WisdomTree Thematics Outlook – Il futuro è verde e fortemente connesso. E inizia ora.
“Ci raccontiamo storie per vivere”, Joan Didion (scrittrice e giornalista).
Gli investimenti tematici portano questo concetto alla ribalta: le vie d’investimento allineate con i megatrend si fondano intrinsecamente su visioni del futuro, ma ciò che rende molto appetibili i suddetti investimenti è il fatto che determinati megatrend sono già in azione. Perciò gli investitori tematici devono solo osservare la direzione della corrente e nuotare assecondandola. Le “storie che si raccontano” rivelano di quali luoghi saranno testimoni lungo il percorso.
Naturalmente, però, le tempistiche contano e nel 2022 il mercato orso ha creato un punto di ingresso allettante per gli investitori di lungo termine. Inoltre, ora il settore degli investimenti offre ai risparmiatori perspicaci vie di accesso a temi differenziati allineati con megatrend eccezionali.
Per gli investitori ciò significa avere a disposizione più storie da scegliere e, nella congiuntura attuale, due temi appaiono particolarmente interessanti.
Il futuro è verde: l’inevitabile transizione energetica
Dopo 18 mesi di intense dispute, gli Stati Uniti hanno approvato un pacchetto economico da 700 miliardi di dollari, considerato da molti un passo gigantesco nella lotta ai cambiamenti climatici. Il disegno di legge prevede 369 miliardi di dollari destinati all’azione per il clima, ivi compresi i crediti d’imposta a favore delle famiglie per l’acquisto di veicoli elettrici e il sostegno alle energie rinnovabili, la ricerca sul sequestro del carbonio, l’energia a idrogeno e i reattori nucleari su piccola scala1.
La creazione di un settore energetico sostenibile e adeguato a un tempo richiederà investimenti considerevoli in tutte le forme di energia pulita, comprendenti le rinnovabili, l’idrogeno, i biocarburanti, l’idroelettrico e persino il nucleare. Recentemente il Parlamento europeo è intervenuto per classificare i futuri investimenti nel gas naturale e soprattutto nell’energia nucleare, in quanto sostenibili dal punto di vista dell’ambiente (a determinate condizioni), testimoniando una svolta fondamentale e riconoscendo l’esigenza di un approccio onnicomprensivo per eliminare gradualmente i combustibili fossili.
Un obiettivo semplice da conseguire
Il settore energetico rappresenta circa tre quarti delle emissioni globali di gas a effetto serra, con la quota più ampia imputabile al trasporto su strada (11,9%)2. Ha dunque senso iniziare dall’ambito in cui i maggiori progressi si possono compiere e possono produrre il massimo impatto. Secondo il Bloomberg New Energy Finance’s Long Term Electric Vehicle (EV) Outlook 2022 (prospettive a lungo termine per i veicoli elettrici nel 2022, a cura di Bloomberg New Energy Finance), il mercato dei veicoli elettrici rappresenta un’opportunità di mercato del valore di 82 mila miliardi di dollari da qui al 2050 in uno scenario a zero emissioni nette. Ciò è dovuto non solo ai veicoli, ma anche all’ecosistema delle industrie che vi ruotano attorno, comprendente la tecnologia delle batterie, le materie prime, le infrastrutture di ricarica e il riciclo, per citarne alcune. Dato che le vendite di auto elettriche hanno già imboccato una traiettoria di crescita esponenziale (cfr. la figura 1), tali previsioni non appaiono inverosimili.
Fonte: WisdomTree, Wood Mackenzie, previsioni del 2021. ICE = veicoli a combustione interna, BEV = veicoli elettrici a batteria, PHEV = veicoli elettrici ibridi plug-in, HEV = veicoli elettrici ibridi, PC = autovetture.
Le previsioni non sono indicative dei risultati futuri e qualsiasi investimento è soggetto a rischi e incertezze.
Addio alle mezze misure
L’elettrificazione del trasporto su strada potrebbe determinare un aumento del 27% della domanda di energia elettrica entro il 20503. Pertanto è di importanza cruciale che anche l’elettricità stessa sia pulita.
Tra le rinnovabili, l’energia eolica in mare va particolarmente di moda in questo periodo, e per buone ragioni. Secondo Wood Mackenzie, nel prossimo decennio quasi mille miliardi di dollari dovrebbero affluire nel mercato dell’energia eolica in mare, data la sua scalabilità.
Tuttavia, un aumento dell’energia rinnovabile richiederà anche un maggiore stoccaggio di energia; entra quindi nuovamente in gioco la tecnologia delle batterie. Quelle agli ioni di litio, efficaci per uno stoccaggio di durata più breve, saranno integrate da tecnologie di stoccaggio emergenti di maggiore durata, garantendo l’affidabilità dell’approvvigionamento energetico non solo per qualche ora, ma per giorni e settimane.
