Cloud computing: non perdete d'occhio la crescita!
Mentre scriviamo queste righe siamo più o meno a metà del mese di novembre 2022. A livello globale gli investitori restano concentrati sull'inflazione, sulla politica adottata dalla Federal Reserve (Fed) statunitense e sui rapporti sugli utili di singole aziende che evidenziano i loro risultati per il trimestre conclusosi il 30 settembre 2022.
Tra le tante società software-as-a-service (SaaS) che distribuiscono i loro prodotti attraverso il modello di business del cloud computing, stanno emergendo alcune narrazioni:
- molte aziende, se non tutte, stanno riportando risultati positivi superiori alle stime di consenso per il periodo dal 30 giugno al 30 settembre 2022;
- quasi tutte le società stanno dunque orientando verso il basso le aspettative per il periodo dal 30 settembre al 31 dicembre 2022;
- le performance azionarie - naturalmente in base agli annunci macroeconomici concomitanti - hanno tendenzialmente preso una direzione negativa, seguendo la narrazione secondo cui la crescita nel periodo attuale starebbe rallentando e, pertanto, il modello di business per il cloud non sarebbe immune a un'eventuale recessione o a condizioni economiche generalmente più dure.
Storia di due aziende: il caso di Twilio e Toast
Possiamo considerare la sintesi dei risultati di due società, riportati di recente, che mostrano le tendenze più generali.
Twilio: un grande trimestre, rovinato però dalle indicazioni prospettiche1
In relazione al periodo terminato il 30 settembre 2022, Twilio ha generato entrate per 983 milioni di dollari, un dato superiore alle stime di consenso (972 milioni di dollari) e corrispondente a una crescita del 33% su base annua. Questa è stata la "buona notizia".
Twilio ha poi osservato che il valore delle entrate del 4° trimestre del 2022 potrebbe situarsi tra 955 e 1.005 milioni di dollari, corrispondente a una crescita su base annua del 18-19%; tuttavia, questa cifra risulterebbe al di sotto delle stime di consenso (1,07 miliardi di dollari). Questo valore di riferimento inferiore, invece, sarebbe la "cattiva notizia".
C'è stata poi questa frase del direttore operativo Khozema Shipchandler, tratta da una lettera agli azionisti:
Come molti dei nostri concorrenti nel settore del software, stiamo assistendo ad alcuni effetti negativi del contesto macro sulla nostra azienda. In seguito al peggioramento della situazione macroeconomica, riteniamo inoltre che oggi sia prudente rinunciare all'obiettivo di crescita degli utili superiore al 30%; siamo convinti comunque che in futuro registreremo livelli di crescita allettanti, ma nell’attuale situazione di mercato non crediamo che una percentuale superiore al 30% sia un traguardo raggiungibile.
Il giorno dopo la pubblicazione di questi risultati e delle indicazioni, il prezzo del titolo è precipitato del 35% circa. Ci sarebbe da notare che Twilio, in quanto azienda, sta prestando gli stessi servizi e ha la stessa missione di prima, ma ha osservato che le aspettative di crescita degli utili devono essere più ragionevoli. Questo fatto non avrebbe dovuto risultare così sorprendente, considerando le notizie che vediamo ogni giorno, ma questa è proprio la narrazione che gli investitori non vogliono sentire: ecco il motivo della punizione nel breve termine.
Toast: indicazioni prospettiche improntate all'ottimismo nonostante un contesto macro incerto2
Esistono alcune società che stanno addirittura rivedendo al rialzo le proprie indicazioni prospettiche dopo aver registrato ottimi risultati. Toast rientra in questa categoria.
Per quanto concerne l'intero anno, Toast ha aumentato le previsioni relative agli utili, situandole in un intervallo di valori compreso tra 2,692 e 2,722 miliardi di dollari, mentre le indicazioni precedenti si attestavano tra 2,2 e 2,66 miliardi di dollari. Quanto al trimestre che si concluderà il 31 dicembre 2022, Toast ha incrementato le previsioni prospettiche a 730-760 milioni di dollari, mentre le stime di consenso si fermavano ad appena 725 milioni di dollari.
Per quanto riguarda il periodo conclusosi il 30 settembre 2022, Toast ha aumentato gli utili su base annua del 55%, toccando quota 752 milioni di dollari. Il volume dei pagamenti lordi (osservando che si tratta di una parte fondamentale del software per la gestione dei ristoranti di Toast) ammontava a 25,2 miliardi di dollari, indice del fatto che la società sta mantenendo un ritmo annuale destinato a superare per la prima volta i 100 miliardi di dollari in termini di volume dei pagamenti lordi.
Dunque è importante osservare che non tutte le società di cloud computing stanno diminuendo le previsioni per il periodo in corso.
In sostanza: prevale la crescita o la valorizzazione?
