Le stelle si allineano per la ripresa dell’Europa
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Dall’inizio del 2021 le azioni europee sono scatenate: lo Stoxx Europe 600 Index si avvia a registrare il suo quinto rialzo mensile consecutivo1, che segnerebbe la sua serie positiva più lunga da otto anni a questa parte. Dalla fine dell’ottobre 20202 le azioni europee hanno sopravanzato quelle statunitensi del 5,6% con l'aiuto dalla prima fase della ripresa, in cui l’aumento del ritmo delle vaccinazioni e il recupero dell’economia globale (che ha giovato alle esportazioni europee) si sono accompagnati a valutazioni favorevoli. La maggiore propensione dell’Europa per i settori value in un contesto caratterizzato dall’inflazione favorisce un’allocazione sull’Europa, come si è detto in questo articolo; la seconda fase della ripresa, contrassegnata dalla riapertura dei confini internazionali, dal rialzo delle revisioni relative degli utili e da una politica monetaria e fiscale accomodante, sarà probabilmente più sostenibile. Per la prima volta da un po’ di tempo le stelle sembrano essersi allineate per la ripresa dell’Europa; crediamo perciò che il rally azionario sia destinato a proseguire.
La crescita dei consumi trainerà la ripresa europea
Finora il settore manifatturiero ha tenuto le redini della ripresa ma, con l’aumento costante dei tassi di vaccinazione e l’imminente riapertura di molti paesi europei, prevediamo che i settori guidati dai consumi riprenderanno dal punto in cui erano rimasti prima della pandemia di COVID. A maggio l’indice del clima economico nel settore del commercio al dettaglio è salito al livello più alto dal dicembre 2019, evidenziando un miglioramento della domanda dei consumatori. La crescita economica appare in fase di recupero, come risulta chiaramente dalla flessione (inferiore al previsto) dello 0,1%3 nel 1° trimestre del 2021 contro il calo dell’1,2% registrato un anno fa nell’UE. La spesa per consumi finali delle famiglie ha contribuito all’1% della crescita del PIL nell’Unione europea, dopo essere scesa dell’1,9% nel 1° trimestre del 2021 contro il -2,7% del trimestre precedente. Ci attendiamo che la riapertura delle economie segni una svolta significativa per la spesa per i consumi delle famiglie, che dovrebbe alimentare la crescita nella seconda metà di quest’anno. Con l’inizio della stagione estiva, il settore europeo alberghiero e dei servizi dovrebbe beneficiare della ripresa dei viaggi internazionali all’interno dell’UE4 ; è alle viste anche la piena riapertura dei viaggi tra Europa e Stati Uniti.
Figura 1 - PIL e componenti della spesa
Fonte: Eurostat, WisdomTree, dati disponibili alla chiusura del 14 giugno 2021
La prestazione storica non è un'indicazione della prestazione futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
La revisione degli utili in Europa preannuncia un ulteriore rialzo
Gli utili sono uno dei principali fattori trainanti per i rendimenti dei mercati azionari: dopo un’ottima stagione di pubblicazione dei risultati del primo trimestre per le azioni europee, il momentum degli utili resta estremamente positivo, come risulta chiaramente dalle revisioni di consenso degli utili, che registrano un aumento del 15% nel 2022 contro il 6% soltanto per gli Stati Uniti. L’Europa è l’unica regione in cui le revisioni degli utili sono ancora più alte di quelle delle vendite, il che è indice di un minor numero di segnali di pressioni sui margini rispetto ad altre regioni nel periodo attuale. L’aumento modesto dei salari in Europa imporrà probabilmente una pressione inferiore sui margini, favorendo revisioni degli utili più elevate in futuro. In un contesto di ripresa della crescita globale, di ascesa dei rendimenti obbligazionari e di inasprimento degli spread creditizi, preferiamo i titoli azionari con una tendenza prociclica come quelli finanziari, industriali, i beni di consumo voluttuari, le tecnologie dell’informazione e i materiali.
Durante la pandemia di COVID, i dividendi europei hanno subito un calo del 35%, il più consistente degli ultimi 50 anni; questo crollo è stato più grave per i titoli finanziari, quelli energetici e i beni di consumo voluttuari, mentre i materiali e i titoli industriali hanno resistito meglio. Anche con i tagli dei dividendi, le azioni europee (al 3%) offrono opportunità di rendimento allettanti rispetto ai titoli di Stato. La crescita dei dividendi per le società europee comincia ad apparire molto più promettente rispetto al 2020, dal momento che si prevede un loro rimbalzo del 18% nel 2021 e del 6% nel 20225.
