Tutte le strade portano a un futuro entusiasmante per la mobilità
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In un film classico degli anni '80, "Ritorno al futuro", i protagonisti (il dottor Emmett Brown e Marty McFly) viaggiano nel futuro in avanti di 30 anni. Nel 2015 la DeLorean, la loro macchina del tempo, viaggia alimentata da rifiuti e si muove volando in una specie di ingorgo automobilistico nel cielo.
Benché il nostro cielo non somigli molto a quello immaginato nel film, "Ritorno al futuro" ha azzeccato due previsioni: la prima è la possibilità di alimentare le auto con carburanti alternativi; la seconda è che la tecnologia che abbiamo oggi a portata di mano non ha più niente in comune con quella che era disponibile negli anni '80.
Sappiamo che, con l'avanzare della tecnologia, aumenta anche la velocità dei cambiamenti, ma non serve un'altra dose di fantascienza per immaginare il futuro della mobilità automobilistica. Tutto ciò che dobbiamo fare è osservare i megatrend già all'opera.
Noi di WisdomTree prevediamo un futuro della mobilità automobilistica connesso, autonomo, condiviso ed elettrificato: una prospettiva esaltante non solo per gli appassionati di auto e di tecnologia, ma anche per gli investitori.
Connettività
Immaginate di guidare in autostrada. Vi è venuta fame. Chiedete verbalmente all'auto di cercarvi un buon ristorante lungo la strada, scegliendone uno che rappresenti un compromesso ottimale tra il voto più alto nelle recensioni e le vostre preferenze alimentari, e di aggiungere una sosta al percorso. Non si tratta di fantascienza: alcune auto dotate di sistemi di infotainment ad alta tecnologia fanno proprio questo. La Mercedes Benz User Experience (MBUX) risponde al comando "Hey Mercedes" e si serve dell'intelligenza artificiale per prevedere le vostre abitudini personali. Più la guidate, maggiore è la probabilità che la MBUX trovi l'itinerario maggiormente adatto ai vostri gusti. Inoltre, vi ricorderà quando sarà arrivato il momento della prossima revisione. Le è noto, dopotutto, quanto possiate essere distratti...
Nel 2021 in tutto il mondo c'erano 236 milioni di auto connesse, ossia auto che usano Internet per scaricare e caricare dati. Entro il 2035 questo numero potrebbe raggiungere gli 863 milioni1.
L'auto connessa comporta anche vantaggi supplementari: può aggiornare automaticamente il proprio software, come un cellulare, riducendo di conseguenza i passaggi in officina. Inoltre può aiutarvi a monitorare a distanza informazioni critiche sulla sicurezza dell'auto, una funzione particolarmente utile per chi gestisce intere flotte di autoveicoli, che, grazie ai cruscotti digitali, può monitorarle da remoto e in tempi rapidi, anziché controllare ogni auto manualmente.
Guida autonoma
Immaginate ora di viaggiare nuovamente in autostrada. Forse non avete tempo a sufficienza per fermarvi in un ristorante, ma potreste comprare qualcosa da mangiare in auto mentre guidate. Non proprio il massimo della sicurezza, vero? Perché non lasciare che l'auto si guidi da sola mentre consumate il vostro pasto sul sedile posteriore, magari rispondendo pure a un paio di e-mail urgenti?
Figura 1: Le tante facce della mobilità autonoma
Fonte: WisdomTree, Berylls, Leanval, 2022. VTOL sta per vertical take-off and landing (decollo e atterraggio verticali).
Come mostra la figura 1, la guida autonoma non serve solo ai guidatori affamati che vanno di fretta, ma avrà un impatto enorme su tutti i tipi di mobilità; ne è un esempio la logistica. Si prevede che il mercato globale della consegna di pacchi con droni crescerà da 824 milioni di dollari nel 2021 a 11.519 milioni nel 2030, espandendosi con un tasso di crescita annuo composto superiore al 55%2.
La mobilità autonoma offre molti vantaggi tangibili, ivi compreso il miglioramento della sicurezza: attualmente, circa 1,3 milioni di persone muoiono ogni anno a causa di incidenti stradali3. Benché esistano barriere normative e psicologiche da superare prima che l'automazione completa diventi la norma, le auto stanno già diventando più sicure grazie alla guida assistita e parzialmente autonoma. Man mano che procediamo lungo la via dell'automazione, si spera che questo spaventoso dato statistico possa ridursi.
Per di più, non sempre affidare il lavoro all'uomo rende la logistica più efficiente ed efficace in termini di costi. Il Regno Unito, con la sua recente carenza di camionisti, avrebbe potuto trarre certamente vantaggio dalla guida autonoma.
Mobilità condivisa
Torniamo allo scenario autostradale. Immaginate stavolta di aver raggiunto il ristorante desiderato in una città vicina per poi scoprire che non c'è un parcheggio. Che ne direste se, però, non ci fosse bisogno di parcheggiare? L'auto non è di vostra proprietà, in ogni caso. Vi fa scendere e va a prendere un altro passeggero. Una volta finito di mangiare, chiamate un'altra auto.
