4 strategie difensive da considerare nel 2019
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I mercati di tutto il mondo, trainati essenzialmente dai titoli azionari USA, hanno goduto di una relativa solidità dopo la Crisi finanziaria globale del 2008-2009. Con l’inizio del 2019, gli investitori stanno iniziando a pensare a ciò che potrebbe accadere se si verificasse in concreto una nuova recessione, visto che gli Stati Uniti hanno praticamente vissuto la fase di espansione economica più lunga di tutti i tempi nel periodo dopo la Seconda guerra mondiale. Fattore di rilievo, i parametri che misurano la volatilità indicano un livello di rischio complessivo superiore rispetto sia all’inizio del 2017 che del 2018.
In tale contesto riteniamo che gli investitori potrebbero valutare l’ipotesi di adottare strategie più difensive. Le ragioni per detenere in portafoglio attivi rischiosi potrebbero non mancare, poiché talora si verificano effettivamente dei rally di fine ciclo. Tuttavia, al momento, sembra più importante cercare di contenere il rischio di ribasso.
Potremmo citare il vecchio truismo finanziario: se un portafoglio perde il 50% del proprio valore, qual è il tasso di rendimento richiesto per ritornare in pareggio? Anche se d’istinto si potrebbe rispondere “50%”, in realtà la risposta giusta è “100%”. Le strategie che potenzialmente offrono rendimenti meno negativi durante le fasi più difficili dei mercati possono diventare dunque particolarmente appetibili.
In WisdomTree abbiamo ipotizzato quattro modalità principali per mitigare il rischio che una data strategia perda considerevolmente durante una data fase di ribasso. Purtroppo, queste strategie non sempre funzionano allo stesso livello e non se ne garantisce la validità in occasione di ogni contrazione dei mercati. E’ tuttavia importante tenerle a mente.
Strategia 1: individuare le valorizzazioni storicamente basse.
Quando gli investitori identificano valorizzazioni vicine ai minimi storici, ciò può essere interpretato come un importante segnale che molti dei rischi sulle prime pagine dei giornali sono già stati prezzati. In altri termini: tutti i motivi per temerlo hanno già causato il calo del mercato in questione. Pertanto, in assenza di nuove e sorprendenti ragioni di preoccupazione, difficilmente il mercato interessato scenderà ancora. C’è un termine che, comunemente, definisce questo tipo di strategia: contrarian.
Possibili mercati da considerare su queste basi: mercati emergenti, titoli azionari italiani – in particolare il settore finanziario italiano e il segmento azionario nipponico.
Strategia 2: individuare i titoli ad alto rendimento da dividendi.
Uno degli aspetti di questa strategia consiste nel tenere presente che, nel segmento azionario, il calcolo del rendimento complessivo prevede sempre la componente dividendi e la componente prezzo. I dividendi, alla peggio, possono essere pari a zero (cioè non vengono distribuiti), mentre il prezzo può chiaramente essere positivo, nullo o negativo. Una strategia incentrata sui titoli a più alto rendimento orienta gran parte della generazione del total return verso i dividendi e meno verso i prezzi. Poiché la componente del rendimento da dividendi è meno volatile si tratta di uno dei modi per ridurre il rischio di una strategia azionaria.
L'altro aspetto da considerare riguarda il fatto che i titoli a più alto rendimento da dividendi in genere si trovano nei settori più difensivi, come ad esempio le utility. Orientare l’esposizione verso questi settori può essere un modo per ridurre il rischio complessivo di una strategia azionaria.
Possibili mercati da considerare su queste basi: titoli azionari dei mercati emergenti, titoli azionari europei, titoli azionari USA.
Strategia 3: vendere gli attivi che hanno una correlazione di prezzo positiva con la volatilità.
Basandoci sulla storia passata, quando i mercati azionari seguono trend gravemente negativi, parametri come il Cboe Volatility Index (VIX) in genere schizzano verso l’alto. Il VIX svolge un ruolo di segnalazione importante, in quanto indica le previsioni sulla volatilità futura dello S&P 500. Un VIX alto segnala aspettative di volatilità alta. Alcuni asset, come le opzioni put che hanno lo S&P 500 quale indice sottostante, tendono ad un aumento delle quotazioni quando il VIX sale.
Esiste una strategia molto nota secondo cui è possibile vendere opzioni put sullo S&P 500, raccogliendo così i premi. Le argomentazioni a favore di una strategia put-writing sono ovviamente e direttamente correlate all’indice sottostante sul quale sono scritte le opzioni stesse. Se i premi in genere tendono a salire con l’ascesa del VlX ciò indica la possibilità di fungere da cuscinetto contro il rischio di ribasso durante i contesti di mercato più difficili.
Negli USA, i titoli azionari hanno raggiunto livelli record agli inizi del mese di ottobre 2018 e le valorizzazioni erano piuttosto elevate rispetto ad altri mercati globali. Valorizzazioni relative elevate e prezzi elevati da record tipicamente preoccupano gli investitori più del rischio di ribasso e tali timori, a nostro avviso, inducono a considerare una strategia put writing.
Possibili mercati da considerare su queste basi: titoli azionari USA.
Strategia 4: non dimenticare gli asset “sicuri” tradizionali.
Ciascuna delle prime tre strategie adotta un approccio per ridurre il rischio a una data esposizione o sull’azionario direttamente oppure su un qualche asset con un’elevata correlazione con l’andamento dei listini. Siamo ovviamente consci del fatto che con l’aumento della volatilità detenere in portafoglio titoli azionari può diventare un approccio meno appetibile, a prescindere dalla scelta di adottare o meno una qualche forma di mitigazione del rischio.
Se la volatilità è in ascesa, a causa della percezione di un aumento del rischio geopolitico, potrebbe valere la pena considerare d’investire sull’oro. Storicamente, quando gli investitori temono eventi inattesi o restano sorpresi dalla direzione politica di un Paese importante nel panorama mondiale, l’oro è associato alla capacità di offrire un flusso di rendimenti differenziato rispetto ai titoli azionari.
Un altro tipo di percorso potrebbe considerare alcune valute, come il dollaro USA o lo yen giapponese. Queste divise hanno dimostrato la capacità di apprezzarsi con l’aumento della volatilità.
Possibili mercati da considerare su queste basi: oro, dollaro USA, yen giapponese.
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