Come gestire le probabilità in crescita di una recessione: Le fasi ribassiste non durano quanto le fasi rialziste
![](https://www.wisdomtree.eu/-/media/eu-media-files/blog/refresh-images/abstract-and-landscape/cityscapes/cityscape-3-1151x564.jpg?h=564&iar=0&w=1151&sc_lang=it-ch&hash=54509607CAFF8CAD64E91A28FD13FB46)
Dall'ultima volta in cui abbiamo parlato delle probabilità di una recessione in questo articolo, la prospettiva che essa si verifichi è diventata opinione comune; il punto che resta da esaminare riguarda la durata e l'intensità della recessione. Nel primo semestre del 2022 il deprezzamento dei mercati azionari ha distrutto quasi 35.000 miliardi di USD della ricchezza globale; in termini di tempistiche, è prevista una recessione per l'economia europea entro la fine dell'anno, mentre per quella statunitense potrebbe iniziare entro la fine del primo trimestre 2023. Se per gli Stati Uniti si prospetta una recessione modesta, in Europa la sua intensità dipenderà dal modo in cui verrà gestita la crisi energetica.
USA: in barba alla Federal Reserve (Fed)
L'economia statunitense mostra segni di rallentamento della crescita e di picco dell'inflazione. Benché il prodotto interno lordo (PIL) sia sceso per due trimestri consecutivi, nel 1° trimestre è cresciuto il reddito interno lordo e nel 2° trimestre è salito il reddito personale reale al netto dei trasferimenti di denaro. Ciò aumenta la probabilità di un aumento del reddito interno lordo nel T2 ma, soprattutto, la storia ha dimostrato che il divario tra PIL e reddito interno lordo tende ad assottigliarsi, con il primo dato che si avvicina al secondo di revisione in revisione.
Il mercato del lavoro rimane forte perché i posti di lavoro continuano ad aumentare, i salari accelerano e la disoccupazione resta al livello minimo degli ultimi cinquant'anni. Il calo dell'inflazione del Consumer Price Index (CPI) primario dal 9,1% all'8,5% è stato un gradito sollievo per i mercati e il percorso della Federal Reserve si è rivalutato sensibilmente da quando è stato pubblicato il rapporto CPI, con il tasso terminale in flessione dal 4,25% al 3,55%. Benché i dati sull'inflazione abbiano frenato per quanto riguarda i componenti principali e secondari, quelli ciclici, come nel caso degli alloggi, rimangono elevati. Questo dato del CPI corrobora l'ipotesi di un aumento dei tassi di 50 punti di base (bps) a settembre e di un'ulteriore moderazione in futuro (con incrementi inferiori a 75 bps).
I rapporti statunitensi sugli utili nel T2 hanno sorpreso in positivo, con stime di consenso relative agli utili per il 3° trimestre in ascesa dal 5% fino all'8,77% al mese. È ampiamente documentato che le inversioni della curva dei rendimenti conducono sempre a una recessione. Curiosamente, la performance di mercato successiva all'inversione risulta generalmente positiva. Da quando, a giugno, si è verificata l'inversione più recente della curva dei rendimenti, le azioni hanno registrato un rimbalzo, un comportamento riscontrato in situazioni simili nel passato.
Fonte: Federal Reserve Bank di St Louis, NBER al 30 giugno 2022
La recessione europea procederà di pari passo con l'aumento dei prezzi dell'energia
L'economia dell'Europa continua a fronteggiare venti contrari a causa della crisi energetica in corso; i rischi per la crescita e l'inflazione sono ulteriormente aumentati. Nel 2° trimestre l'economia dell'eurozona ha evitato una recessione tecnica perché il PIL è aumentato dello 0,7%, più del previsto, su base trimestrale, ma le prospettive di crescita si confermano sconfortanti a causa della stretta energetica.
