsa prossimamente e fa presagire le potenzialità future dell'investimento nelle aziende pubbliche.
Se consideriamo tutte le uscite dagli investimenti di private equity verificatesi nelle società cloud negli ultimi quattro anni, circa la metà di esse è entrata in borsa tramite un'offerta pubblica iniziale (IPO - Initial Public Offer) mentre l'altra metà è stata acquisita per mezzo di transazioni di fusione e acquisizione (M&A).
Solo sette aziende sono uscite dall'elenco del 2019; questo significa che c'è un "arretrato" di 93 aziende private che dovrebbero accelerare la rispettiva uscita in tempi brevi. Fondatori e dipendenti prediligono di norma il collocamento in borsa per beneficiare maggiormente dei rialzi sui mercati finanziari, mentre le transazioni di fusione e acquisizioni comportano spesso una minore partecipazione diretta alle fasi di rialzo.
I fondamentali delle società cloud stanno favorendo la crescita delle valutazioni sui mercati pubblici; dall'analisi di D'Onofrio sugli utili realizzati nell'ultimo trimestre dalle aziende incluse nel BVP EM Cloud Index è emerso che le vendite delle società cloud sono aumentate in media di oltre il 35%, mentre il 95% delle imprese ha superato le proprie previsioni sugli utili nel primo trimestre.
Uno sguardo ravvicinato all'esperienza di Okta e Kerrest
Negli ultimi tre anni Okta è stata una delle società di cloud che hanno ottenuto i risultati migliori in borsa: oggi è un'azienda che si occupa di sicurezza dei dati aziendali, con una capitalizzazione di mercato di 25 miliardi di dollari, 8.400 clienti ed entrate per circa 750 milioni di dollari, che da alcuni anni hanno un tasso di crescita superiore al 40% annuo. La sua piattaforma cloud per la gestione delle identità permette di avvalersi di un sistema di autenticazione unica per oltre 7.000 applicazioni diverse integrate dalla stessa Okta.
Dal canto suo, Kerrest ha acquisito esperienza in informatica e scrittura di codice per poi entrare nel 2002 a far parte di Salesforce (che all'epoca contava qualche centinaio di dipendenti), dove ha conosciuto il futuro cofondatore di Okta Todd McKinnon, allora responsabile dell'engineering di Salesforce.
A che punto siamo nella transizione verso il cloud?
Secondo Kerrest ci troviamo ancora "appena all'inizio" del passaggio dell'industria al cloud. Okta ha festeggiato da poco il suo decimo anniversario e Kerrest ha considerato i seguenti punti per delineare il futuro dell'azienda:
- dal 2009 al 2019 la tecnologia dell'informazione in ambito aziendale è cresciuta fino a diventare un business mondiale da 3,2-3,8 mila miliardi di dollari, con un tasso di crescita del 20%;
- il valore del software aziendale è quasi raddoppiato, salendo da 220 a 430 miliardi di dollari;
- tuttavia, il valore del Software-as-a-Service (Saas) per le aziende, o cloud aziendale, è aumentato di 12 volte, passando da 7,5 a 95 miliardi di dollari. Ma se ha registrato una crescita così alta, potrà continuare a salire? Il valore del cloud aziendale rappresenta ancora solo il 3% della spesa complessiva per l'informatica.
La trasformazione digitale è un'altra parola chiave nel mondo del cloud, ma pensate all'accelerazione che ha avuto con la pandemia: dal 2010 al 2020 il commercio elettronico era cresciuto dal 6 al 16% rispetto al commercio globale, ma dal gennaio 2020 al luglio 2020 siamo passati dal 16% al 27% nel solo Nord America. In cinque mesi si è verificata la crescita registrata in un decennio e Kerrest pensa che non torneremo indietro.
Quelle cui abbiamo assistito sono state due grandi conversazioni su ciò che sta avvenendo nell'industria del cloud, che è sicuramente uno degli spazi più gettonati sui mercati attuali. Potete ascoltare l'intera discussione cliccando sul link seguente.
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