È stata completata la "fusione" di Ethereum. Che cosa è cambiato?
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La rete Ethereum ha ampliato l'idea, nata con il Bitcoin, di una blockchain decentralizzata, dotandola di nuove funzionalità e introducendo applicazioni programmabili e contratti smart che avrebbero automatizzato le decisioni e le operazioni. I contratti smart sono porzioni di codice autoeseguibile che creano le condizioni affinché si verifichi una determinata azione; ciò significa che è il codice, e non un'azienda o un singolo individuo, a decidere se tale azione possa avvenire oppure no. Questa è stata una grande svolta: invece di dover fare assegnamento su un'istituzione centralizzata o sul giudizio soggettivo di una persona, il codice eseguiva la transazione una volta soddisfatte determinate condizioni, stabilite dal codice stesso; invece di doversi affidare a una società o a una persona per condurre una transazione, la rete Ethereum ha creato una struttura di rete decentralizzata peer-to-peer in cui è stata decentralizzata anche la fiducia. Gli sviluppatori di Ethereum dichiarano che il loro obiettivo principale consisteva nel creare un settlement layer per l'Internet del valore.
Quali sono attualmente i principali casi d'uso di Ethereum?
Oggi molti imprenditori si servono della blockchain per creare applicazioni decentralizzate (dApp) che si avvalgono dell'archiviazione dei dati e dei contratti smart di Ethereum. Negli ultimi tre anni i campi di applicazione più degne di nota sono stati i token non fungibili (NFT), le applicazioni della finanza decentralizzata (DeFi), le stablecoin e le organizzazioni autonome decentralizzate (DAO). Negli ultimi tre anni i campi di applicazione più degni di nota sono stati i token non fungibili (NFT), le applicazioni della finanza decentralizzata (DeFi), le stablecoin e le organizzazioni autonome decentralizzate (DAO).
Per servirsi della blockchain, gli utenti della rete Ethereum devono pagare in ether: ad esempio, per acquistare un NFT, il cliente deve disporre di un crypto-wallet e (il più delle volte) di alcuni ether per comprare i token in questione. Nel settore della DeFi vengono realizzati molti protocolli nuovi per creare reti decentralizzate peer-to-peer a fini di assunzione ed erogazione di prestiti, assicurazione, credito, emissione di asset, gestione automatizzata del portafoglio, ecc. Molti di questi protocolli sono stati sviluppati sulla blockchain Ethereum.
Che cos’è la "fusione" (il Merge)?
Il Merge fa parte dell'aggiornamento di Ethereum, che era in corso di realizzazione da anni ed è stato infine eseguito con successo il 15 settembre 2022. La prima fase dell'aggiornamento si è svolta nel dicembre 2020, quando è diventato operativo il livello di consenso della blockchain, chiamato Beacon Chain (la Catena faro). Si tratta di una nuova blockchain parallela, che è stata avviata a fianco della rete principale di Ethereum e, prima di fondersi con quest'ultima, è stata rigorosamente collaudata.
Il Merge ha cambiato la modalità di verifica delle transazioni sulla blockchain Ethereum: il processo di convalida delle operazioni è passato dall'algoritmo Proof-of-Work (PoW) al Proof-of-Stake (PoS). Nel PoW il processo era gestito da titolari di costose attrezzature informatiche (i miner), che facevano a gara per risolvere complessi problemi matematici e, a titolo di compenso, ricevevano ether appena coniati e una parte delle commissioni di transazione versate dagli utenti. Nel PoS, il processo di convalida delle operazioni è gestito da titolari di ether e da validatori che vengono poi scelti casualmente per convalidare le transazioni e garantire la sicurezza della rete; maggiore è il numero di ether posseduti dal validatore, più grande è la possibilità che venga scelto per svolgere tale funzione.
Che cosa significa il Merge per chi investe in Ethereum?
Per un investitore il Merge crea un asset redditizio, perché ora i detentori di ether possono guadagnare dei premi attraverso lo staking e la partecipazione al consenso della rete. Anche se lo staking è disponibile sulla Catena faro, gli ether depositati non si possono ancora ritirare; all'inizio di settembre 2022, sulla Beacon Chain c'erano 13,5 milioni di ether depositati da più di 422.000 validatori attivi. In altri termini, è stato depositato quasi l'11% dell'offerta di ether.
Prima del Merge, i validatori ricevevano rendimenti del 4-5% ca. annuo per convalidare le transazioni della rete, ma questa percentuale dovrebbe aumentare poiché i premi futuri includeranno anche le commissioni di transazione nette versate in precedenza ai miner. Queste commissioni sono i pagamenti effettuati dagli utenti della catena blockchain in cambio del diritto di usare la piattaforma. Con la crescita del numero di validatori, si prevede un calo della porzione di rendimento loro destinata ma, con l'aumentare del ricorso a Ethereum, aumenteranno probabilmente anche le commissioni di transazione nette.
Secondo le stime di tanti operatori del settore, il premio di staking e la commissione di transazione, combinati, incrementeranno del 5-7% annuo il rendimento reale generato dalla rete. Dato il carattere potenzialmente deflazionistico dell'ether, tale rendimento potrebbe essere persino più elevato. I detentori di ether che non intendono depositare le proprie monete non genereranno premi di staking.
