Ripercorrendo il 3° trimestre dei fattori azionari con WisdomTree
I rischi di recessione sono considerevolmente aumentati dall’ultimo trimestre. Gli shock dei prezzi dell’energia stanno distruggendo contemporaneamente l’offerta e la domanda di beni e servizi. Tuttavia, la maggior parte delle banche centrali si preoccupa più di contenere l’inflazione che di far fronte ai rallentamenti economici. Le speranze di un’inversione di rotta della Federal Reserve (Fed) appaiono malriposte e il dollaro USA (USD) potrebbe salire ancora a lungo se la Fed continuerà ad aumentare i tassi più velocemente degli altri istituti centrali.
In questo difficile contesto, i mercati hanno stentato nel T3 del 2022, con l’azionario dei mercati sviluppati che ha lasciato sul terreno il 6% e i mercati emergenti che han perso oltre l’11% in termini di USD.
Questa parte della Quarterly Equity Factor Review di WisdomTree mira a far luce sull’andamento dei fattori azionari in queste condizioni di mercato mutevoli e sul suo impatto sui portafogli degli investitori.
- Value e High Dividend si sono presi una pausa di un trimestre dopo sei mesi di sovraperformance a velocità supersonica.
- Size e Momentum hanno messo a segno una sovraperformance per la prima volta quest’anno.
- Il fattore Quality ha registrato una buona performance in Europa, mentre Quality con un orientamento Value ha continuato a resistere egregiamente.
- La maggior parte dei fattori ha sovraperformato nei mercati emergenti.
Pur non prevedendo che l’economia globale cada in una recessione vera e propria, ci aspettiamo di assistere a una serie di recessioni che prenderanno forma nei singoli paesi in diversi periodi. Complessivamente, nell’azionario la parola d’ordine rimane “aumentare la resilienza”. A livello di fattori, continuiamo a orientarci verso Dividend e Quality, date le previsioni di una crescita economica scarsa, un aumento dei tassi e un’inflazione elevata.
Le performance nel dettaglio: High Dividend e Value riprendono fiato
Nel terzo trimestre del 2022 i mercati azionari hanno fatto un bel giro sulle montagne russe: nella prima metà del trimestre, a seguito della forte inflazione e dei dati economici deludenti, i mercati hanno prezzato un’inversione di rotta della Fed con un conseguente brusco rimbalzo; tuttavia, le speranze di una svolta si sono infrante rapidamente, causando una perdita del 6,2% dell’MSCI World nel corso del trimestre. I dati recenti sull’inflazione statunitense hanno raggiunto livelli più alti del previsto, esercitando un’ulteriore pressione sulla banca centrale affinché attui una stretta decisa.
Alle prese con due periodi molto diversi, i fattori azionari hanno registrato performance piuttosto discordi:
- High Dividend e Value hanno arrancato nelle prime sei settimane del trimestre nelle regioni più sviluppate e, malgrado un netto rimbalzo intorno alla fine del trimestre, entrambi i fattori hanno chiuso il periodo in questione con una sottoperformance;
- le speranze di un’inversione di rotta della Fed all’inizio del trimestre hanno giovato a Momentum e Size, favorendo la loro sovraperformance nei mercati globali e in quelli statunitensi;
- il fattore Quality ha ottenuto un’ottima performance in Europa, ma ha continuato a soffrire sui mercati globali e su quelli statunitensi. Tuttavia, come nel T1 e nel T2, la definizione di qualità e i criteri impiegati avrebbero inciso enormemente sul risultato. Se lasciato a se stesso, il fattore Quality è tendenzialmente orientato verso la crescita (gli investitori pagano la qualità, dopotutto) e avrebbe risentito di tale orientamento, come indica l’MSCI Quality (“Quality” nelle figure 1 e 2). In questo trimestre le società particolarmente redditizie e quelle che distribuiscono dividendi sono andate meglio, come dimostrano i dati relativi a WisdomTree Quality riportati di seguito;
- nei mercati emergenti hanno sovraperformato tutti i fattori (tranne Value) e spicca il notevole +9,6% di Momentum.
Figura 1: Sovraperformance dei fattori azionari nel T3 2022 nelle varie regioni
Fonte: WisdomTree, Bloomberg, andamento dal 30 giugno 2022 al 30 settembre 2022. Le performance sono calcolate in dollari USA per tutte le regioni tranne l’Europa, per la quale sono calcolate in EUR.
