Come scegliere un fondo tematico? Cinque criteri per separare il grano dal loglio
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Pur offrendo un approccio innovativo, gli investimenti tematici creano anche rischi per i risparmiatori, perché ci obbligano a rivedere il modo in cui valutiamo le strategie. Il problema principale nella scelta dei fondi tematici è il fatto che gli approcci standard in materia sono notevolmente limitati, mentre la dispersione dei rendimenti tra i fondi può essere maggiore rispetto ai raggruppamenti tradizionali (cfr. il secondo articolo di questa serie). In questo articolo presenteremo un metodo olistico per affrontare questa selezione nello spazio tematico, ponendoci l’obiettivo di fornire un percorso chiaro per comprendere quale strategia possa rappresentare al meglio le convinzioni di un investitore relativamente a un tema e al suo contesto di base.
Il nostro metodo per selezionare le strategie tematiche
Il nostro metodo è concettualizzato in cinque elementi costitutivi intuitivi che, a nostro avviso, forniscono alcune chiavi per una scelta valida dei fondi nel lungo periodo:
- Chiarezza del tema: L’investimento punta a sfruttare un tema ben definito e in linea con le opinioni a lungo termine di un investitore sui megatrend. La strategia scelta è appositamente progettata per concentrarsi su quel tema.
- Competenza: Il processo di investimento si avvale delle competenze necessarie per individuare le società che offrono esposizione a un tema e trarre il massimo beneficio dalla sua ulteriore proliferazione.
- Purezza dell’esposizione: Una strategia si concentra su pure player e società all’interno di un determinato ecosistema del tema, che in base alle previsioni dovrebbero avvantaggiarsi maggiormente man mano che l’esperienza dei temi favorisce la loro diffusione. Nel contempo, la strategia riduce l’esposizione alle società impegnate nel tema solo sporadicamente.
- Differenziazione: Il portafoglio si aggiunge a quello azionario preesistente dell’investitore (data la sovrapposizione minima con i benchmark azionari tradizionali) e si distingue da tutti gli altri portafogli perché punta su un tema scelto appositamente attraverso un’esposizione geografica o settoriale differenziata, avvalendosi di competenze o di una costruzione efficace della strategia.
- Trasparenza, investibilità e disciplina: Il portafoglio viene costituito in modo da risultare scalabile e liquidabile e il processo di investimento è pienamente trasparente, permettendo ai risparmiatori di monitorare il loro portafoglio. Una strategia scelta ad hoc dovrebbe inoltre dimostrare una certa disciplina nel processo di investimento e una coerenza temporale, affinché i risparmiatori possano gestire efficacemente il loro investimento.
Combinando il metodo summenzionato con i gruppi di riferimento generati di fatto dalla classificazione tematica di WisdomTree che abbiamo presentato in un articolo precedente, i risparmiatori dispongono di una tabella di marcia per individuare investimenti tematici allettanti destinati a crescere in futuro.
La chiarezza del tema permette tendenzialmente alle strategie di concentrarsi sulla crescita
Anziché discutere i cinque elementi costitutivi sopra elencati, cosa che richiederebbe molto più spazio di quanto non ne abbiamo a disposizione in questa sede, analizziamone due, cominciando con la chiarezza del tema. Il fatto di concentrarsi su un unico tema fornisce in genere svariati vantaggi:
1. un’esposizione completa ad un tema con un livello di granularità più elevato;
2. una differenziazione rispetto ai benchmark azionari standard. Un portafoglio finalizzato a controllare temi multipli implicherebbe dei compromessi e la scelta di società di grandi dimensioni nell’intento di replicare gli indici tradizionali;
3. la flessibilità per quanto riguarda la tempistica del ciclo di adozione del tema in esame.
Nella figura 1 confrontiamo la performance storica di fondi tematici ad ampio raggio (che nella nostra classificazione rientrano nelle tematiche diversificate) e di fondi che investono in un unico tema.
A tal fine abbiamo messo a confronto due possibili modalità di investimento in un gruppo di temi diversificato:
Il risultato è sorprendente: gli investimenti nelle tematiche diversificate avrebbero sottoperformato il 94% dei 10.000 portafogli simulati che investono a caso in 6 temi di investimento diversi. Difatti, la figura 1 mostra che:
- i fondi appartenenti al cluster delle tematiche diversificate avrebbero registrato una prestazione media cumulativa del 127% negli ultimi 15 anni;
- in media, nello stesso periodo i 10.000 portafogli che investono in 6 temi a caso avrebbero messo a segno una prestazione media cumulativa del 180%.
