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Perché, nel 2024, la transizione energetica è pronta a rinascere
Principali insegnamenti
- Nel 2023, questi sono stati pari a 1.700 miliardi di dollari, il 65% in più rispetto ai combustibili fossili e, man mano che la transizione energetica accelererà, il divario continuerà ad aumentare.
- Secondo le previsioni di Wood Mackenzie, in uno scenario di base, entro il 2030 in Europa verranno costruiti oltre 610 gigawatt (GW) di nuova capacità eolica, solare e di immagazzinamento dell'energia; un'azione climatica più aggressiva richiederebbe la costruzione di una capacità ancora maggiore in questo decennio.
Nel 2023, il settore dell'energia pulita ha vissuto uno degli anni più difficili della sua breve storia. I problemi della catena di approvvigionamento, la crisi energetica provocata dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e la successiva impennata di tassi di interesse e inflazione hanno colpito tutti gli anelli della catena del valore delle risorse naturali. L'energia pulita ha subito il peso delle tensioni globali più di altri settori. Alla fine dello scorso anno i relativi titoli erano in calo e hanno sottoperformato rispetto al mercato nel suo complesso e ai loro omologhi del mercato energetico.
L'inizio del 2024, però, racconta una storia diversa. Gli indicatori macroeconomici dell'economia globale e dei mercati strategici sono sempre più positivi. Il panorama degli investimenti nell'energia pulita si è mantenuto piuttosto robusto nonostante i venti contrari del 2023; questa costituisce una solida base per un'ulteriore espansione, soprattutto con l'apertura di nuove vie di accesso al mercato. La COP28 ha fornito una spinta alla transizione energetica in termini di impegni assunti e la domanda nelle catene del valore dell'energia pulita sta dando segni di vita. Il 2024 potrebbe portare a una rinascita della transizione energetica.
Miglioramento delle condizioni macroeconomiche degli investimenti
È probabile che i tassi di interesse delle banche centrali subiscano dei tagli dopo due anni di rialzi aggressivi. I ritardi negli investimenti hanno messo il capitale in attesa, mentre l'appetito degli investitori per le opportunità legate all'energia e alle rinnovabili è vivo in tutta Europa. Anche se i tassi potrebbero scendere più lentamente di quanto auspicato dalla maggior parte degli osservatori, ci aspettiamo che la prospettiva di un atterraggio morbido con il riassestamento dei tassi stimoli nuovamente l'attività di investimento.
Le fondamenta degli investimenti nell'energia pulita sono solide
Sebbene il sentiment degli investitori nei confronti dei combustibili fossili sia recentemente cambiato, rendendoli in un certo senso nuovamente "di moda" in seguito alla ridefinizione delle priorità in materia di sicurezza energetica, la transizione energetica e gli investimenti nelle fonti pulite non hanno subito rallentamenti. Nel 2023, questi sono stati pari a 1.700 miliardi di dollari1, il 65% in più rispetto ai combustibili fossili e, man mano che la transizione energetica accelererà, il divario continuerà ad aumentare. Secondo le previsioni di Wood Mackenzie, in uno scenario di base, entro il 2030 in Europa verranno costruiti oltre 610 gigawatt (GW) di nuova capacità eolica, solare e di immagazzinamento dell'energia; un'azione climatica più aggressiva richiederebbe la costruzione di una capacità ancora maggiore in questo decennio.
Figura 2: UE 27, Regno Unito e Norvegia - incrementi netti di capacità. La forte attenzione al cambiamento entro il 2030 porta a un'impennata degli investimenti nelle fonti rinnovabili; per riformare il sistema entro tale anno sono necessari 613 GW di capacità a basse emissioni di carbonio
Fonte: Wood Mackenzie, 2024. Le previsioni non sono indicative della performance futura e qualsiasi investimento è soggetto a rischi e incertezze.
Nuove vie di accesso al mercato
Inoltre, per le energie rinnovabili le vie di accesso al mercato si stanno riaprendo. I governi stanno aumentando i massimali delle aste per garantire che la capacità eolica e solare, di cui c'è grande necessità, venga nuovamente immessa sul mercato. Ad esempio, dopo l'assenza di offerte vincenti nel 2023, il governo britannico sta aumentando il massimale dell'asta per l'eolico offshore del 66%, passando da 44 a 73 GBP/MWh, per stimolare nuovamente il mercato.
