Alcuni settori si dimostrano più sensibili alla ripresa dell'Europa
A seguito del crash del mercato del marzo 2020 gli indici azionari europei hanno perso circa sette anni in termini di guadagni1 mentre le compagnie aeree europee hanno perso 25 anni di guadagni in termini di passeggeri.
Se, da un lato, è risaputo che le compagnie aeree hanno risentito in maniera significativa delle turbolenze causate dalla pandemia, dall'altro, l'entità del danno sofferto potrebbe essere un dettaglio noto solo a pochi. Per gli investitori tattici, questo aspetto rappresenta una potenziale fonte di opportunità.
Cominciamo dunque dal settore dei viaggi e del tempo libero. Questo settore comprende tre tipi principali di imprese, in primo luogo le compagnie aeree. Mentre tutti i settori classificati come "consumer discretionary" sono stati colpiti dalla scossa impressa dalla pandemia ai modelli di spesa, l'impatto per le compagnie aree si è rivelato decisamente peggiore considerati i veri e propri divieti di viaggio imposti. Nel 2020 il trasporto aereo di passeggeri nell'area dell'euro è diminuito del 70% (si veda la figura 01 sotto).
Fonte: Bloomberg, dati aggiornati al 21 Febbraio 2022.
Hotel, resort e ristoranti rappresentano il secondo tipo di imprese del settore. La diminuzione dei passeggeri del comparto aereo si è tradotto automaticamente in una riduzione del numero di persone che alloggiano nelle strutture alberghiere. La scelta di trascorrere le vacanze nel proprio paese può aver compensato, in parte, questo andamento, ma ha solo parzialmente attutito il colpo. I tassi di occupazione degli hotel in Europa sono scesi da oltre il 70% nel 2019 a meno del 30% nella prima metà del 20202.
L'unico vero ammortizzatore è stato quello offerto dal terzo tipo di imprese che operano nel settore dei viaggi e del tempo libero, ossia le società di giochi e scommesse online. Infatti, le persone erano confinate in casa con più tempo a disposizione e meno possibilità di intrattenimento. Tuttavia, questo segmento è relativamente piccolo rispetto agli altri due.
Nel complesso, quindi, l'andamento del settore dei viaggi e del tempo libero rispetto al mercato più ampio può essere illustrato come segue: 1. Un utilizzo maggiore iniziale, 2. Una ripresa più lenta e incompleta, e 3. Una maggiore volatilità.
Oggi però la situazione inizia a migliorare e il settore può beneficiare di ciò che gli economisti chiamano 'domanda repressa' che, per tutti gli altri, corrisponde più semplicemente al fatto che 'le persone viaggiano di più per vacanze e per lavoro'.
Passiamo ora a un altro settore che ha subito una brusca frenata, ossia quello delle automobili. Nella maggior parte dei casi l'acquisto di una nuova auto rappresenta una spesa discrezionale. Quando il mondo è stato travolto dall'incertezza economica durante la prima ondata della pandemia, la spesa discrezionale è stata immediatamente ridotta. Le immatricolazioni delle nuove auto sono crollate (si veda la figura 02 sotto).
Fonte: Bloomberg, dati aggiornati al 21 Febbraio 2022.
I problemi del settore non sono finiti nel momento in cui i consumatori hanno iniziato a sfogliare online le foto delle auto (infatti, nel corso della pandemia, era normale acquistare le auto online). Infatti, nel momento in cui la domanda si è ripresa l'offerta ha subito un colpo più duraturo. Le case automobilistiche si sono trovate a corto di chip di semiconduttori e i consumatori hanno dovuto aspettare mesi prima della consegna. La situazione non è migliorata nel 2021, ma si guarda comunque al 2022 con speranza. Secondo Gartner, l'industria globale dei chip si è impegnata a spendere 146 miliardi di dollari nel 2021, un aumento di circa un terzo rispetto al 20203. Anche se solo un sesto di questo importo sarà destinato ai chip legacy, come quelli usati nelle automobili, l'investimento aggiuntivo contribuirà comunque ad alleviare l'offerta di quest'anno.
Un osservatore astuto potrebbe anche chiedersi in che modo il settore automobilistico europeo potrebbe risentire della rapida accelerazione registrata dal passaggio ai veicoli elettrici. Risposta: tutte le case automobilistiche stanno passando all'elettrico. Gli appassionati di Ferrari e Maserati potrebbero quindi doversi abituare a un rombo di motore artificiale. E i produttori di pezzi di ricambio si adatteranno di conseguenza. Tuttavia, data la rapidità con la quale i produttori hanno abbracciato gli imminenti divieti sui veicoli con motore a combustione interna rispondendo con una moltitudine di veicoli elettrici, pare che il settore non solo supererà la transizione, ma ne trarrà persino beneficio.
Quindi, nel corso degli ultimi due anni, due settori sono stati particolarmente penalizzati: quello dei viaggi e del tempo libero e quello delle automobili e dei pezzi di ricambio. Se, nel 2022, la pandemia diventerà endemica, ponendo fine alle restrizioni e tornando alla 'normalità', le persone, probabilmente, spenderanno di più per muoversi - in auto, in aereo, nei ristoranti, sulle navi da crociera e negli alberghi.
E difficilmente gli investitori tattici ignoreranno queste dinamiche mutevoli.
Fonti
1 Sulla base dell'andamento dell'Euro Stoxx 60 Index.
2 Fonte: Fitch Ratings
3 https://www.motortrend.com/news/automotive-car-industry-semiconductor-chip-shortage-reasons-solution