Si può attribuire un valore a internet? Perché il valore del bitcoin si basa sull'adozione da parte degli utenti
La legge di Metcalfe afferma che il valore di una rete di telecomunicazioni è proporzionale al quadrato del numero di utenti connessi1. In parole povere, invece di passare da 1 a 5 utenti in modo lineare, il valore della rete aumenta in modo esponenziale:
- Esempio lineare: 1, 2, 3, 4, 5.
- Esempio esponenziale: 1, 4, 9, 16, 25.
Ciò che fa sorridere è che nel 2024 gli investitori dedicano una notevole attenzione ai "Magnifici 7"2, molti dei quali hanno già raggiunto una capitalizzazione di mercato di oltre 1.000 miliardi di dollari; tuttavia, la base su cui si fonda gran parte di questo valore è costituita da internet. La tecnologia che ha reso possibile internet era essenzialmente open source e le fette più grandi della torta economica tendevano ad andare alle aziende in grado di organizzare ed elaborare questa gigantesca massa di dati per piattaforme di utenti sempre più ampie.
Il bitcoin rappresenta forse la nostra occasione per "investire in internet"?
Per via del modo in cui internet si è evoluto, l'opportunità di investimento si presenta sotto forma di aziende che utilizzano tale rete per fare qualcosa o per permettere agli utenti di fare qualcosa in modo efficace. Si discute molto di cosa sia realmente il bitcoin o cosa potrebbe diventare, ma continuiamo a ribadire che, in realtà, si tratta semplicemente di una rete.
Tornando alla legge di Metcalfe, più utenti ci sono, maggiore è il valore e la relativa crescita tende a non avvenire in modo lineare. Tutt'oggi, l'utilizzo e l'accessibilità di internet continuano ad aumentare. Bitcoin è nato alla fine del 2008 con la pubblicazione del whitepaper di Satoshi Nakamoto e, quando ci chiedono dove potrebbe arrivare il suo valore, tendiamo a riflettere innanzitutto sull'evoluzione della base di utenti nel tempo.
Nella Figura 1, l'asse orizzontale superiore rappresenta l'adozione di internet su una linea temporale che va dal 1992 al 2006. Nel 1992, internet rappresentava una novità e aveva 10 milioni di utenti. La persona media sarebbe stata riluttante a fornirgli i dati della propria carta di credito. Nel 2006, internet aveva superato il miliardo di utenti e grandi aziende come Google e Amazon.com erano sulla buona strada per accaparrarsi le loro enormi fette di valore economico. Se passiamo all'asse orizzontale inferiore, vediamo la linea temporale relativa alla titolarità dei bitcoin. Si stima che nel 2016 ci fossero circa 1 milione di "titolari" e che, entro il 2022, tale cifra aveva superato i 100 milioni. La curva, pur non essendo esattamente la stessa dell'adozione di internet, è simile.
Figura 1: Confronto tra la linea temporale relativa all'adozione di internet e la linea temporale riguardante la titolarità dei bitcoin
Fonti: Our World in Data, sulla base dell'Unione internazionale delle telecomunicazioni (tramite la Banca mondiale) e delle Nazioni Unite (2022). Raoul Pal, Global Macro Investor, Coinshares, WisdomTree, dicembre 2023.
Il bitcoin è essenzialmente l'unità che consente il trasferimento di valore all'interno della rete Bitcoin, costruita sotto forma di blockchain. Il numero massimo di unità di questo tipo create sarà di appena 21 milioni e più del 95% di tale offerta finale è stata già prodotta mentre stiamo scrivendo queste parole. Pertanto, se continueremo ad assistere a un aumento del numero di utenti della rete, la domanda delle stesse aumenterà e farà salire il prezzo. Questo è tutt'altro che garantito, in quanto potrebbe arrivare un'altra rete che svolge la stessa funzione in modo migliore, ma rispetto ai miliardi di persone attualmente presenti sulla Terra, 21 milioni non rappresenta un numero enorme.