Data la profonda dipendenza dell'Europa, la Russia ha trasformato in un'arma l'approvvigionamento energetico e alimentare e l'eurozona è alle prese con uno shock energetico e un'inflazione ben più gravi rispetto agli Stati Uniti. Con l'aumento del 42% su base annua (a/a) dei suoi prezzi nel giugno 2022, l'energia ha concorso per più della metà all'8,9% a/a registrato dall'inflazione a luglio. A complicare ulteriormente le cose il Reno, fiume che rappresenta da secoli un pilastro per le economie della Germania, dei Paesi Bassi e della Svizzera, è destinato a diventare pressoché impraticabile in un punto chiave a causa dei livelli dell'acqua estremamente bassi. Ciò impedirà probabilmente il trasporto di prodotti energetici e altre materie prime industriali lungo uno dei corsi d'acqua più importanti d'Europa1. Un'ondata di calore prolungata potrebbe causare ritardi per gli approvvigionamenti energetici invernali in un momento cruciale per il continente. Nel breve termine, la Banca centrale europea (BCE) si concentrerà probabilmente di più sull'inflazione attuale che sui rischi di recessione e, di conseguenza, incrementerà i tassi di 50 bps l'8 settembre, per poi aumentarli di altri 25 bps il 10 ottobre e il 15 dicembre.
I rischi per la crescita in Cina comportano un ulteriore stimolo della politica
Nel 2022 l'economia cinese continua a deludere: la crescita del PIL reale ha subito una brusca decelerazione nel secondo trimestre, piombando dal 4,8% del primo allo 0,4% su base annua a causa dell'ondata di Covid e dei confinamenti in vigore da marzo; benché l'attività di giugno abbia manifestato segnali di un miglioramento generalizzato post-confinamento, i venti contrari alla crescita non si sono placati del tutto. La crisi del mercato immobiliare continua a offuscare il sentiment, con nuovi rischi emergenti che spaziano dai mancati pagamenti dei mutui al calo di vendite delle case a luglio. Fortunatamente, deve essere ancora attuata una politica di allentamento monetario più efficace per sostenere la crescita e far fronte alle sfide della domanda.
Difensivi ma non troppo
I mercati amano stare un passo avanti e, più che reagire alle notizie, le precedono; se "Buy the rumour, sell the news" è una famosa massima ("Compra sulle voci, vendi sui fatti"), un motivo c'è. Nella maggior parte dei casi, i mercati cominciano a scendere quando si rischia una recessione economica, non quando la recessione è pressoché garantita; quest'anno non fa eccezione, con la performance del primo semestre che si è rivelata disastrosa per gli investitori, in quanto il mercato aveva previsto che gli aumenti elevati dei tassi avrebbero rallentato l'economia, anche se quest'ultima era ancora in crescita. Da quando l'economia ha iniziato a mostrare segnali di rallentamento, i mercati hanno cominciato a prevedere l'allentamento monetario e a luglio hanno registrato un rimbalzo.
Cosa significa per gli investimenti il nostro scenario principale, in cui la recessione è garantita e il solo punto ancora da chiarire riguarda la sua durata e la sua intensità?
Significa che
- con tutta probabilità, il tempo per un posizionamento difensivo è ormai passato. La recessione è già stata prezzata, ragion per cui andare all'incasso o puntare sui titoli Min Volatility sarebbe stata una buona idea alcuni mesi fa;
- potrebbe essere troppo presto per adottare una tattica ciclica e aggressiva. I mercati non hanno ancora prezzato una recessione lunga o profonda e potrebbero passare mesi prima che si verifichi un rimbalzo duraturo e consistente.
Questi elementi lasciano agli investitori alcune opzioni orientate sulla difensiva, valide per tutte le stagioni. Gli investimenti azionari possono proteggere il portafoglio se il mercato comincia ad attendersi una recessione più profonda o partecipa al rialzo se prevede una recessione più tecnica.
La figura 2 confronta la performance dei diversi fattori azionari durante i periodi di ribasso delle azioni. Nell'analisi abbiamo incluso una strategia (WisdomTree Quality) che combina i fattori Quality e High Dividend (concentrandosi sulle società di alta qualità e con crescita dei dividendi).
Non sorprende che il fattore più difensivo sia Min Volatility, che ha limitato le perdite in tutti e otto i periodi esaminati, seguito da Quality, WisdomTree Quality e High Dividend, che avrebbero contribuito a proteggere il portafoglio in 7 periodi su 8. Gli altri fattori sono più ciclici e, nella maggior parte dei casi, avrebbero sottoperformato il mercato registrando perdite più gravi.
