Uno sguardo ai fattori azionari nel primo trimestre del 2023 con WisdomTree
![](https://www.wisdomtree.eu/-/media/eu-media-files/blog/refresh-images/abstract-and-landscape/market-boards-and-graphs/market-board-22-1151x564.jpg?h=564&iar=0&w=1151&sc_lang=it-ch&hash=23B76856D753BC257C52791AA0E00E69)
I mercati azionari hanno iniziato il 2023 come avevano chiuso il 2022, con una performance positiva in tutte le regioni. Tuttavia, per gli investitori le acque sono state tutt'altro che tranquille, dato che gli effetti di politiche monetarie più restrittive si sono fatti sentire e le banche più vulnerabili hanno iniziato a crollare. Nel corso del trimestre, l'MSCI World Index ha ottenuto un guadagno del 7,7%, ma l'Europa ha registrato la performance migliore, con un +8,6%. I mercati emergenti sono rimasti indietro rispetto alle altre regioni, con un +4%1.
Questa puntata della WisdomTree Quarterly Equity Factor Review mira a far luce sul comportamento dei fattori azionari in questo trimestre complicato e sull'impatto che questo può avere sui portafogli degli investitori.
- Quasi a voler porre rimedio al 2022, i titoli Growth hanno registrato la performance migliore nel 1° trimestre.
- Il fattore Quality è arrivato al secondo posto nel trimestre, grazie alla sua resilienza in periodi di incertezza.
Sebbene le banche centrali di Stati Uniti, Europa e Regno Unito abbiano proseguito il loro percorso austero, l'evoluzione della crisi bancaria potrebbe portare a modifiche alle politiche monetarie. Il Presidente Powell ha ammesso che un inasprimento delle condizioni finanziarie potrebbe avere lo stesso impatto di un altro aumento dei tassi della Federal Reserve (Fed) di un quarto di punto o più. I mercati stanno scontando pause e tagli dei tassi per la fine del 2023. Tuttavia, l'incertezza è molto alta e le preoccupazioni per l'inflazione si uniscono al timore di una recessione. Alla luce delle crescenti paure sul rischio di contagio del settore bancario, la contrazione degli utili aziendali e le politiche delle banche centrali, orientare l'esposizione azionaria verso il fattore Quality potrebbe essere una scelta prudente.
Performance in primo piano: la crescita rimbalza e il fattore Quality sovraperforma
Nel primo trimestre del 2023, i mercati azionari hanno registrato il secondo trimestre positivo consecutivo in tutte le regioni. A gennaio, i mercati hanno ottenuto una performance molto forte, anticipando un cambio di rotta delle banche centrali e un allentamento delle condizioni monetarie. La performance di febbraio è stata più contenuta, in risposta alla retorica austera delle banche centrali. Marzo si è aperto con il fallimento della Silicon Valley Bank e della Signature Bank, oltre che con l'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. Con l'aumento della volatilità, questa "crisi bancaria" ha portato ad aspettative sui tassi significativamente più morbide, favorendo un altro mese di performance positive.
Nel complesso, è stato un periodo relativamente difficile per il factor investing nei mercati sviluppati:
- I titoli Growth hanno registrato le performance migliori nel 1° trimestre in tutte le aree geografiche, riprendendosi da un 2022 difficile.
- Il fattore Quality è arrivato al secondo posto nel trimestre nei mercati sviluppati, grazie alla sua resilienza in periodi di alta volatilità e incertezza.
- Nei mercati sviluppati, altri fattori come Value, High Dividend e Min Volatility hanno risentito del cambiamento di regime.
- Nei mercati emergenti, i fattori Value e High Dividend hanno continuato a offrire una certa sovraperformance.
Figura 1: Performance superiore dei fattori azionari nel primo trimestre del 2023 in tutte le regioni
Fonte: WisdomTree, Bloomberg. 31 dicembre 2022 - 31 marzo 2023. Calcolato in dollari USA per tutte le regioni, ad eccezione dell'Europa dove i calcoli sono effettuati in EUR.
La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.
Impatto del cambio di rotta delle banche centrali sulla performance dei fattori
Guardando al resto del 2023, la tempistica del cambio di rotta della Fed sarà uno dei principali elementi a guidare i rendimenti azionari. Con la decelerazione delle economie, l’aumento dei timori di una recessione e il rallentamento dell'inflazione, le banche centrali dovranno iniziare a pianificare un atterraggio (morbido o meno). Questi periodi di cambiamento della politica monetaria sono sempre piuttosto difficili per gli investitori azionari ed è sempre bene guardare a periodi simili del passato per informare la posizione attuale.
Utilizzando la performance dei fattori statunitensi nei 12 mesi successivi alla conclusione degli ultimi 7 cicli di rialzo dei tassi della Fed, osserviamo che:
- le società High Quality hanno registrato il comportamento migliore, con una sovraperformance in 6 periodi su 7 (come illustrato nella Figura 2) e una sovraperformance media del 3,57% rispetto al mercato.