Confronto tra le variazioni di prezzo del bitcoin e i rendimenti di altre asset class nel tempo
Nella Figura 2 abbiamo voluto confrontare i rendimenti, nell'anno civile, dei movimenti del prezzo del bitcoin rispetto ai rendimenti noti di altre asset class più tradizionali. Attualmente il prezzo del bitcoin si aggira tra i 45.000 e i 50.000 USD, quindi l’apprezzamento registrato dal 2012 è piuttosto marcato. Tuttavia, sappiamo anche che si parla spesso di "inverni delle criptovalute", dunque ci aspettiamo che il percorso da un prezzo piuttosto basso ai livelli odierni non sia stato necessariamente lineare:
- in nove dei 12 anni che mostriamo, il bitcoin ha avuto il rendimento complessivo più forte, e con un margine tutt'altro che esiguo. In questi nove anni il rendimento del bitcoin ha nettamente superato quello dell'asset class successiva.
- Solo in due dei nove anni in cui il bitcoin ha dominato, il secondo posto non era occupato dalle azioni. Nel 2020, infatti, era dell'oro, con un rendimento del 24,6%, e nel 2021 delle materie prime, con un rendimento del 40,4%. Durante tali periodi, è chiaro che i movimenti del bitcoin sono stati un po' più simili a quelli delle azioni rispetto alle altre asset class.
- Le tre volte su 12 in cui il bitcoin non ha dominato la classifica, è stato il fanalino di coda, offrendo i rendimenti peggiori. In questi casi il rendimento è stato decisamente inferiore a quello dell'opzione immediatamente superiore. Il 2018 è stato l'anno più negativo, con un calo del bitcoin del 73,8%. Questo significa che, detenendo 100 dollari, il loro valore sarebbe sceso a circa 26. Gli "inverni" sono stati piuttosto cupi.
Figura 2: Un mosaico dei rendimenti delle asset class nel corso di 12 anni civili
Fonte: Bloomberg. Il bitcoin rappresenta il livello dell'XBTUSD in Bloomberg. MSCI EM si riferisce all’MSCI Emerging Markets Index. Russell 2000 si riferisce al Russell 2000 Index. S&P 500 si riferisce all’S&P 500 Index. US Corporate (titoli societari USA) si riferisce al Bloomberg U.S. Corporate Total Return Index. Gold (Oro) si riferisce al prezzo dell’oro della London Bullion Market Association (LBMA). Treasuries (titoli di Stato) si riferisce al Bloomberg U.S. Treasury Total Return Index. Commodities (materie prime) si riferisce all’S&P GSCI Index.
Adozione crescente
Abbiamo appurato che la rete trae vantaggio dall'utilizzo e dall'adozione. Le persone non usano internet tanto per farlo, ma vi accedono per svolgere attività specifiche. È quindi opportuno pensare ai catalizzatori che potrebbero contribuire ad aumentare il numero di utenti della rete bitcoin.
- Approvazione di ETF spot sul bitcoin negli Stati Uniti: possiamo inserire questo catalizzatore nel più ampio ambito degli "sviluppi normativi positivi". Se le autorità di regolamentazione assumono un atteggiamento meno ostile nei confronti del bitcoin, questo potrebbe far sì che un numero maggiore di utenti si senta a proprio agio nell'utilizzo della rete e nella detenzione delle monete. È anche vero che, così come la negoziazione di un ETF sull'oro è più facile e semplice rispetto allo spostamento di lingotti fisici da e verso i caveau, la negoziazione di un ETF spot sul bitcoin è più facile e semplice rispetto alla necessità di gestire le proprie chiavi.