Oggi, quando pensiamo a un servizio di vettura con autista, ci viene in mente Uber come alternativa alla prenotazione di un taxi tradizionale. In molte città affollate, però, la proprietà condivisa può ridurre l'esigenza di possedere un'auto propria, diminuendo non solo l'onere finanziario per i privati e per gli urbanisti, ma aiutando anche l'ambiente.
Figura 2: Le città devono trovare una soluzione per soddisfare le esigenze individuali di mobilità senza nuocere all'ambiente
Il vehicle on demand (car-sharing) e
la mobility on demand (ride-hailing) creano un mercato per i trasporti
Questo mercato crea a sua volta un "feedback positivo" grazie agli effetti di rete.
Fonte: Hackermoon, Berylls, 2022.
Elettrificazione
Torniamo un'ultima volta alla nostra autostrada. Sentite alla radio che la settimana prossima il tempo sarà pessimo. Mentre meditate sullo stato del pianeta afflitto dai cambiamenti climatici, vi sentite rassicurati dal fatto di esservi almeno sbarazzati della vostra auto con motore a combustione interna per prenderne una elettrica.
Poiché il trasporto su strada rappresenta quasi il 12% di tutte le emissioni di gas a effetto serra4, l'elettrificazione può davvero fare la differenza. Qualche anno fa i veicoli elettrici erano solo quelli prodotti da Tesla e da una manciata di altre case automobilistiche. Oggi la maggior parte dei produttori di auto ha ampliato rapidamente le rispettive gamme di modelli elettrici. Nel 2021 le vendite di auto elettriche sono raddoppiate rispetto al 2020, raggiungendo i 6,6 milioni a livello mondiale; tutto questo in un anno in cui l'industria automobilistica è stata alle prese con la carenza dei chip di semiconduttori. Entro il 2040, i veicoli elettrici domineranno le vendite in tutto il mondo (cfr. la figura 3 sottostante).
Fonte: BloombergNEF al 1° giugno 2022. Propulsori: BEV (battery electric vehicles), PHEV (plug-in hybrid electric vehicles), FCV (fuel cell vehicles), ICE (internal combustion engine). I veicoli ICE includono quelli ibridi a ricarica automatica. Tipi di mobilità: condivisa (digital-hailing, taxi, car-sharing e veicoli autonomi gestiti nell'ambito di una flotta condivisa), privata (veicoli di proprietà privata).
Le previsioni non sono indicative dei risultati futuri e qualsiasi investimento è soggetto a rischi e incertezze.
L'elettrificazione (ossia la produzione di auto alimentate da batterie agli ioni di litio) non è l'unica innovazione perseguita dai produttori di veicoli, che stanno studiando attivamente combustibili alternativi come l'idrogeno. Daimler sta già collaudando camion con celle a combustibile a idrogeno e anche le case automobilistiche si stanno innovando con tecnologie all'avanguardia come la ricarica wireless: BMW ne è un esempio in questo settore. Dopotutto, per le auto autonome sarà più semplice parcheggiare da sole presso stalli dove si possono ricaricare senza fili, anziché cercare una soluzione per collegare i cavi in qualche modo.
Come possono gli investitori sfruttare questi megatrend?
L'ecosistema del settore automobilistico può essere suddiviso in cinque segmenti chiave.
- Produttori di attrezzature originali: aziende che sviluppano, fabbricano e vendono veicoli.
- Fornitori: aziende che sviluppano, fabbricano e vendono servizi di ingegneria, software o hardware per lo sviluppo di veicoli.
- Rivenditori e servizi post vendita: società che acquistano e vendono veicoli o mettono a disposizione piattaforme per tali attività. Inoltre, assistenza, ottimizzazione e riparazione di veicoli dopo la loro messa in funzione.
- Infrastrutture: aziende che sviluppano, gestiscono le infrastrutture necessarie per la trasformazione del settore e ne curano la manutenzione (per esempio infrastrutture per la ricarica, il rifornimento di idrogeno, ecc.).
- Fornitori di servizi di mobilità: aziende che prestano tali servizi (B2B / B2C)5 o mettono a disposizione di terzi la piattaforma per svolgerli. Un'esposizione nell'ambito di tutti e cinque i segmenti può aiutare gli investitori a sfruttare il megatrend della mobilità futura.
Il cambiamento è in vista. L'innovazione è alle porte e l'entusiasmo pure. L'ecosistema della mobilità si sta evolvendo in fretta per soddisfare le esigenze mutevoli dei consumatori e delle città e per contrastare i cambiamenti climatici; per di più, comincia ad attirare parecchio l'attenzione degli investitori.
Fonti
1 In base alle previsioni di Statista del settembre 2021.
2 Secondo la relazione di luglio 2022 "Drone Package Delivery Markets" di Research and Markets.
3 Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (giugno 2022).
4 Our World in Data (2020).
5 B2B sta per business-to-business (commercio tra aziende) e B2C per business-to-consumer (commercio tra imprese e consumatori).
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