Un anno di Bitcoin come non si era mai visto
Continua il trend al rialzo di Bitcoin che, di recente, ha superato quota 60.000 USD1 . Per darvi un’idea delle proporzioni, solo un anno fa l’asset negoziava appena al disopra dei 5.000USD. Che cosa è successo?
Bitcoin, come la maggior parte delle asset class, è stata duramente colpita dalla crisi provocata dalla pandemia di coronavirus. Poiché i mercati globali erano in ribasso nel mese di marzo del 2020, anche i bitcoin sono scesi considerevolmente. Tuttavia, l’asset digitale ha recuperato in fretta, superando ogni aspettativa. Riteniamo che una delle ragioni principali a cui imputarne la crescita sia dovuta alla sua crescente diffusione presso gli investitori istituzionali, sulla scia degli sviluppi positivi per l’industria e di un contesto macro-economico favorevole.
Ripresa della domanda istituzionale
Il 2020 sarà probabilmente ricordato come l’anno in cui l’adozione di bitcoin da parte degli investitori istituzionali ha iniziato ad accelerare. La maturazione dell’ecosistema di mercato ha reso necessarie soluzioni di tipo istituzionale per il trading e la custodia degli asset digitali. Inoltre, sul mercato sono arrivati moltissimi prodotti ETP (exchange traded product) su bitcoin, soprattutto in Europa ma anche in Canada. Questi strumenti consentono agli investitori di accedere ai bitcoin in maniera più semplice, permettendo loro di ottenere esposizione sull’asset tramite uno strumento tradizionale, integrato nei sistemi esistenti e, al contempo, sollevandoli dall’onere della gestione. Gli ETF (exchange traded fund) e gli ETP su bitcoin hanno assistito ad una crescita piuttosto corposa, oltre ad avere riportato flussi in entrata superiori ai 900mlnUSD durante l’anno passato2. Ad indicare una più estesa adozione degli asset digitali presso gli investitori istituzionali è stata anche la stabile crescita dell’attività nei mercati regolamentati dei future, che oggi superano i 3mldUSD3 in volume negoziato giornalmente e i 2,5mld4 d’interesse aperto per i future su bitcoin CME5.
Gli sviluppi dell’industria hanno alimento il sentiment positivo
Una raffica di notizie positive dalle aziende ha contribuito a sostenere il sentiment nel corso dell’anno, spingendo i gestori patrimoniali ad osservare con maggiore attenzione l’asset class. Note aziende hanno rilasciato regolarmente degli annunci riguardanti gli attivi digitali, che è possibile classificare più o meno in tre gruppi: il segnale che ci sia la volontà d’iniziare ad accettare i pagamenti in bitcoin in un prossimo futuro, lo sviluppo di servizi correlati alle cripto-valute e gli investimenti in bitcoin nei bilanci. Il fenomeno non ha riguardato esclusivamente i servizi di pagamento forniti da aziende come Visa, Mastercard, Square o PayPal ma anche società leader come Tesla o Amazon.
Il covid-19 ha offerto un quadro macro-economico favorevole
L’investimento è stato anche supportato dal contesto macro-economico. La pandemia ha provocato la contrazione delle economie di tutto il mondo l’anno scorso, talora come non si osservava da secoli. Con la chiusura dell’attività nel tentativo di evitare la diffusione del virus, le autorità politiche hanno dovuto adottare delle misure per ammortizzare il duro colpo all’economia. Le iniezioni di liquidità da parte delle banche centrali delle economie sviluppate hanno toccato livelli senza precedenti, facendo balenare lo spettro dell’inflazione. Inoltre, i governi hanno accumulato montagne di debiti per sostenere le imprese e contribuire a conservare l’occupazione durante il lockdown. In un contesto di tassi bassi, con il rischio di aumento dell’inflazione e le prospettive incerte della maggior parte degli attivi tradizionali, i bitcoin sono di certo apparsi interessanti agli occhi di alcuni investitori nel 2020.
Il dimezzamento del 2020: una profezia che si avvera
Infine, un altro fattore potenzialmente atto a trainare l’aumento dei prezzi è il tasso strutturale della diminuzione di nuova offerta. L’11 maggio 2020, la ricompensa in bitcoin per i blocchi minerari è stata dimezzata. La ricompensa per blocco o “sussidio” consiste in bitcoin appena coniati ed è effettivamente il meccanismo di emissione della valuta digitale. La costante riduzione di nuova offerta definisce una delle caratteristiche più appetibili di bitcoin: l’offerta finita di monete coniate. L’evento, chiamato “dimezzamento”, è stato senz’altro il più atteso dell’anno per questo attivo. Storicamente i dimezzamenti hanno preceduto le corse al rialzo più forti della storia dell’asset e, di certo, ciò ha contribuito al sentiment positivo.
Ci aspettiamo che i trend osservati l’anno scorso proseguano anche nel 2021. In un contesto in cui la percezione della valuta digitale nell’industria della gestione patrimoniale e il quadro normativo in materia si evolvono e mentre aumentano le richieste di transazioni inverse da parte dei clienti finali, riteniamo che un numero crescente di attori tradizionali inizierà a dilettarsi con gli investimenti in bitcoin, rafforzandone la domanda.
Fonti
1 WisdomTree, Bloomberg. 14 Marzo 2021.
2 WisdomTree, Bloomberg. 14 Marzo 2021.
3 WisdomTree, Bloomberg. 14 Marzo 2021.
4 WisdomTree, Bloomberg. 14 Marzo 2021.
5 CME indica il Chicago Mercantile Exchange
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