- Dimezzamento del bitcoin: il Bitcoin è una delle poche cose al mondo che funziona in base a un protocollo predefinito, senza che sia un gruppo di persone a prendere decisioni. Parte del protocollo prevede che la ricompensa per il mining, la quantità di bitcoin assegnata ai miner per aver risolto correttamente il blocco successivo, si dimezzi più o meno ogni quattro anni. Questo significa che la disponibilità di nuovi bitcoin diminuisce man mano che ci avviciniamo al totale di 21 milioni di monete. Il "dimezzamento" è un argomento di discussione. È un modo per delineare concretamente il cambiamento dell'equilibrio tra domanda e offerta e per pensare a una dinamica di mercato che potrebbe portare a un aumento del prezzo del bitcoin, almeno nel tempo. Chi ne viene a conoscenza potrebbe essere invogliato a partecipare alla rete.
- Pagamenti globali: ci sono paesi e regioni, ad esempio El Salvador e Lugano, in Svizzera, in cui il bitcoin può essere utilizzato come qualsiasi altra valuta. Anche se altri paesi si astengono dal definire il bitcoin una "moneta con corso legale", l'infrastruttura dei pagamenti può evolversi in modo tale da consentire alle persone di decidere se utilizzare una carta di credito, Apple Pay, contanti o bitcoin per fare acquisti. Chi la ritiene una follia, pensi a quando i pagamenti contactless e quelli con carta di credito non erano possibili. Il mondo dei pagamenti e dello scambio di valore è in continua evoluzione.
- Inflazione: se ci si trova in paesi o regioni con valute base come il dollaro USA, la sterlina britannica, l'euro, lo yen o il franco svizzero, ci si può ritenere "fortunati". Molte altre valute non hanno goduto della stessa stabilità negli ultimi anni. Chi vive in Turchia, Argentina, Venezuela o in alcuni paesi dell'Africa potrebbe trarre vantaggio da valute in grado di mantenere meglio il proprio valore. Il bitcoin rappresenta un'opzione interessante in questo senso. I paesi occidentali potrebbero non sentire la forza di questo catalizzatore, ma il bitcoin ha una portata globale e miliardi di persone vivono al di fuori delle nazioni occidentali.
- Rimesse: avete mai provato a inviare denaro da un paese all'altro? Le spese da pagare sono elevate. Se si utilizzasse il bitcoin, il "valore" si sposterebbe istantaneamente senza coinvolgere una parte centralizzata (come una banca o una "Western Union") e senza prelevare alcun valore dalla transazione. Alcuni paesi sono più grandi di altri nel mercato delle rimesse globali, ma i dati della Banca mondiale indicano che, nel 2022, il mercato complessivo delle rimesse ha superato gli 800 miliardi di dollari3.
Queste sono solo cinque delle ragioni per cui un numero sempre maggiore di utenti potrebbe essere attratto dal bitcoin, ma riteniamo che rappresentino un elenco piuttosto significativo. Non c'è alcuna "garanzia" che il bitcoin continui ad attirare l'attenzione, ma ogni volta che l'argomento viene sollevato ci costringiamo a riflettere sui casi d'uso reali e verificabili per andare oltre la storia secondo cui saremmo di fronte a una comunità di persone che speculano su un prezzo futuro più elevato di quello attuale. L'offerta di valore favorirà un ecosistema più sano e fornirà molteplici motivi per cui le persone saranno attratte dalla rete; alcune di queste senza dubbio speculeranno, mentre altre estrarranno il valore di cui hanno bisogno in altri modi.
Fonti
1 Fonte: https://firstwatchcrypto.substack.com/p/metcalfes-law
2 I "Magnifici 7" sono un gruppo di società con elevate performance e influenza nel mercato azionario statunitense: Alphabet (GOOGL; GOOG), Amazon (AMZN), Apple (AAPL), Meta Platforms (META), Microsoft (MSFT), NVIDIA (NVDA), e Tesla (TSLA).
3 Fonte: https://www.migrationdataportal.org/international-data?t=2022&i=remit_inflows&m=2
Blog correlati
+ What's Hot: The Institutionalisation of Cryptocurrencies - A New Era Unfolds
+ Spot Bitcoin ETFs arrive in the US: What does it mean for investors and the crypto market?