Ripercorrendo il 4° trimestre dei fattori azionari con WisdomTree
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Il 2021 si è chiuso col botto. Dopo un terzo trimestre deludente, nel quarto i mercati azionari dei paesi sviluppati hanno registrato la loro miglior performance dell'anno; tuttavia, malgrado questo risultato positivo, i mercati sono rimasti cauti e i fattori orientati sulla difensiva sono andati meglio di tutti gli altri. In questa parte della Quarterly Equity Factor Review[1], cercheremo di far luce sull’andamento dei fattori azionari nel quarto trimestre del 2021 e sul suo impatto sui portafogli degli investitori.
- Nel quarto trimestre, Quality è stato l’unico fattore in grado di sovraperformare in tutti i mercati.
- Nel segmento azionario statunitense sono andati meglio fattori più difensivi (Min Volatility e Quality).
- In Europa sono state riscontrate buone performance per un maggior numero di fattori, ma anche in questo caso quelli difensivi hanno fatto la parte del leone, mentre quelli ciclici hanno arrancato.
Il 2022 è già iniziato con una netta inversione di tendenza che ha penalizzato le mega-cap e i titoli growth, favorendo per contro le strategie basate su Value e High Dividend. In previsione degli sviluppi del nuovo anno, gli investitori stanno cominciando a preoccuparsi per:
- l'incremento della volatilità sui mercati;
- l'adozione di una politica aggressiva da parte della Federal Reserve (Fed) e i molteplici aumenti previsti per il 2022;
- l'inflazione alta nel medio-lungo termine.
Dalle ricerche è emerso che le azioni value o quelle scontate vanno tendenzialmente bene nei periodi di inflazione alta e di aumento dei tassi, ma tendono a patire l'incremento della volatilità. D'altra parte, i titoli di qualità elevata sono solitamente noti per la loro buona resistenza alla volatilità e il loro potere di stabilire i prezzi, grazie a cui possono conservare la loro redditività in un contesto di alta inflazione.
La performance nel dettaglio: nel complesso prevalgono i fattori difensivi
Nell'ultimo trimestre del 2021 è ricominciato il rally azionario: l’MSCI World ha guadagnato il +7,77% in quel periodo, che s'è affermato come miglior trimestre dell'anno scorso, oltre ad essere il sesto trimestre consecutivo di performance positive a partire dal nadir di marzo 2020; in tale contesto, le azioni statunitensi hanno condotto le danze con un +10% nel corso di quei tre mesi.
Nel quarto trimestre del 2021 abbiamo continuato a notare disparità geografiche nella performance dei fattori:
- Quality è stato l’unico fattore in grado di sovraperformare in tutti i mercati;
- ·nel segmento azionario statunitense sono andati meglio fattori più difensivi (Min Volatility e Quality);
- in Europa sono state riscontrate buone performance per un maggior numero di fattori, ma anche in questo caso quelli difensivi hanno fatto la parte del leone, mentre quelli ciclici hanno arrancato;
- i mercati emergenti hanno perso l'1,3% nel corso del trimestre, con i fattori Quality, Min Volatility e High Dividend che hanno realizzato i guadagni maggiori.
Figura 1: sovraperformance dei fattori azionari nel T4 2021 nelle varie regioni
Fonte: WisdomTree, Bloomberg, andamento dal 30 settembre al 31 dicembre 2021. La prestazione storica non è un’indicazione della prestazione futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
Se ripensiamo all'intero anno appena trascorso, è chiaro che i mercati sviluppati hanno risentito delle tante rotazioni dei fattori. I titoli value e growth si sono contesi la leadership per tutto il 2021, creando una situazione impegnativa per il factor investing in generale, con la maggior parte dei fattori che hanno chiuso l'anno in negativo. L'unico che sia riuscito a sovraperformare per tutto il 2021 è stato il fattore Quality.
Figura 2: sovraperformance dei fattori azionari dall’inizio del 2021
Fonte: WisdomTree, Bloomberg, andamento dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021. La performance storica non è un’indicazione della performance futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
Nei mercati emergenti, però, i fattori hanno ottenuto risultati eccellenti. Solo Growth ha finito per sottoperformare, mentre hanno realizzato una sovraperformance i fattori Size (21%), High Dividend e Quality (11% per entrambi).
