1,5 gradi: l'obiettivo che guida la transizione energetica
Raccogliere la sfida
Il mondo si trova ad affrontare una sfida enorme: limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, in linea con l'Accordo di Parigi. Alla COP26 di novembre 2021, i paesi responsabili dell'88% delle emissioni hanno assunto impegni a favore dello zero netto e l'articolo 6 è stato finalmente inserito nel Regolamento di Parigi, aprendo la strada a un più ampio sviluppo dei mercati del carbonio. Un anno dopo, alla COP27 di Sharm el-Sheikh, i paesi si sono riuniti in Egitto per portare avanti gli obiettivi dell'Accordo di Parigi con una decisione innovativa sulle perdite e i danni associati al cambiamento climatico. Messi insieme, gli impegni globali assunti riusciranno a raggiungere appena 1,8 gradi. Dobbiamo fare molto di più e molto più velocemente.
Il valore degli "scenari" risiede nel potere della prospettiva che si ottiene esplorando potenziali situazioni future ad alto rischio. Per arrivare a uno scenario a 1,5 gradi, che sia coerente con gli "impegni volti a ottenere emissioni nette zero entro il 2050" assunti dai governi (e con le restanti valutazioni di bilancio relative al carbonio effettuate dal Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC), aziende e investitori), dovremo ricorrere a molteplici soluzioni nei prossimi decenni, alcune delle quali potrebbero non essere ancora disponibili. L'elettrificazione è fondamentale per abbandonare i combustibili fossili e, nelle prime fasi della transizione, le energie rinnovabili e i veicoli elettrici (EV) rappresentano catalizzatori importanti. In seguito, le tecnologie emergenti, tra cui la cattura e lo stoccaggio del carbonio e l'idrogeno su scala industriale, diventeranno fondamentali per decarbonizzare i settori in cui questo è più difficile.
I prezzi globali del carbonio, oggi mediamente inferiori a 25 USD/tonnellata, dovranno aumentare di sette volte entro il 2050 per incentivare lo sviluppo e l'adozione delle tecnologie. Se l'obiettivo principale è la stabilizzazione del cambiamento climatico, lo scenario a 1,5 gradi presenta anche infinite opportunità per le aziende del settore energetico e delle risorse naturali. Secondo le stime di Wood Mackenzie, per ottenere lo zero netto entro il 2050 saranno necessari 70.000 miliardi di dollari di investimenti in tecnologie e infrastrutture a basse emissioni di carbonio, materie prime minerarie e combustibili fossili (sui quali il mondo continuerà a fare affidamento ancora per decenni).
Quanto è realistico lo scenario a 1,5 gradi
L'invasione dell'Ucraina ha sottolineato la forte dipendenza del mondo da petrolio, gas e carbone. La sicurezza energetica è improvvisamente in cima all'agenda politica e, con i prezzi del gas gonfiati, il carbone è tornato a far parte del mix energetico. Alcuni governi, tra cui quello del Regno Unito, stanno offrendo all'industria del petrolio e del gas nuovi incentivi per investire nell'approvvigionamento. Di conseguenza, le emissioni globali di carbonio non scenderanno con la rapidità auspicata all'indomani della COP26 o della COP27, resistendo più a lungo mentre le economie attraversano la crisi.
Tuttavia, la decarbonizzazione ha un ruolo cruciale anche nel raggiungimento degli obiettivi di sicurezza energetica. Stiamo assistendo a un'accelerazione simultanea delle politiche volte a portare il mondo sul percorso per raggiungere gli 1,5 gradi. L'Europa ha raddoppiato gli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio con il REPowerEU; l'Inflation Reduction Act (IRA) dell'amministrazione Biden promette di imporre gli Stati Uniti come leader della transizione verso tecnologie a basse emissioni di carbonio; in Asia si registrano progressi significativi. La Cina sta elettrificando il trasporto di passeggeri su strada a un ritmo sostenuto, anche se la domanda di benzina continua ad aumentare, per il momento.
La ricerca di Wood Mackenzie indica che la volontà di raggiungere lo zero netto rimane intatta. Se i progressi di questo decennio sono un po' più lenti, il ritmo del cambiamento nel prossimo decennio potrebbe essere molto più veloce. I seguenti temi fondamentali sono alla base della transizione energetica per il raggiungimento dell'obiettivo dell'Accordo di Parigi, che prevede un futuro a 1,5 gradi:
- sicurezza energetica nella transizione: i prezzi record delle materie prime hanno evidenziato le sfide da affrontare nella transizione energetica. I mercati più esposti ai mercati globali delle materie prime raddoppiano i piani di decarbonizzazione attraverso l'elettrificazione e altre tecnologie emergenti che consentono di raggiungere lo zero netto.
- Sostenere lo slancio politico: il Patto per il clima di Glasgow ha posto le basi per un mercato globale del carbonio. Wood Mackenzie prevede che, man mano che i Paesi introducono leggi per raggiungere lo zero netto, i prezzi aumenteranno, fino a raggiungere una media globale di $175/t entro il 2050.
- Veicoli elettrici e transizione dei materiali: i prezzi delle batterie continueranno a scendere grazie al crescente sostegno normativo e al progresso delle tecnologie. Ma è necessaria una crescita senza precedenti nell'offerta mineraria per fornire le materie prime alla base dell'elettrificazione del settore dei trasporti.
- Idrogeno e cattura del carbonio: l'idrogeno a basse emissioni di carbonio e il CCUS (cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio) rappresentano l'ultimo miglio nella riduzione delle emissioni e costituiscono la soluzione per i settori di uso finale in cui questo è più difficile e per una generazione affidabile, flessibile e programmabile.
- Nuovi settori e modelli di business: anche se oggi sono di nicchia, le tecnologie emergenti diventeranno dominanti.
Figura 1: Per ottenere lo zero netto entro il 2050 sono necessarie diverse soluzioni di decarbonizzazione.
L'elettrificazione e le fonti rinnovabili sono alla base della riduzione, garantendo grandi risultati in termini di efficienza e ristabilendo l'equilibrio. Questo grafico mostra la differenza nelle emissioni di CO2 tra lo scenario di base di Wood Mackenzie e quello allineato all’obiettivo di 1,5 gradi:
Fonte: Wood Mackenzie.
Le previsioni non sono indicative della performance futura e qualsiasi investimento è soggetto a rischi e incertezze.
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