Il futuro è fortemente connesso: la transizione digitale in corso
Secondo Statista, il numero dei dispositivi connessi all’Internet delle cose (IoT) in tutto il mondo è salito da 8,6 miliardi nel 2019 a 11,3 miliardi nel 2021 e raggiungerà probabilmente i 29,4 miliardi entro il 20304. Il mondo sta diventando sempre più connesso e questo aspetto presenta numerose sfaccettature.
Non tutti i mali vengono per nuocere
Il mondo è passato rapidamente dal noleggio delle cassette e dei DVD ai servizi di streaming basati sul cloud, che si avvalgono dell’intelligenza artificiale per offrire un’esperienza personalizzata. Il video streaming non occupa solo gli schermi dei nostri televisori, ma domina anche l’uso dei nostri telefoni cellulari. Secondo Ericsson, il traffico globale di dati mobili è salito da 10,9 exabyte (EB) nel 2017 a 90,4 EB nel 2022, e si prevede che raggiungerà 282,8 EB entro il 2027, con i video che costituiranno l’elemento trainante di questa valanga di dati (cfr. la figura 2 sottostante).
Fonte: Ericsson Mobility Report 2022 (Relazione 2022 di Ericsson sulla mobilità). Nota: un exabyte equivale a un milione di terabyte.
Le previsioni non sono indicative dei risultati futuri e qualsiasi investimento è soggetto a rischi e incertezze.
Gartner prevede che quest’anno la spesa degli utenti finali del cloud pubblico aumenterà del 20,4%, salendo dai 410 miliardi nel 2021 a 494,7 miliardi di dollari nel 2022. Questa cifra arriverà a sfiorare i 600 miliardi di dollari nel 20235. Ora, per gli utenti finali seduti a casa a guardare contenuti, film e programmi televisivi in streaming, tutto potrebbe stare “nel cloud”, ma per YouTube, Netflix e Spotify questi dati devono essere conservati fisicamente da qualche parte. Il boom dell’utilizzo dei dati richiederà un maggior numero di centri dati e velocità Internet sempre più elevate. Per gli investitori che considerano il cloud computing un megatrend, l’opportunità non si limita al software, ma si estende anche al settore immobiliare che fornisce le infrastrutture necessarie.
Questo megatrend non è facoltativo
Se un’azienda si affrettasse a passare al cloud e raccogliesse tutti i dati necessari degli utenti per migliorare i suoi servizi, ma poi rovinasse tutto cadendo vittima di un attacco informatico, le conseguenze potrebbero essere catastrofiche. Una maggiore connettività implica un aumento dei punti di vulnerabilità alla mercé dei malintenzionati. Cybersecurity Ventures prevede che i costi annuali globali connessi alla criminalità informatica toccheranno 10.500 miliardi di dollari entro il 2025 contro i 3.000 miliardi di dollari rilevati nel 2015.
Come consumatori di prodotti o servizi, la sicurezza informatica è un aspetto di cui non vorremmo mai sentir parlare. Se tutto va bene non succede niente, ma questo è possibile solo se le imprese si accertano di aver messo in atto robuste barriere di protezione. La sicurezza informatica è dunque un megatrend che non è facoltativo, bensì obbligatorio, ed è ciò che rende possibile un mondo connesso in modo sostenibile.
E i rischi?
Sì, una politica ancora più aggressiva da parte delle banche centrali potrebbe causare una maggiore turbolenza, ma la politica monetaria non dovrebbe cambiare il senso di marcia. Teniamo dunque d’occhio i dati sull’inflazione e le reazioni delle banche centrali.
Anche la deglobalizzazione può costituire una sfida soprattutto per la transizione energetica, che dipende da determinate materie prime. Le catene di approvvigionamento si estendono su tutto il pianeta e un impegno coordinato per far fronte ai cambiamenti climatici risulterebbe più produttivo di un impegno frammentato.
Conclusioni
I protagonisti cambieranno, gli antagonisti anche e assisteremo a imprevedibili colpi di scena. Per ciascun investitore, inoltre, la trama potrebbe avere sviluppi leggermente diversi, ma le storie sono in corso e per gli investitori questo è un ottimo momento non solo per rendersi conto che il mondo sta diventando più verde e più connesso, ma anche per contribuire a guidare il cambiamento che vogliono vedere.
Fonti
1 Fonte: Financial Times, 8 agosto 2022.
2 Our World in Data, sulla base dei dati del 2020.
3 Bloomberg New Energy Finance Long Term Electric Vehicle Outlook 2022.
4 Fonte: Statista in collaborazione con Transforma Insights, maggio 2022.
5 Fonte: Gartner, aprile 2022.
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