La prestazione storica non è un’indicazione della prestazione futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
Considerando la sovraperformance dei fattori nei primi nove mesi dell'anno, notiamo che:
- High Dividend continua a dominare, nonostante le piccole turbolenze di luglio, con un trend che dalla fine di agosto appare di nuovo forte;
- malgrado un ottimo T1, sembra che Value stia andando un po’ peggio avendo ceduto il secondo posto a Minimum Volatility, che pare beneficiare particolarmente della maggiore incertezza sul mercato. Il fattore Value è per lo più di natura ciclica e un contesto di alta inflazione con rialzi aggressivi dei tassi gli è particolarmente favorevole, a differenza dei timori di recessione e dell’aumento della volatilità;
- nonostante un ottimo T3, Size e Momentum continuano a registrare sottoperformance. Gli investitori continuano a tenere d’occhio la duration implicita, relegando tutti i titoli growth in secondo piano;
- infine, Quality si conferma il fattore che realizza la prestazione peggiore dell’anno quando il suo sbilanciamento verso i titoli growth prosegue incontrollato. WisdomTree Quality, una versione del fattore orientata al Value, ha registrato una certa sovraperformance. Con il mercato che diventa ancora più difensivo, come sottolinea la prestazione di Minimum Volatility, il fattore Quality sta mostrando di nuovo segni di vita.
Figura 2: Sovraperformance dei fattori azionari dall'inizio dell'anno nei mercati sviluppati
Fonte: WisdomTree, Bloomberg, andamento dal 31 dicembre 2021 al 30 settembre 2022.
La prestazione storica non è un’indicazione della prestazione futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
A settembre i mercati hanno davvero fatto il punto sul rischio sempre più elevato di recessioni; non sorprende che i fattori maggiormente difensivi, ossia High Dividend, Minimum Volatility e WisdomTree Quality, abbiano ottenuto le migliori sovraperformance del mese. Se l’inflazione rimarrà stabilmente alta e le banche centrali insisteranno con la loro politica aggressiva, tali fattori potrebbero continuare a trarne vantaggio.
Le valutazioni continuano a scendere a tutti i livelli
Nel terzo trimestre del 2022 le valutazioni hanno continuato ad arretrare su tutta la linea per quanto riguarda i fattori, con la sola eccezione delle small cap nei mercati emergenti, aumentate di valore in misura marginale.
Le valutazioni dei titoli azionari europei sono quelle che sono diminuite più rapidamente, con il mercato di quella regione che ha accusato lo sconto più alto rispetto alle medie di lungo termine. Dal punto di vista dei fattori, Minimum Volatility e Momentum hanno registrato i cali maggiori, con un rapporto prezzo/utili (P/E) che ha perso circa 1 punto in tutte le aree geografiche.
Figura 3: Evoluzione storica dei rapporti prezzo/utili dei fattori azionari
Fonte: WisdomTree, Bloomberg Dati riferiti al 30 settembre 2022.
La prestazione storica non è un’indicazione della prestazione futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
I rischi di recessione sono aumentati. Anche se, a nostro avviso, l’economia globale dovrebbe evitare una recessione vera e propria, ci aspettiamo di assistere a una serie di recessioni che prenderanno forma nei singoli paesi in diversi momenti. Come mostrano con evidenza gli ultimi dati, la flessione negli Stati Uniti è prevista per la seconda metà del 2023, mentre l’Eurozona e il Regno Unito dovrebbero entrare in recessione entro il quarto trimestre di quest’anno. A livello di fattori, continuiamo a promuovere la resilienza e ad orientarci verso Dividend e Quality, date le previsioni di una crescita economica scarsa, un aumento dei tassi e un’inflazione elevata.
Le azioni globali sono rappresentate dall'MSCI World net TR Index. Le azioni statunitensi sono rappresentate dall'MSCI USA net TR Index. Le azioni europee sono rappresentate dall'MSCI Europe net TR Index. I mercati emergenti sono rappresentati dall'MSCI Emerging Markets net TR Index. Minimum Volatility (volatilità minima) è rappresentata dal relativo MSCI Min Volatility net total return Index. Quality (qualità) è rappresentata dal relativo MSCI Quality net total return Index.
Momentum è rappresentato dal relativo MSCI Momentum net total return Index. High Dividend (alto dividendo) è rappresentato dal relativo MSCI High Dividend net total return Index. Size (dimensione) è rappresentata dal relativo MSCI Small Cap net total return Index. Value (valore) è rappresentato dal relativo MSCI Enhanced Value net total return Index. WisdomTree Quality è rappresentata dal relativo WisdomTree Quality Dividend Growth index.
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