- Anche le aziende Growth tendono a beneficiare di condizioni monetarie più favorevoli, con una sovraperformance in 5 periodi su 7 e una sovraperformance media del 3,08%.
- Le prestazioni delle società Small Cap e Value sono state eterogenee, con una sovraperformance rispettivamente in 3 e 4 periodi (su sette), e una sottoperformance a due cifre negli altri.
Figura 2: Performance superiore del fattore Quality nei mercati statunitensi nei 12 mesi successivi al picco dei tassi della Fed
Fonte: Libreria dati Kenneth French. I dati sono calcolati con frequenza giornaliera a partire da febbraio 2023. I titoli sono selezionati in modo da essere al di sopra della capitalizzazione di mercato mediana e l'"High Quality" rappresenta il 30% superiore in termini di redditività operativa. I portafogli vengono riequilibrati annualmente, alla fine di giugno. Il mercato rappresenta il portafoglio di tutti i titoli quotati in borsa disponibili negli Stati Uniti. Tutti i rendimenti sono espressi in USD. La redditività operativa per l'anno t è data dai ricavi annuali meno il costo dei beni venduti, gli interessi passivi e le spese di vendita, generali e amministrative, divisi per il capitale netto della fine dell'ultimo esercizio per t-1.
La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.
Le valutazioni hanno continuato ad aumentare nel 1° trimestre
Nel 1° trimestre del 2023, le valutazioni del mercato hanno continuato ad aumentare in tutte le regioni, grazie alla performance positiva. Tuttavia, nei mercati sviluppati, mentre i fattori Quality e Value sono diventati più costosi con maggiore velocità rispetto ai mercati, Small Cap e Min Volatility sono diventati più convenienti. Negli Stati Uniti, i fattori Value sono diventati ancora più economici, con un P/E attuale di appena 7,2. Nei mercati emergenti, anche il Momentum è diventato significativamente più conveniente. Nel complesso, i fattori più difensivi, Min Volatility e Quality, sono attualmente i più cari su base relativa.
Figura 3: Evoluzione storica dei rapporti prezzo/utili dei fattori azionari
Fonte: WisdomTree, Bloomberg. Aggiornato al 31 marzo 2023. Il mondo è rappresentato dall'MSCI World net TR Index. Gli Stati Uniti sono rappresentati dall’MSCI USA net TR Index. L’Europa è rappresentata dall'MSCI Europe net TR Index. I mercati emergenti sono rappresentati dall’MSCI Emerging Markets net TR Index. Minimum volatility è rappresentata dall’MSCI Min Volatility net total return index. Quality è rappresentata dall’MSCI Quality net total return index. Momentum è rappresentato dall’MSCI Momentum net total return index. High Dividend è rappresentato dall’MSCI High Dividend net total return index. Size è rappresentata dall’MSCI Small Cap net total return index. Value è rappresentato dall’MSCI Enhanced Value net total return index. WisdomTree Quality è rappresentato dal WisdomTree Quality Dividend Growth Index.
La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.
Guardando al 2023, rimangono ancora due domande senza risposta: (1) quanto è complessa l'inflazione sottostante? (2) Quanto sarà intensa la recessione? Tuttavia, nelle economie sviluppate il rischio si sta lentamente spostando dall'inflazione alla recessione.
Il nostro Senior Investment Strategy Advisor, Jeremy Siegel, ha suggerito che la pausa e il cambio di rotta della Fed dovrebbero avvenire prima di quanto previsto e i mercati stanno iniziando a scontare questo aspetto. Ma l'incertezza rimane molto alta e la volatilità dei tassi di interesse molto elevata. Stiamo assistendo a un aumento dei rischi causato dall'inasprimento delle condizioni di prestito da parte delle banche, dalla contrazione degli utili aziendali e dalle politiche delle banche centrali, e le aspettative del mercato continuano a cambiare molto rapidamente. Questo contesto potrebbe andare a vantaggio degli investimenti difensivi, come quelli in aziende High-Quality e Low-Volatility, oggetto di un forte interesse da parte degli investitori.
Fonti
1 Fonte: WisdomTree, Bloomberg. Dal 31 dicembre 2022 al 31 marzo 2023. L'Europa è rappresentata dall'MSCI Europe net TR Index in EUR e i mercati emergenti sono rappresentati dall'MSCI Emerging Markets net TR Index in USD. La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.
Blog correlati
+ What's Hot: Quality is back in focus, amidst the banking turmoil
+ Copertura valutaria "a costo zero"?
+ Equity Outlook– Prepararsi alla volatilità quando l'inflazione incontra la recessione
+ 4 motivi per considerare le azioni di qualità come investimenti di base a lungo termine