Storicamente, in molti casi un paniere diversificato di fondi tematici ben definiti ha sovraperformato ampiamente un fondo con un approccio ad ampio raggio all’investimento tematico.
Figura 1: Confronto tra la performance storica di fondi tematici ad ampio raggio (appartenenti al cluster delle tematiche diversificate nella classificazione) e i portafogli che investono in sei temi autonomi a caso.
Fonte: WisdomTree, Morningstar, Bloomberg. Dal dicembre 2005 al dicembre 2020. I rendimenti sono calcolati in dollari USA su base mensile. Questo grafico rappresenta la prestazione cumulativa di 10.000 portafogli simulati; ciascuno di essi sceglie a caso sei temi di investimento (nell’ambito di tre cluster: cambiamenti sociali e demografici, cambiamenti tecnologici e pressioni ambientali) ogni tre mesi. La prestazione media di ogni portafoglio simulato è data dalla media di ciascuna delle sei performance mensili dei sei temi. La performance mensile di ogni investimento è data dalla performance mensile media di ogni fondo con sede in Europa attivo in quel momento e classificato nell’ambito del tema.
La prestazione storica non è un’indicazione della prestazione futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
Purezza dell’esposizione: più puro è meglio?
Il terzo elemento costitutivo del nostro approccio alla scelta dei fondi tematici è la purezza dell’esposizione. Siamo dell’idea che le strategie tematiche debbano concentrarsi su pure player e società all’interno di un determinato ecosistema del tema, che in base alle previsioni dovrebbero avvantaggiarsi maggiormente man mano che il tema si evolve ulteriormente e aumenta la sua diffusione.
La purezza dell’esposizione può risultare difficile da prevedere, perché potrebbe essere un concetto soggettivo. Tuttavia, un numero elevato di titoli o una forte sovrapposizione con le large cap e le grandi multinazionali negli indici classici, per esempio, potrebbero essere indice di scarsa purezza: in questo modo stabiliamo un rapporto tra “purezza” e “differenziazione”.
Sebbene la diversificazione dei titoli in un fondo sia molto importante, è abbastanza evidente che investire in molte società non sia il modo migliore per concentrare l’esposizione del fondo sui pure player: per esempio nel gruppo di riferimento dell’IA, in cui abbiamo preso in esame 11 strategie (qui indicate con le lettere dalla A alla K) basate su società aventi sede in Europa, il fondo F investe in 256 titoli azionari, quasi il triplo rispetto a qualsiasi altro gruppo. Questa è una prima indicazione del fatto che l’esposizione di questo fondo al successo di ogni singola azienda può essere particolarmente diluita.
- i fondi E e G investono circa un terzo dei loro attivi nelle azioni delle dieci mega cap tecnologiche, mentre il fondo D o il fondo F investono meno del 5%. Crediamo che la maggior parte dei risparmiatori non investa in un fondo tematico per raddoppiare la propria esposizione nelle grandi multinazionali.
- Inoltre, data la natura diversificata dei giganti dell’ambito tecnologico, è difficile considerarle queste società come pure player nel tema dell’intelligenza artificiale. Un’esposizione così marcata alle grandi multinazionali potrebbe inoltre denotare scarsa purezza.
Figura 2: Ponderazione attribuita alle 10 azioni principali dell’indice NASDAQ-100 nell’ambito dei fondi del gruppo di riferimento “Intelligenza artificiale”.
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Fonte: WisdomTree, Morningstar, Bloomberg. Dati sui titoli al 31 dicembre 2020.
La prestazione storica non è un’indicazione della prestazione futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
Scegliere un veicolo di investimento tematico valido è più facile a dirsi che a farsi. Sebbene non esistano mai garanzie negli investimenti, i cinque elementi costitutivi elencati in questo articolo formano un quadro che può aiutare i risparmiatori a distinguere le strategie tematiche potenzialmente allettanti da quelle che non sono nella posizione ottimale per sfruttare il potenziale offerto da un determinato tema.
Poiché l’investimento tematico è caratterizzato di norma dalla passione e dalla convinzione nei riguardi del contesto di un tema, questo metodo può rappresentare meglio gli aspetti specifici che spingono un investitore a puntare su una determinata strategia.
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