Anche i mercati dei contratti di acquisto di energia elettrica2 (PPA) sono destinati a rafforzarsi. I volumi dei PPA per l'energia solare sono tornati a crescere nel 2023 dopo il crollo del 2022, dovuto a un mercato incerto con importanti cambiamenti politici, come imposte eccezionali e forti pressioni sui prezzi. Al contrario, i volumi dei PPA per l'eolico continuano a scendere, con un costo superiore a quello del solare e tempi di sviluppo più lunghi. Tuttavia, con l'attenuarsi di tali problemi, nel 2024 anche questo mercato dovrebbe riprendersi.
Le batterie si spostano al centro della scena
Nel frattempo, il riciclo degli elettroni a sostegno delle rinnovabili rappresenta un mercato in forte crescita in tutta Europa. L'immagazzinamento di energia a batteria, una tecnologia spesso sottovalutata e incompresa, finalmente decolla. L'ibridizzazione solare3 aumenta e, man mano che il mercato matura, le applicazioni primarie si spostano verso il trading e l'arbitraggio, ovvero i maggiori bacini di valore nei mercati dell'energia. Secondo le previsioni di Wood Mackenzie, la base installata, pari a 34 gigawattora (GWh) nel 2023, crescerà di dieci volte entro il 2032.
La spinta della COP28
La COP28 sarà ricordata come una delle COP più importanti e un evento decisivo nella lotta al cambiamento climatico. Tale constatazione si basa su due ragioni principali.
Le COP vengono giudicate in base agli accordi raggiunti e la COP28 si è concentrata su questioni di carattere economico. Il Vertice mondiale sull'azione per il clima, svoltosi il 1° e il 2 dicembre, ha riunito 154 capi di Stato e di governo e 22 leader internazionali, che si sono confrontati nell’ambito di colloqui di alto livello. L'evento ha portato a nuovi accordi sulle perdite e i danni, con pagamenti legati a responsabilità/passività che nessun'altra COP era stata in grado di ottenere, oltre a nuovi accordi sul metano, un potente gas a effetto serra, e ad accordi specifici sulle tecnologie in materia di rinnovabili, nucleare e cattura del carbonio. Due settimane dopo, i colloqui si sono chiusi con una presa di coscienza senza precedenti circa la necessità di abbandonare il sistema energetico alimentato dai combustibili fossili. Ci sono voluti circa 30 anni di negoziati per ottenere una simile dichiarazione. Da Rio, a Kyoto, fino a Parigi, i colloqui sul cambiamento climatico non erano mai riusciti a raggiungere un accordo su questo punto. L'importanza di inserire la causa del clima nella risposta concordata rappresenta uno spartiacque e una spinta importante per la transizione energetica.
Conclusione
Una potenziale rinascita non è priva di rischi. Tutti sperano che la riduzione dei tassi di interesse registri un’accelerazione. Se tali riduzioni non si concretizzeranno, il mercato subirà un contraccolpo. In Europa, i mercati dell'energia rinnovabile continuano ad agonizzare a causa del loro legame con i prezzi del gas, che determinano il prezzo di base dell'energia. Un ulteriore evento destabilizzante sul fronte geopolitico globale potrebbe avere conseguenze negative sui prezzi dell'energia per questo settore e rallentare la tanto necessaria ripresa. Tuttavia, grazie a solidi fondamentali macroeconomici, a catene del valore efficienti e a politiche di sostegno, il 2024 è iniziato con grandi aspettative in merito alla concretizzazione della promessa della transizione energetica nell'anno in corso.
Fonti
1 Fonte: Agenzia internazionale dell'energia, IEA
2 Un contratto di acquisto di energia elettrica rappresenta un contratto a lungo termine tra un produttore di elettricità, che fornisce l'energia, e un cliente, che la richiede. Tra i tipi di clienti vi sono servizi pubblici, società o governi.
3 Un impianto solare ibrido consente di inviare l’energia prodotta da un impianto solare a un inverter ibrido e un impianto di immagazzinamento a batteria, prima di trasmetterla alla rete, consentendo così al produttore di conservare una parte dell'energia prodotta, che potrà scegliere di utilizzare o vendere.
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