Fattori e volatilità
Analizzeremo qui di seguito la performance dei fattori azionari in base ai livelli di volatilità del mercato. A tal fine, abbiamo suddiviso gli ultimi 20 anni in brevi periodi di 20 giorni lavorativi e li abbiamo classificati in cinque scaglioni, partendo dal quintile più basso (il 20% del ventennio in esame caratterizzato dai periodi di minor volatilità) per arrivare a quello più alto (il 20% del ventennio in esame caratterizzato dai periodi di maggior volatilità). Osserviamo differenze evidenti di comportamento tra i diversi fattori:
- Min Volatility e High Dividend hanno tendenzialmente un carattere difensivo, sovraperformando nei periodi di alta volatilità e sottoperformando in quelli di bassa volatilità;
- Value, Size o Momentum sono tendenzialmente molto ciclici, sottoperformando nei periodi di bassa volatilità e sottoperformando in quelli di volatilità elevata;
- il fattore Quality si contraddistingue per un comportamento adatto a qualunque contesto di mercato: è difensivo e sovraperforma nei periodi di alta volatilità, ma ottiene ottimi risultati, in linea con il mercato, in quelli di bassa volatilità.
Figura 3: sovraperformance dei fattori azionari in base ai livelli di volatilità
Fonte: Bloomberg, WisdomTree, dati dal 30 settembre 2002 al 31 dicembre 2021 sula base di dati giornalieri in dollari USA. I calcoli sono effettuati in USD. La data di lancio del WisdomTree Global Quality Dividend Growth Index (WisdomTree Quality) è il 16 ottobre 2015. Non è possibile investire direttamente in un indice. I calcoli summenzionati includono dati sottoposti a test retrospettivi. La prestazione storica non è un’indicazione della prestazione futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
Le valutazioni continuano a scendere in seguito al miglioramento degli utili
Nel quarto trimestre del 2021 le valutazioni hanno ripreso ad aumentare per la maggior parte dei fattori, con i mercati emergenti in controtendenza e in discesa. Il fattore Momentum, fresco reduce dal proprio ribilanciamento, ha registrato quotazioni sensibilmente più alte, frutto di una rotazione orientata verso titoli a maggior crescita e più costosi.
Figura 4: evoluzione storica dei rapporti prezzo/utili dei fattori azionari
Fonte: WisdomTree, Bloomberg. Dati riferiti al 31 dicembre 2021. La prestazione storica non è un’indicazione della prestazione futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
In previsione degli sviluppi del 2022, i mercati hanno già cominciato a perdere quota in considerazione delle seguenti aspettative:
- l'incremento della volatilità sui mercati;
- l'adozione di una politica aggressiva da parte della Federal Reserve e i molteplici aumenti previsti per il 2022;
- l'inflazione alta nel medio-lungo termine.
Ciò ha provocato una brusca inversione di tendenza. Le strategie basate sulle mega-cap e sui titoli growth hanno registrato performance deludenti, mentre quelle orientate ai fattori Value e High Dividend hanno sovraperformato.Abbastanza sorprendentemente, in un mercato in ribasso, il fattore Minimum Volatility non sta andando benissimo: in questo caso ciò potrebbe essere dovuto alla sua idiosincrasia storica per l'inflazione e gli aumenti dei tassi. Per di più Netflix, uno dei titoli prediletti agli inizi del Covid, è entrato in quest'indice, apportando un contributo fortemente negativo.
Inoltre, vale la pena notare che non tutte le strategie quality sono uguali: se la definizione fattoriale di qualità secondo l'MSCI premia tendenzialmente molte società tecnologiche che sono state coinvolte nella rotazione del 2022, ciò non vale per le strategie incentrate sulle aziende di elevata qualità che stanno aumentando i rispettivi dividendi.
Figure 5: sovraperformance dei fattori azionari all'inizio del 2022
Fonte: WisdomTree, Bloomberg, andamento dal 31 dicembre 2021 al 24 gennaio 2022. Wisdomtree Quality sta per Wisdomtree Global Quality Dividend Growth net TR Index. La prestazione storica non è un’indicazione della prestazione futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
Dalle ricerche è emerso che le azioni value o quelle scontate vanno tendenzialmente bene nei periodi di inflazione alta e di aumento dei tassi, ma tendono a patire l'incremento della volatilità. D'altra parte, come si è detto più sopra, i titoli di elevata qualità sono solitamente noti per la loro buona resistenza alla volatilità e il loro potere di stabilire i prezzi, grazie a cui possono conservare la redditività in un contesto di alta inflazione.
Le azioni globali sono rappresentate dall'MSCI World net TR Index. Le azioni statunitensi sono rappresentate dall'MSCI USA net TR Index. Le azioni europee sono rappresentate dall'MSCI Europe net TR Index. I mercati emergenti sono rappresentati dall'MSCI Emerging Markets net TR Index. Minimum Volatility (volatilità minima) è rappresentata dal relativo MSCI Min Volatility net total return Index. Quality (qualità) è rappresentata dal relativo MSCI Quality net total return Index.
Momentum è rappresentato dal relativo MSCI Momentum net total return Index. High Dividend (alto dividendo) è rappresentato dal relativo MSCI High Dividend net total return Index. Size (dimensione) è rappresentata dal relativo MSCI Small Cap net total return Index. Value (valore) è rappresentato dal relativo MSCI Enhanced Value net total return Index.
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