Il mercato ha ancora fame
L’economia europea ha registrato un peggioramento da quando si è svolta l’ultima riunione della Banca centrale europea (BCE), dalla quale il mercato attende ulteriori stimoli a dicembre. Nel frattempo, l’Unione europea ha cominciato ad emettere obbligazioni dell’UE nell’ambito del programma SURE, lo strumento di sostegno per attenuare i rischi di disoccupazione in un’emergenza a supporto del mercato del lavoro nei suoi Stati membri. Sebbene le notizie su diversi vaccini con elevata efficacia abbiano acceso l’ottimismo degli investitori per le prospettive economiche a lungo termine, l’aumento dei tassi di contagio inciderà comunque sul quadro economico almeno per il prossimo trimestre. Le misure di contenimento resteranno in vigore a vari livelli in diversi paesi europei fino a novembre avanzato, influendo pesantemente sulle stime del PIL in Europa per il quarto trimestre. Nella zona euro l’indicatore del clima economico (ESI - Economic Sentiment Indicator), che traccia la crescita del PIL nell’eurozona, si è fermato nell’ottobre 2020 dopo aver rispecchiato vari mesi di ripresa. Secondo la Commissione europea, il torpore dell’indicatore ESI testimonia il calo di fiducia nei servizi e presso i consumatori, mentre pare che settori come l’industria e l’edilizia stiano riprendendo slancio1. L’indagine della CE ha inoltre riscontrato un miglioramento dell’ESI in Germania e in Italia, registrando tuttavia perdite significative nei Paesi Bassi e in Francia. Tale indagine è generalmente in linea con i dati dell’indice dei direttori d’acquisto per il settore manifatturiero dell’eurozona di Markit (Markit Eurozone Purchasing Manufacturers Index - PMI), che sottolineano come tale indice sia inferiore a 50 da settembre ed evidenziano che il settore dei servizi è in contrazione mentre il PMI del settore manifatturiero si conferma in espansione, come indicato nella Figura 12. In questo articolo analizzeremo lo strumento più recente emesso dall’Unione europea per contribuire a sostenere la ripresa economica in Europa durante la pandemia in corso.
Figura 1: Dati del Markit Eurozone Purchasing Manufacturers Index
La prestazione storica non è un’indicazione della prestazione futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
Poiché le prospettive economiche per l’Europa si stanno indebolendo nel quarto trimestre, quest’anno l’Unione europea ha già effettuato la sua seconda emissione di obbligazioni dell’UE. Sia la prima che la seconda, avvenute rispettivamente a ottobre e a novembre, hanno attratto una forte domanda da parte degli investitori in occasione del loro collocamento primario. Le obbligazioni emesse nell’ambito del programma SURE rientrano nel quadro delle obbligazioni sociali e hanno destato un interesse particolarmente forte presso gli investitori ESG.
Il programma SURE, che riflette un primo passo verso un’Europa maggiormente unificata in un momento critico, è stato approvato il 19 maggio 2020, ha la finalità di contribuire ad attenuare i rischi di disoccupazione causati dalla pandemia e può erogare prestiti agli Stati membri fino a un totale di 100 miliardi di EUR. È stato uno dei primi programmi avviati durante la crisi sanitaria ed è stato seguito dalla proposta di un programma più vasto per il Recovery Fund, che è in attesa di approvazione definitiva (prevista nel mese prossimo). Il programma per il Recovery Fund potrebbe fornire un ulteriore sostegno, pari a 750 miliardi di EUR, per contribuire al processo di ripresa. Per finanziare il programma SURE, l’UE ha annunciato l’emissione di nuovi bond nel 2020 e 2021, per un valore di circa 87,4 miliardi di EUR; queste operazioni di finanziamento verranno effettuate dopo aver concordato prestiti individuali con gli Stati membri.
L’emissione di obbligazioni dell’UE avvenuta nel novembre 2020 ha riscosso un successo enorme presso la comunità degli investitori e rappresenta una delle maggiori emissioni sovranazionali mai avvenute3. Poiché l’importo dell’emissione di bond dell’UE aumenterà nei prossimi anni, l’Unione europea potrebbe diventare un nuovo operatore di spicco del mercato.
Di seguito sono riportati i dettagli dell’operazione obbligazionaria più recente dell’UE3:
Fonti
1 Indagini della Commissione europea presso le imprese e i consumatori per ottobre 2020. https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/full_bcs_2020_10_en.pdf
2 Bloomberg al 31 ottobre 2020, dati sul PMI dell’ISM.
3 Comunicato stampa sulle obbligazioni dell’Unione europea, 10 novembre 2020 (tabella della transazione riportata all’interno del comunicato stampa); https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/about_the_european_commission/eu_budget/sure_2nd_dual_tranche_press_release_final_0.pdf
Blog correlati
+ Le banche europee sorprendono di nuovo in positivo