Un anno fa, nel novembre 2021, quasi tutte le nostre discussioni sul cloud computing vertevano sulla valutazione elevata. Incoraggiavamo tutti i risparmiatori interessati al cloud computing a cercare sempre di pensare contemporaneamente sia alla valutazione che alla crescita. La figura 1 mostra una misura della crescita delle vendite su base annua per unità di rapporto tra il multiplo valore dell’impresa/fatturato (EV/fatturato), ossia:
- 9 novembre 2021: il multiplo EV/fatturato del BVP Nasdaq Emerging Cloud Index era pari a 15,17x, mentre la crescita media ponderata delle vendite era del 41,40%. Se dividiamo 41,4 per 15,17, otteniamo 2,73. La crescita era alta, ma l'investitore la stava pagando a caro prezzo;
- 14 novembre 2022: il multiplo EV/fatturato del BVP Nasdaq Emerging Cloud Index era pari a 4,70x, mentre la crescita media ponderata delle vendite si attestava al 29,86%. Se dividiamo 29,86 per 4,70, otteniamo 6,35. Il multiplo è calato parecchio e, mentre la crescita ha decelerato, la valutazione ha fatto altrettanto a un ritmo più rapido. Ora l'investitore sta ottenendo più unità di crescita con meno denaro di quello speso per le unità di crescita di circa un anno fa.
Figura 1: Crescita delle vendite su base annua per ogni multiplo valore dell'impresa/fatturato (EV/fatturato)
Fonte: WisdomTree, Bloomberg.
Tutti i dati relativi ai fondamentali sono tratti da Bloomberg. EMCLOUDN è il BVP Nasdaq Emerging Cloud Index. Nel calcolo dei parametri presentati, i componenti e le ponderazioni dell'indice sottostante sono fissati a decorrere dal 14 novembre 2022 e solo i dati relativi ai fondamentali stanno cambiando. L'aumento delle vendite è rappresentato dalla crescita delle vendite in media ponderata delle componenti dell’indice. L'aumento delle vendite per i componenti sottostanti si calcola su base annua partendo da dati trimestrali, semestrali o annuali, a seconda del tipo di dati disponibili su Bloomberg. Il rapporto EV/fatturato è rappresentato da una media armonica ponderata del rapporto EV/fatturato per i componenti dell'indice. Il rapporto EV/fatturato per i componenti sottostanti è rappresentato da un rapporto tra il valore dell'impresa (EV) e le vendite registrate negli ultimi dodici mesi.
Non si può investire direttamente in un indice.
La prestazione storica non è un'indicazione della prestazione futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
Il percorso è la nostra memoria emotiva
In genere gli investitori non fanno propriamente i salti di gioia quando parliamo con loro degli investimenti di crescita o di quelli che hanno effettuato nel settore tecnologico o in quello del software nel 2022; non perché il mondo non si stia avvalendo delle tecnologie o del software, ma piuttosto perché i relativi titoli azionari, con un'imponente contrazione dei multipli, si sono adeguati rapidamente alla transizione, cui stiamo tutti assistendo, da politiche basate su tassi di interesse allo 0% a politiche con tassi di gran lunga più alti.
Tuttavia, come osserviamo nella figura 2, se riusciamo.ad azzerare il nostro pensiero partendo dal periodo presente, possiamo vedere che il BVP Nasdaq Emerging Cloud Index sta registrando una valutazione abbastanza simile a quella dei benchmark tecnologici più generali, come il Nasdaq 100 Index o l'MSCI World Information Technology Index. Se queste società di cloud saranno in grado di reggere una crescita più rapida rispetto ai grandi mercati tecnologici, offriranno agli investitori un'opportunità interessante con orizzonti temporali più lunghi.
Figura 2: Rapporto storico prezzo/fatturato a partire dal lancio in tempo reale del BVP Nasdaq Emerging Cloud Index (2 ottobre 2018 al 14 novembre 2022)
Fonte: WisdomTree, Bloomberg.
Periodo dal 2 ottobre 2018 al 14 novembre 2022. I dati sul rapporto storico prezzo/fatturato sono tratti da Bloomberg.
Non si può investire direttamente in un indice.
La prestazione storica non è un'indicazione della prestazione futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
Conclusione: è tutta questione di crescita
Le società di cloud devono superare la tempesta macroeconomica del periodo presente e quelle in grado di affidarsi alla loro capacità di evidenziare una crescita si troveranno nella posizione ottimale per quella che molti chiamano la "svolta" imminente. Non sappiamo con precisione quando la Federal Reserve statunitense smetterà di aumentare i tassi di interesse, ma stiamo vedendo (basta dare un'occhiata alla performance riscontrata il 10 e l'11 novembre 2022) che il mercato si affida a qualcosa che potrebbe anche rivelarsi utile nel caso di un allentamento della stretta. Riteniamo che il quadro nel lungo termine sarà determinato dalla capacità delle aziende del BVP Nasdaq Emerging Cloud Index di continuare a crescere, anche se il quadro nel breve periodo potrà essere maggiormente definito dalle aspettative sui tassi di interesse.
Fonti
1 Fonte: Savitz, Eric J. “There’s New Trouble Brewing in Cloud Stocks. Twilio and Atlassian Issue Growth Warnings.” Barron’s. 4 novembre 2022.
2 Fonte: Dattilo, Emily. “’Toast Is On Fire’ as Management Lifts Outlook. The Stock Is Higher.” Barron’s. 11 novembre 2022.
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