L'UE "agisce d'istinto" attingendo a piene mani dalla riserva stabilizzatrice del mercato?
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Mercoledì 18 maggio 20223, quando sono state annunciate le sconsiderate proposte dell'UE per ridurre rapidamente la dipendenza dai combustibili fossili russi, il prezzo delle quote di emissione dell'UE è sceso più del 9% a livello infragiornaliero. Da tempo sosteniamo che il passaggio all’energia verde e l'indipendenza energetica dalla Russia dovrebbero procedere di pari passo, poiché la Russia è un grande esportatore di petrolio, gas naturale e carbone (ossia idrocarburi che emettono gas serra) nell'UE; tuttavia, fatichiamo a capire parte della logica che sta alla base del recente annuncio sul finanziamento di questa transizione e pensiamo che sarà controproducente.
Qual era il contenuto dell'annuncio?
REPowerEU è il nome del piano proposto dalla Commissione europea per affrancare l'UE dalla dipendenza dai combustibili fossili russi. Benché alcuni aspetti di questa proposta appaiano logici, e lo siano in particolare gli obiettivi preesistenti di promuovere l'efficienza energetica e una transizione verso le tecnologie che emettono meno gas a effetto serra, crediamo che il metodo scelto per finanziare l'operazione risulterà in ultima analisi nocivo per tali obiettivi.
Il dispositivo per la ripresa e la resilienza è un relitto del piano per la ripresa post-COVID e la transizione ecologica è uno dei pilastri centrali di quel programma; REPowerEU mira a rafforzarne il finanziamento ma, attingendo a piene mani dalla riserva stabilizzatrice del mercato (MSR) del sistema di scambio delle quote di emissione dell'UE, si rischia di produrre l'effetto contrario.
Che cos'è l'MSR?4
Il sistema per lo scambio delle quote di emissioni dell'UE, istituito nel 2005, ha sofferto l'eccesso cronico di offerta delle quote per gran parte della sua storia. Tra il 2014 e il 2016 i volumi delle quote vendute all'asta sono stati ridotti cumulativamente di 900 milioni, con la prospettiva di un loro rinvio alla fine del periodo; tuttavia, l'eccesso di offerta del mercato è stato ritenuto talmente grande che quelle quote non sono mai state messe all'asta, ma sono state integrate in una riserva stabilizzatrice del mercato. Da allora, ogni anno una certa quantità di quote viene integrata nella riserva invece di essere venduta all'asta. Lo svincolo delle quote dalla riserva implica bruschi aumenti di prezzo in un breve periodo di tempo5. Le quote di emissione dell'UE non sono mai state svincolate dall'MSR perché la soglia è piuttosto alta; ciò ha consolidato l'intenzione di introdurre una restrizione vincolante alla fornitura, un'idea che si è dimostrata valida per ripristinare la fiducia nel sistema.
La "razzia" dell'MSR
La Commissione europea ha proposto di aumentare di 20 miliardi di euro la dotazione finanziaria del dispositivo per la ripresa e la resilienza, attraverso la vendita di quote dell'MSR. A circa 85 euro/tonnellata.6 , per raccogliere tale somma si dovrebbero vendere più di 235 milioni di quote ai prezzi attuali (e se ne dovranno vendere anche di più nel caso di un ulteriore calo del prezzo). Al 31 dicembre 2021 c'erano poco più di 2,6 miliardi di quote nella riserva; pur trattandosi di un quantitativo abbondante, il meccanismo non è mai stato progettato per fungere da salvadanaio da saccheggiare al fine di procurarsi risorse finanziarie. Questo attingimento dalla riserva avrà la conseguenza di abbassare i prezzi delle quote di emissione dell'UE, il che ostacolerebbe il conseguimento del prezzo "giusto" del carbonio per incentivare la transizione ecologica. Inoltre, l'elaborazione di politiche ad hoc per sfruttare la riserva al di là delle situazioni di shock dei prezzi nuocerà alla credibilità del sistema. La Commissione europea afferma che l'asta delle quote si svolgerà in modo da "non perturbare il mercato". Dubitiamo che la vendita di un volume tanto elevato di quote non incida sul prezzo.
La proposta verrà messa in atto?
Come per tutte le proposte della Commissione, competerà al Parlamento europeo approvarla; speriamo che gli eurodeputati si rendano conto dell'illogicità di questa proposta. Contestualmente, il Parlamento sta discutendo il rafforzamento dell'MSR nel quadro del pacchetto legislativo "Pronti per il 55%". Se le contraddizioni dovessero uscire allo scoperto, le proposte di attingere a piene mani dalla riserva potrebbero fallire miseramente, ma il rischio di un errore strategico è alto.
I progressi compiuti in altri ambiti sono stati oscurati da questa notizia
Martedì 17 maggio la commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare ha adottato la sua relazione sul regolamento che istituisce un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (Carbon Border Adjustment Mechanism, CBAM) con 49 voti favorevoli, 33 contrari e 5 astenuti; si tratta di una delle componenti principali del pacchetto "Pronti per il 55%". Come abbiamo affermato nell'Introduzione al sistema per lo scambio delle quote di emissione dell'UE (EU ETS), questo meccanismo è importante per ridurre la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio e consentire dunque all'UE di vendere all'asta quote a settori che attualmente ricevono le loro quote a titolo gratuito. Le varie proposte formulate dai membri del Parlamento europeo caldeggiano un CBAM più ambizioso, con un'eliminazione più rapida delle quote gratuite e un'autorità centralizzata CBAM (anziché lasciare che ogni Stato membro adotti politiche leggermente diverse). Le proposte devono superare varie fasi di approvazione prima di essere attuate. Il CBAM è sempre stato un piano controverso, che si è scontrato con la resistenza degli esportatori verso l'UE; tuttavia, considerando che il 27% circa delle emissioni globali di CO2 dovute alla combustione di carburanti proviene dallo scambio internazionale di merci7, la scelta dell'UE di far passare queste proposte potrebbe costituire una svolta per conseguire l'abbassamento delle emissioni globali.
Fonti
1 Source: Bloomberg data using December 2022 EUA futures price on 18/05/2022
2 Source: Bloomberg data using December 2022 EUA futures price on 18/05/2022
3 Source: Bloomberg data using December 2022 EUA futures price on 18/05/2022
4 See EU Emissions Trading System (ETS) Primer for more on the MSR
5 Article 29a of the current ETS rules allows countries to add extra allowances to the market only if the EUA price is, for at least six months, more than three times the average price in the two preceding years, and if policymakers conclude this does not reflect market fundamentals.
6 Source: Bloomberg data using December 2022 EUA futures price on 18/05/2022
7 EU Parliament