Implicazioni dell'epidemia virale in Cina
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La comparsa di un nuovo ceppo di coronavirus a Wuhan, in Cina, e la sua diffusione in altri paesi stanno sollevando preoccupazioni nei mercati finanziari. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), i coronavirus (CoV) sono una vasta famiglia di virus in grado di causare malattie che possono andare dal comune raffreddore a patologie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale da coronavirus (MERS-CoV) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV). Alla data del 22 gennaio 2020, la Commissione sanitaria nazionale cinese ha riferito 571 casi confermati di CoV in Cina (di cui 444 a Hubei) e 393 casi sospetti. Gli investitori sono preoccupati per la possibile diffusione del contagio a causa della stagione di intensi spostamenti per il capodanno cinese.
Una riflessione sulle epidemie precedenti
I mercati finanziari stanno già cominciando a valutare gli effetti negativi dell'epidemia, con lo Yuan cinese (CNY) deprezzato e l'indice Hang Seng che il 21 gennaio ha registrato un declino del -2,8%, il più ingente dall'inizio dell'anno. In base alle ricerche su Baidu, un motore di ricerca cinese, le preoccupazioni del pubblico sono in aumento. Negli ultimi anni, varie epidemie virali hanno suscitato timori per una possibile pandemia, in particolare la SARS (2003), l'H1N1(2009) e l'H7N9 (2013). Tra queste, la SARS è quella citata con maggior frequenza in questi ultimi giorni perché anche in quel caso si trattava di un ceppo precedentemente sconosciuto di CoV, originato, da quanto riferito, nella Cina continentale, che si è poi diffuso in tutto il mondo causando 800 morti. L'impatto economico della SARS è stato significativo ma di breve durata. A Hong Kong nel periodo dell'epidemia, tra marzo e giugno 2003, si è registrato un netto calo dei viaggi, del turismo e del commercio al dettaglio. Mentre non si conosce l'intensità dell'impatto economico, è probabile che la sua durata sarà breve se l'evoluzione sarà la stessa dei casi del passato. Riteniamo che questa volta la consapevolezza del pubblico sia più elevata, in parte per la maggiore rapidità della reazione ufficale, per l'abbondante uso di Internet e dei social media e per la familiarità con la SARS.
I settori più a rischio
È probabile che il CoV abbia ripercussioni sul settore dei trasporti. Le compagnie aeree come China Southern sono probabilmente più esposte, dato che rappresentano la quota di mercato più consistente (38%) per capacità di posti. Poiché i consumatori saranno inclini a rimanere a casa per evitare di esporsi al CoV, è probabile che ciò avrà un impatto negativo sul commercio al dettaglio, su parchi, ristoranti e cinema, che in condizioni normali beneficerebbero della stagionalità del capodanno cinese. Al contrario, la ristorazione online, il cibo confezionato e i rivenditori di generi alimentari dovrebbero beneficiare di un cambiamento nelle preferenze dei consumatori, orientati ad evitare l'affollamento dei locali pubblici. È inoltre probabile che l'epidemia di CoV causi un'interruzione delle attività di doposcuola gestite dagli istituti situati a Wuhan. L'Ufficio per l'istruzione a Wuhan ha annunciato la sospensione delle lezioni di doposcuola a partire dal 21 gennaio 2020. Durante l'epidemia di SARS del 2003, quando in certe regioni sono state chiuse le scuole e gli istituti di doposcuola, l'istruzione a distanza e online ha registrato una crescita notevole. Insieme a Pechino, Zhengzhou, Xi’an e Nanchino, Wuhan è una delle città chiave per il reclutamento e la formazione di insegnanti e tutor online per la maggior parte delle società di istruzione online in Cina.
Benché ora sia troppo presto per valutare la portata del coronavirus, riteniamo probabile che avrà una breve durata se l'evoluzione sarà la stessa dei casi del passato. Guardando ai prossimi mesi del 2020, mentre la Cina è lo strumento per valutare come affrontare rischi a breve termine, ci attendiamo che le sue prospettive a lungo termine rimangano dipendenti dal fatto che il suo fulcro vitale si è ormai allontanato dalla vecchia formula della crescita industriale, orientandosi verso i motori di crescita della "nuova economia", come i consumi e la tecnologia dell'informazione. Ci aspettiamo che l'attuale rally del mercato azionario cinese si estenda al 2020 malgrado la volatilità in corso.
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