Figura 2: Sovraperformance rispetto a MSCI World in periodi di ribassi azionari
Fonte: WisdomTree, Bloomberg. In USD, fino a luglio 2022. La data di lancio del WisdomTree Global Quality Dividend Growth Index è il 16 ottobre 2015. Non è possibile investire direttamente in un indice. I calcoli summenzionati includono dati sottoposti a test retrospettivi.
La prestazione storica non è un’indicazione della prestazione futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
Cfr. la fine dell'articolo per maggiori informazioni sugli indici utilizzati nella figura.
Tornando alle opzioni orientate sulla difensiva e valide per tutte le stagioni, la figura 3 si sofferma sui fattori maggiormente difensivi, ma poi considera la capacità di tali strategie di partecipare agli andamenti positivi. Il rapporto di partecipazione al rialzo è la percentuale di guadagno "catturata" da una strategia quando i mercati salgono. Se una strategia ha una partecipazione al rialzo del 60%, quando il mercato sale del 10% la strategia comporta solo un guadagno del 6%.
Chiaramente, il fattore Min Volatility è penalizzato da un rapporto molto basso di partecipazione al rialzo; per contro, pur trattandosi di fattori difensivi (cfr. la figura 2), Quality e High Dividend mostrano una forte propensione in tal senso. WisdomTree Quality è la strategia che ha registrato il rapporto più elevato di partecipazione al rialzo.
Figura 3: Rapporto di partecipazione al rialzo di 5 strategie azionarie
Fonte: WisdomTree, Bloomberg, periodo da settembre 2002 a luglio 2022. I calcoli sono basati sui rendimenti mensili in USD. La data di lancio del WisdomTree Global Quality Dividend Growth Index è il 16 ottobre 2015. Non è possibile investire direttamente in un indice. I calcoli summenzionati includono dati sottoposti a test retrospettivi.
La prestazione storica non è un’indicazione della prestazione futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
Cfr. più avanti per maggiori informazioni sugli indici utilizzati nella figura.
Nella seconda metà del 2022, un periodo all'insegna dell'incertezza, un approccio equilibrato tra azioni di alta qualità e azioni che distribuiscono dividendi potrebbe rivelarsi molto utile per destreggiarsi tra gli alti e bassi che potrebbero materializzarsi.
Definizioni
La bolla tecnologica (4 settembre 2000 - 12 marzo 2003).
La crisi finanziaria (16 luglio 2007 - 9 marzo 2009).
La prima crisi dell'euro (15 aprile 2010 - 5 luglio 2010).
La seconda crisi dell'euro (2 maggio 2011 - 4 ottobre 2011).
La crisi della Cina (15 aprile 2015 - 11 febbraio 2016).
Il quarto trimestre del 2018 (21 settembre 2018 - 27 dicembre 2018)
Covid-19 (12 febbraio 2020 - 23 marzo 2020).
Il primo semestre del 2022 (4 gennaio 2022 - 17 giugno 2022)
Le azioni globali sono rappresentate dall'MSCI World net TR index.
Min Volatility (volatilità minima) è rappresentata dall’MSCI World Min Volatility net total return index. Quality (qualità) è rappresentata dall’MSCI World Quality Sector Neutral net total return index. High Dividend (alto dividendo) è rappresentato dall’MSCI World High Dividend net total return index. Value (valore) è rappresentato dall’MSCI World Enhanced Value net total return index. Momentum è rappresentato dall’MSCI World Momentum net total return index. Size (dimensione) è rappresentata dall’MSCI World Small Cap net total return index. Growth (crescita) è rappresentata dall’MSCI World Growth net total return index. WisdomTree Quality è rappresentata dal WisdomTree Global Quality Dividend Growth net total return index.
Fonti
1 German Federal Waterways and Shipping Administration
Blog correlati
+ Come gestire le probabilità di una recessione
+ Esaminiamo con WisdomTree i fattori azionari nel secondo trimestre