La politica monetaria resta accomodante
Il 10 giugno la Banca centrale europea (BCE) ha confermato che, nel prossimo trimestre, gli acquisti di asset netti nell’ambito del PEPP6 proseguiranno con un ritmo sensibilmente più alto rispetto ai primi mesi dell’anno; secondo la BCE, i rischi per le prospettive economiche erano sostanzialmente equilibrati. Le proiezioni del personale più recenti hanno rivisto al rialzo le previsioni sulla crescita e sull’inflazione per quest’anno e per il 2022: si prevede attualmente una crescita del PIL del 4,6% nel 2021 e del 4,7% nel 2022. In occasione della sua ultima conferenza stampa, la BCE ha evitato di parlare dell’ipotesi di ridimensionamento poiché ritiene che l’inflazione attuale sia transitoria. La sua posizione accomodante alimenta ulteriormente la ripresa dell’Europa.
Figura 2 - La BCE mantiene un forte stimolo nonostante l’aumento delle previsioni sulla crescita e sull'inflazione
Fonte: Bloomberg, WisdomTree, dati disponibili alla chiusura del 31 maggio 2021.
Il fondo per la ripresa fa progressi
Il programma Next generation EU (NGEU), oltre a finanziare i prestiti e le sovvenzioni agli Stati membri, favorirà probabilmente le prospettive di crescita per le economie dell’UE. L’NGEU è stato concepito per conseguire in anticipo il duplice obiettivo di rendere il blocco più sostenibile e digitale: tra i 27 Stati membri, 23 paesi hanno trasmesso le loro proposte e, nel caso in cui queste ultime vengano approvate, verrà utilizzata la maggior parte delle sovvenzioni disponibili. L’UE ha cominciato a indebitarsi con il mercato ora che tutti i paesi hanno ratificato la decisione sulle risorse proprie7. Le proposte ammontano in totale a 493,2 miliardi di euro, un importo inferiore ai 672,5 miliardi di euro complessivi previsti dal fondo, e l’Italia è il paese che ne ha avanzate di più, avendo effettuato il numero massimo di domande di sovvenzioni e di prestiti, mentre i Paesi Bassi non hanno beneficiato dei finanziamenti. La Commissione europea (CE) esaminerà le proposte entro due mesi dal loro ricevimento, ossia entro la fine di giugno per i paesi principali. Dopo l’approvazione della CE, anche il Consiglio dovrà esaminare i piani e, nel caso in cui li ritenga idonei a sua volta, i paesi riceveranno il 13% a titolo di acconto per avviare i progetti; di conseguenza i finanziamenti dovrebbero pervenire entro il terzo trimestre di quest’anno, ossia in anticipo rispetto a quanto precedentemente previsto.
L’opportunità delle small cap europee
Le società small cap europee sono andate nettamente meglio delle loro controparti large cap, come indica chiaramente la sovraperformance dell’MSCI Europe Small Cap Index rispetto all’indice più ampio Stoxx Europe 600 Index. Dal momento che stiamo veleggiando verso la seconda fase della ripresa ciclica europea trainata dai consumi, prevediamo che i titoli azionari delle small cap maggiormente adatti all’economia locale si confermeranno tra i principali beneficiari. Il WisdomTree Europe Small Cap Dividend UCITS Index è orientato verso settori con una tendenza prociclica come quelli industriali (20,73%), quelli finanziari (17,27%), i beni di consumo voluttuari (10,72%), le tecnologie dell’informazione (9,31) e i materiali (8,14%) rispettivamente.
Figura 3 - Le azioni delle small cap europee sovraperformano quelle delle large cap
Fonte: Bloomberg, WisdomTree al 16 giugno 2021.
Non si può investire direttamente in un indice. La prestazione storica non è un'indicazione della prestazione futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
Fonti
1 Dati aggiornati al 14 giugno 2021.
2 Al 29 ottobre 2020, lo Stoxx Europe 600 Index aveva sovraperformato l’S&P 500 Index del 5,6%.
3 Eurostat
4 Dal 1° luglio 2021, Commissione europea.
5 Dati basati sui comunicati aziendali nel 1° trimestre del 2021.
6 PEPP - Pandemic Emergency Purchase Programme (programma di acquisto per l’emergenza pandemica).
7 Decisione sulle risorse proprie: lo strumento giuridico che consentirà alla Commissione europea di prendere a prestito i fondi necessari sui mercati finanziari e rimborsarli nei prossimi decenni.
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