Rosso di sera, un buon investimento si spera?
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È noto che nel mondo non sono pochi i proverbi legati al tempo; meno noto è se abbiano una base scientifica oppure no, ma i meteorologi concordano sul fatto che, attualmente, siamo alle prese col fenomeno atmosferico noto come la Niña, che una base scientifica ce l’ha. I prezzi delle materie prime agricole sono altamente influenzati dal tempo che, purtroppo, è una delle cose più difficili da prevedere. A volte, però, emergono fenomeni atmosferici persistenti come la Niña, che ci danno l’opportunità di presumere il suo influsso sui raccolti e quale sarà la direzione più probabile che prenderanno i prezzi.
Che cos’è la Niña?
Questo pattern climatico è un fenomeno naturale causato dall’oscillazione delle temperature oceaniche nel Pacifico Equatoriale centrale e orientale, che modifica la circolazione degli alisei e incide perciò sulle condizioni meteorologiche globali. La fase Niña attuale è cominciata ad agosto-settembre 2020 e, stando alle previsioni dei meteorologi, durerà con una probabilità pari al 95% fino al marzo 20211. Si tratta della fase di raffreddamento di El Niño-Oscillazione Meridionale, durante la quale le temperature oceaniche nella regione del Pacifico Equatoriale scendono di oltre 0,5° C rispetto alla norma. Ciò non significa, però, che anche le temperature globali scendano ovunque: difatti, La Niña può rendere alcuni luoghi più freddi e umidi e altri luoghi più secchi e caldi del normale. Il punto chiave è che fenomeni climatici come questo cambiano il tempo rispetto alle previsioni abituali, con conseguenze per le materie prime che, al pari di quelle agricole, dipendono dal clima.
Gli impatti climatici della fase Niña
Il cambiamento tipico delle condizioni atmosferiche durante i mesi invernali è sintetizzato nel grafico seguente, in cui è possibile vedere che, anche in un singolo paese (come nel caso degli Stati Uniti), il tempo non cambia allo stesso modo in tutte le zone: mentre la regione nord-occidentale degli USA tende a raffreddarsi maggiormente rispetto alla norma, quella meridionale tende ad essere più calda e secca del normale.
Fonte: National Oceanic and Atmospheric Administration (Climate.gov).
Gli impatti climatici della fase Niña
Secondo quanto dimostrato da alcuni studi, La Niña influisce sui raccolti, tra cui quelli di frumento, soia e mais2. Di norma le regioni in cui le rese di questi tre tipi di raccolti diminuiscono (come nell’America del Nord, centrale o nel Sudamerica) sono più numerose di quelle in cui La Niña favorisce rese elevate (come in Africa occidentale). Va però tenuto presente che il suo impatto sui raccolti è tendenzialmente meno accentuato rispetto a quello di El Niño.
Occorre inoltre osservare che ogni episodio di Niña è un po’ diverso rispetto ai precedenti: in qualsiasi momento sono presenti molti fenomeni climatici contrastanti fra loro e, pertanto, è difficile isolare gli effetti di un fenomeno specifico rispetto agli altri.
Gli impatti per i prezzi della fase Niña
Abbiamo analizzato i prezzi delle materie prime agricole in occasione degli ultimi 12 episodi di Niña verificatisi a partire dal 1950: in tutti e 12 i casi, i prezzi del frumento sono aumentati sei mesi dopo l’inizio della fase Niña, mentre in 10 casi su 12 è salito anche il prezzo del mais e, in otto su 12, per la soia e il cotone è avvenuto altrettanto sei mesi dopo l’inizio dell’evento; per la maggior parte delle altre materie prime, invece, i risultati sono un po’ discordi.
Fonte: WisdomTree, National Oceanic and Atmospheric Administration, Bloomberg
Dati basati sui 12 episodi di Niña verificatisi dal 1950 per tutte le materie prime (escluso il caffè, per il quale abbiamo utilizzato dati del 1972 relativi a 10 episodi di Niña).
Stiamo assistendo attualmente al clima tipico di una fase Niña?
La Niña tende di norma a ridurre le temperature medie globali negli anni in cui si verifica, ma nel 2020 (quando è cominciato l’episodio attuale) tali temperature erano superiori di 0,5° C rispetto al 2010 (l’ultimo anno più caldo in una fase Niña), col rischio di incidere sull’entità dell'evento meteorologico. Nel gennaio 2021 le temperature medie nel nord degli Stati Uniti sono risultate superiori alla media (fonte: NOAA), ma le ondate di freddo le abbasseranno probabilmente al di sotto della media secondo le previsioni del NOAA. La siccità in Brasile e in Argentina è in parte attribuita alle condizioni instauratesi nella fase Niña3.
Conclusioni
Man mano che si avvicinano gli ultimi mesi della Niña, notiamo che le condizioni meteorologiche sono in linea con questo fenomeno climatico. Storicamente questi eventi fanno salire i prezzi del frumento, del mais, della soia e del cotone.
1 Centro di previsioni meteorologiche del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), 1° febbraio 2021.
2 Cfr. per esempio Impacts of El Niño Southern Oscillation on the global yields of major crops [Impatti di El Niño- Oscillazione Meridionale sui rendimenti delle coltivazioni principali a livello globale], di Toshichika Iizumi, Jing-Jia Luo, Andrew J. Challinor, Gen Sakurai, Masayuki Yokozawa, Hirofumi Sakuma,
Molly E. Brown e Toshio Yamagata, maggio 2014.
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