Il passaggio all'algoritmo PoS darà vita a un asset deflazionistico?
Nel lungo termine sì, potenzialmente. Questo è un altro dei principali vantaggi del Merge: poiché la rete Ethereum richiede una minore potenza di calcolo per garantire la propria sicurezza, si prevede che il numero di nuovi ether emessi ogni anno scenderà, passando da una crescita annua dell'offerta del 4-5% a un'emissione pari allo 0,5% annuo. Supponendo che la domanda di ether rimanga invariata, un calo dell'offerta potrebbe comportare un aumento del prezzo dell'ether.
L'ether non prevede un limite massimo per l'offerta, che viene stabilita collettivamente con gli sviluppatori e altri operatori del mercato. Con l'algoritmo PoW i miner ricevevano un premio per l'approvazione delle transazioni e l'estrazione dei blocchi, ma erano pagati anche con le commissioni di transazioni degli utenti (commissioni sul gas). Nell'agosto 2021, la rete Ethereum ha attuato l'Ethereum Improvement Proposal (EIP-1559), ossia la proposta di "bruciare" una quota delle commissioni sul gas e di rimuoverla su base permanente dall'offerta di token. Ciò ha causato la distruzione di circa il 50% dei premi ether storici (pressappoco 8,6 miliardi di dollari) da quando la proposta è stata attuata fino al settembre 2022.
L'algoritmo PoS risolverà i problemi delle commissioni di transazione costose e della congestione nella rete Ethereum?
Uno dei motivi per cui gli utenti sono stati attratti da altri layer 1 nel 2021 era il costo elevato delle commissioni di transazione (commissioni sul gas/degli utenti); in alcuni casi, in base al grado di congestione della rete, l'acquisto di un NFT conveniente potrebbe comportare commissioni sul gas fino a 100 dollari. Questo perché, con la sua capacità decentralizzata attuale, la rete Ethereum può gestire solo circa 15-20 transazioni al secondo, il che rappresenta evidentemente un problema per alcune applicazioni e causa congestione nella rete. In confronto Visa, uno dei metodi principali per l'elaborazione di pagamenti, può gestire fino a 1700 transazioni al secondo. Questo aspetto è diventato un problema nel 2021, anno in cui l'utilizzo degli NFT è sensibilmente aumentato. Le commissioni sul gas dipendono dalla domanda della rete in rapporto alla sua capacità.
Il passaggio di Ethereum all'algoritmo PoS non ridurrà ancora significativamente tali commissioni; è necessario un altro upgrade perché ciò avvenga. Nel 2023 la rete dovrebbe implementare lo "sharding", ossia la suddivisione dei suoi dati in porzioni più piccole per potenziare la capacità e migliorare la scalabilità.
Secondo il fondatore di Ethereum, Vitalik Buterin, dopo il Merge l'aggiornamento di Ethereum è completo solo al 55%. Occorrono altre quattro grandi fasi (Surge, Verge, Purge e Splurge) affinché la rete raggiunga le migliori velocità di trasmissione che faranno di Ethereum una delle reti blockchain più rapide disponibili.
L'algoritmo PoS renderà la rete più sicura?
Molti fautori di Ethereum sostengono che, in virtù del PoS, la rete sarà più sicura perché tutti i detentori di ether potranno partecipare al processo di convalida della rete. È necessario avere 32 ether per diventare validatore, ma tutti possono depositare i propri ether sullo staking pool. Tuttavia, benché prima del Merge il novero dei validatori sulla Catena faro fosse diversificato (oltre 422.000), il maggior validatore, Lido Finance (un protocollo di DeFi), controllava oltre il 30% delle convalide; per di più, tre piattaforme di scambio (Coinbase, Kraken e Binance) ne controllavano un altro 30%. Per di più, tre piattaforme di scambio (Coinbase, Kraken e Binance) ne controllavano un altro 30%. Ciò fa sorgere dubbi sulla centralizzazione e sulla censura che non possono essere ignorati. Calcoliamo che un potenziale attacco diretto del 51% sulla Catena faro sarebbe costato oltre 11 milioni all'inizio di settembre 2022, quando c'erano ether depositati per un valore superiore a 13,5 milioni di dollari, con l'ether quotato a 1.620 dollari.
Il Merge rende Ethereum più conforme all'ESG?
Sul fronte ambientale, il passaggio all'algoritmo PoS è un fatto particolarmente positivo; si prevede un calo di oltre il 99% del consumo energetico della rete Ethereum, perché le unità di elaborazione grafica (GPU) dei miner saranno rimpiazzate dai server dei validatori. Il passaggio al PoS ridurrà significativamente l'impronta di carbonio della rete e renderà l'asset più allettante per gli investitori attenti alle tematiche ESG.
Quando potrò ritirare gli ether che ho depositato?
Finora gli staker non potevano ritirare i loro ether dalla Catena faro. Prevediamo che il prossimo mini-aggiornamento della rete, il cosiddetto "Shanghai upgrade" (in programma per l'inizio del 2023), permetterà di sbloccare gli ether depositati. Prevediamo pure che verranno definite norme per limitare le uscite da parte dei validatori, al fine di impedire il ritiro in qualsiasi momento di quantità ingenti di ether, cosa che esporrebbe maggiormente la rete ad eventuali attacchi.
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