Le obbligazioni dell’UE potrebbero rilanciare l’economia?
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Con un vaccino nella terza fase di sperimentazione, quale potrebbe essere il suo impatto sulle prospettive per l'economia reale?
La prospettiva di poter disporre in tempi rapidi di vaccini praticabili fa intravedere da vicino una misura alternativa ai confinamenti; l’impatto economico si farà sentire presumibilmente verso la fine dell’anno prossimo e nel 2022, ma non necessariamente nei prossimi sei mesi. La Banca centrale europea (BCE) e il sostegno statale continueranno a contribuire significativamente alla ripresa economica in Europa1. Per certi versi, si potrebbe concludere che gli scenari più gravi sono ora meno probabili e che alcuni settori (compreso quello delle banche europee) potranno sorprenderci in positivo se assisteremo a una ripresa economica più rapida del previsto e tale da ridurre l’entità delle perdite future su prestiti per i bilanci delle banche. In questo articolo analizzeremo sinteticamente lo stato della ripresa economica in Europa e le misure principali che la BCE e l’Unione europea stanno adottando nel corso di questa crisi.
Che cosa stanno facendo la BCE e l’Unione europea (UE) di diverso rispetto all’ultima crisi per contribuire alla ripresa economica?
La BCE ha reagito molto rapidamente nelle prime fasi della pandemia, avviando il programma di acquisto per l’emergenza pandemica, noto anche come PEPP, un programma di acquisto di attività che presenta attualmente una dotazione di 1,35 mila miliardi di euro2, contribuendo realmente a compensare i rendimenti inferiori dei titoli pubblici europei, soprattutto in paesi come la Spagna e l’Italia.
Durante la pandemia, inoltre, l’UE ha fatto un passo da gigante verso un’Europa maggiormente unificata proponendo l'emissione congiunta di circa 850 miliardi di euro di nuove obbligazioni dell’Unione2: si tratta di un importo enorme, equivalente a 16 volte circa quello attualmente disponibile.
Le obbligazioni dell’UE sono indice di un’unione autentica in tutta la zona euro in tempi di crisi, offrendo agli investitori bond sovranazionali con rating AAA2 che non sono legati a un singolo paese e si avvalgono del sostegno di tutti gli Stati membri dell'UE. Queste obbligazioni sono dunque comparabili con i titoli di Stato degli USA.
Che cosa indicano sulle modalità della ripresa i dati dell’indice dei direttori d'acquisto per il settore manifatturiero dell’eurozona di Markit (Markit Eurozone Purchasing Manufacturers Index - PMI)?
In Europa possiamo osservare che il PMI per il settore dei servizi è attualmente inferiore a 50 e in contrazione, mentre il PMI del settore manifatturiero sta reggendo piuttosto bene, mantenendo un livello superiore a 50, ed è in espansione. Prendiamo come riferimento la figura 1 sottostante: negli USA il quadro mostra attualmente un’espansione del PMI sia per il settore dei servizi che per quello manifatturiero. Benché i dati nell’eurozona relativi al terzo trimestre abbiano indicato un rilancio della crescita rispetto al secondo trimestre del 2020, il ripristino delle misure restrittive in tutta Europa inciderà in misura certamente significativa sulla crescita nel quarto trimestre e nel prossimo anno. L’impatto del secondo confinamento sull’economia dovrebbe essere meno grave del primo, che aveva causato un crollo del PIL su base trimestrale (-11,8%)3 dato che il settore manifatturiero è stato finora escluso dalle nuove misure restrittive.
Figura 1: Dati del Markit Eurozone Purchasing Manufacturers Index
La prestazione storica non è un’indicazione della prestazione futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
Il punto sull’emissione di obbligazioni dell’UE che dovrebbe sostenere gli Stati membri durante la pandemia
La terza emissione di obbligazioni dell’UE nell’ambito del programma SURE, lo strumento di sostegno per attenuare i rischi di disoccupazione in un’emergenza, è stata lanciata sul mercato nel novembre 2020 e ha riscosso ancora una volta un successo straordinario presso la comunità degli investitori; è stata emessa un'unica tranche con scadenza a novembre 2035. “Tale strumento, dal rating elevato, ha suscitato un interesse molto vivo da parte degli investitori, tanto che la domanda ha superato di più di 13 volte l’offerta4.” Secondo il comunicato stampa della Commissione europea, 15 Stati membri dell’UE hanno ricevuto 40 miliardi di EUR, con tre emissioni di obbligazioni dell’UE nell’ambito del programma SURE, dalla fine di ottobre alla fine di novembre4. Questo è solo l’inizio di una futura serie di emissioni obbligazionarie e la Commissione ne ha già annunciata un’altra per il 2021, sempre a titolo del programma SURE, con un massimale disponibile di 100 miliardi di EUR. L’UE è inoltre alle prese con il dibattito conclusivo per l’approvazione del programma per il Recovery Fund, con un’emissione di obbligazioni dell’UE per altri 750 miliardi di EUR: questo potrebbe bastare per rilanciare l’economia?
Fonti
1 https://www.ecb.europa.eu/press/inter/date/2020/html/ecb.in201122~3a68c446f1.en.html
2 European commission website and https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/about_the_european_commission/eu_budget/eu_en_10-2020.pdf
3 Bloomberg, as of 30 November 2020.
4 https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/mex_20_2207#4
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