Tempi duri per l’oro
Nonostante sia tenero e malleabile, tecnicamente l’oro è un metallo pesante, su cui incide attualmente un concorso di fattori, tra cui la forza del dollaro USA, l’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato americani e un calo della “voglia” di asset difensivi in un periodo di crescita economica. Tuttavia, sia l’inflazione effettiva che quella prevista restano elevate e dovrebbero costituire un punto di forza per il metallo.
L'oro sta deludendo le attese
Purtroppo l’oro non sta reagendo all’inflazione come ci aspettavamo; storicamente si è dimostrato un’ottima copertura contro l’inflazione elevata ma, finora, in questo ciclo ha reso meno del previsto. Ora che è alle prese con i venti contrari della US Federal Reserve (FED), che sta ridimensionando il suo programma di acquisto di titoli obbligazionari (con un conseguente rafforzamento del dollaro USA e un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato americani), sembra che i margini di recupero dell’oro si stiano assottigliando. Come evidenziato nella figura 1 sottostante, il nostro modello indica che negli ultimi quattro mesi l’oro sarebbe dovuto salire, mentre in realtà abbiamo assistito a un calo della sua quotazione. Sempre in base al nostro modello, i rendimenti dei titoli di Stato USA e un apprezzamento del dollaro avrebbero dovuto trainare l’oro nell’ultimo semestre, ma questo effetto sarebbe stato neutralizzato dall’inflazione elevata.
Fonte: Bloomberg, modello dei prezzi di WisdomTree, dati al 30 settembre 2021.
La quotazione dell'oro stimata è il prezzo che il modello avrebbe previsto. La costante non assume un significato economico, ma viene utilizzata nella modellazione econometrica per includere altri termini. Si può considerare un'indicazione del cambiamento dei prezzi dell'oro qualora tutte le altre variabili fossero impostate a zero (benché ciò non sia realistico).
Le previsioni non sono indicative dei risultati futuri e qualsiasi investimento è soggetto a rischi e incertezze.
È l’ora di un nuovo modello?
Dalla nostra modellizzazione è emerso che, storicamente, l’oro reagisce meglio contro l’inflazione realizzata che non contro le relative aspettative. Poiché recentemente l’inflazione realizzata è di gran lunga più alta rispetto alle aspettative, l’andamento scialbo del metallo potrebbe essere indice di un suo maggiore allineamento con le aspettative di inflazione nel 2021. Utilizzando il modello descritto nell’articolo Oro: come valutiamo questo metallo prezioso, proviamo a sostituire l’inflazione effettiva con le relative aspettative (misurate sulla base dei tassi di pareggio a 10 anni1) e scopriremo che non chiariscono bene quanto l’inflazione il comportamento del prezzo dell’oro dal punto di vista storico, pur riducendo il divario tra i prezzi effettivi e quelli stimati nel 20212. Pensiamo che sia troppo presto per cambiare le specifiche del modello, dato che questo scostamento dura solo da qualche mese e contiamo su una stabilità del rapporto nell’ambito di molti cicli.
Se l’oro riacquista il suo fascino, il rialzo potrebbe essere considerevole
Se il comportamento dell’oro è cambiato, c’è poco da stare allegri perché gli asset che offrono una copertura contro le aspettative di inflazione sono tanti, ma ce ne sono relativamente pochi che possano offrirla contro l’inflazione “inattesa”. A questo proposito, le materie prime diversificate se la stanno cavando molto meglio come copertura nei confronti dell’inflazione realizzata, componenti impreviste incluse.
Se il comportamento dell’oro dovesse tornare normale come prima, il metallo potrebbe registrare una forte correzione verso l’alto ma, poiché quasi tutti gli altri fattori trainanti per il suo prezzo sono orientati al ribasso, la sua ripresa potrebbe avere vita breve.
Le prospettive nel dettaglio
Le previsioni basate sul nostro modello originario, comprendenti le stime di consenso3 per i rendimenti dei titoli di Stato, l’inflazione e il dollaro USA indicano un aumento dell’oro nel prossimo trimestre, prima di un nuovo allentamento. Alla fine dell’orizzonte temporale stimato (T3 2022) il prezzo dell’oro potrebbe essere pari a 1.836 USD/oncia (un dato superiore del 4% rispetto al prezzo spot del 18 ottobre 2021). Teniamo però a precisare che questa previsione si basa sul comportamento abituale dell’oro.
Fonte: modello di previsione di WisdomTree (specifiche del modello originario), dati storici Bloomberg, dati disponibili alla chiusura del 30 settembre 2021.
Le previsioni non sono indicative dei risultati futuri e qualsiasi investimento è soggetto a rischi e incertezze.
Fonte: WisdomTree, *Le previsioni di consenso di Bloomberg sono state effettuate nel settembre 2021.
Le previsioni non sono indicative dei risultati futuri e qualsiasi investimento è soggetto a rischi e incertezze.
Conclusioni
Il T4 2021 sarà un trimestre fondamentale per dimostrare le caratteristiche dell’oro come strumento di copertura contro l’inflazione. Se il metallo perderà questa occasione, rischierà di crollare sotto il peso di macrocondizioni tutt’altro che favorevoli.
Fonte
1 Aspettative di inflazione misurate sulla base dei tassi di pareggio a 10 anni (rendimenti nominali dei titoli di Stato meno il rendimento dei TIPS). I primi dati di questa serie risalgono al 1997.
2 Il confronto tra questi due modelli inizia a partire dal 1997, perché è a partire da quell’anno che sono disponibili dati relativi ai TIPS. Il modello originario presentato nell’articolo Oro: come valutiamo questo metallo prezioso è stato inaugurato nel 1995. Il residuo (la differenza tra i risultati effettivi e quelli stimati) è maggiore nel modello originario rispetto al modello per le osservazioni modificato nel 2021. Nel primo l’R-quadro è pari a 0,57, mentre nel modello modificato è pari a 0,54 (in relazione agli stessi periodi di tempo). L’R-quadro è la quota del prezzo dell’oro che dipende dalle variabili; più alto è il numero, meglio è.
3 Le previsioni di consenso di Bloomberg sono state effettuate nel settembre 2021.
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