State of the cloud: IA e le cinque tendenze del 2024 secondo la BVP
Principali insegnamenti
- La BVP ha pubblicato il suo report annuale "State of the Cloud", evidenziando cinque tendenze chiave legate all'IA e al cloud.
- Queste sono:
- Il report si chiude con una riflessione importante, attribuita a Roy Amara: "Tendiamo a sovrastimare l'effetto di una tecnologia nel breve termine e a sottovalutarlo nel lungo periodo".
Abbiamo spesso affermato che l'intelligenza artificiale alimenterà altri megatrend. Vedere i casi d'uso dell'IA in alcuni settori è più facile che in altri. L'IA è il principale tema tecnologico degli ultimi anni e ha spodestato il cloud computing, che sedeva sul trono durante la pandemia di COVID-19.
Il report State of the Cloud 2024 della Bessemer Venture Partners (BVP), con cui collaboriamo dal 2020 per la nostra strategia dedicata al cloud computing, evidenzia cinque tendenze chiave legate all'IA e al cloud. Se, negli anni passati, l'IA era un argomento significativo del report, quest'anno ne è il fulcro.
Fonte: https://www.bvp.com/atlas/state-of-the-cloud-2024#page_top
La battaglia delle big tech sui modelli di fondazione dell'IA
Probabilmente molti hanno già sentito dire che "i dati sono il nuovo petrolio", tuttavia nel suo report la BVP afferma che "i modelli di fondazione sono il nuovo petrolio" che alimenterà le applicazioni e gli strumenti di IA downstream. Nel 2023, infatti, le aziende che si occupavano di modelli di fondazione hanno ottenuto oltre il 60% del venture capital totale1.
- I modelli di fondazione hanno ricevuto circa 23 miliardi di dollari di finanziamenti, mentre le applicazioni ne hanno ottenuti circa 11 e "tecnologia e strumenti" se ne sono aggiudicati 3,9.
- La valutazione dei modelli di fondazione ha superato i 124 miliardi di dollari. Quella delle alle aziende impegnate nel settore delle applicazioni era pari a circa 57 miliardi di dollari, mentre la cifra per le aziende dedicate a tecnologia e strumenti era di 21,30 miliardi di dollari.
In particolare, molte delle più grandi società tecnologiche (Microsoft, Amazon, Alphabet, Nvidia, Meta, Apple, Salesforce e Oracle) hanno partecipazioni significative in aziende di modelli di fondazione. Abbiamo inoltre osservato che:
- i modelli di base (ad esempio, Gemini, Claude, GPT-4) stanno migliorando rapidamente;
- la battaglia tra open source e closed source è sempre più accesa;
- i modelli di piccole dimensioni (quelli con molto meno di centinaia di miliardi di parametri) stanno guadagnando terreno;
- nuove architetture stanno emergendo, andando oltre il trasformatore.
La BVP organizza un esperimento di pensiero, chiedendo al lettore di pensare ai mercati del petrolio e delle patatine e di partire da questi per immaginare l’aspetto che potrebbe avere il mercato dei modelli di IA in futuro. Anche se il petrolio è una materia prima, il suo mercato è dominato da un numero ridotto di grandi aziende ed è difficile, per un nuovo arrivato, riuscire improvvisamente a ottenere un successo considerevole. Il mercato delle patatine è in continua evoluzione: trovare il gusto giusto al momento giusto potrebbe facilmente scatenare un successo virale. Sulla base delle conoscenze che abbiamo oggi, è facile prevedere che le aziende più grandi continuino ad avere un ruolo di primo piano nel mercato dei modelli di fondazione dell'IA (un numero minore di grandi aziende fornisce la maggior parte dei modelli).
L'IA ci rende tutti "sviluppatori 10x"
Il 2023 ha visto l'adozione diffusa di copiloti per la scrittura di codice ed è possibile che il ruolo dello sviluppatore di software possa essere ampiamente influenzato dall'IA.
Il numero di installazioni dell'attuale versione di Copilot di Github, basato sui modelli GPT-4 e Codex, sta raggiungendo i 14 milioni. Molte aziende si concentrano su diversi aspetti della scrittura del codice di un software con diversi attributi, consentendo agli esperti umani di migliorare e diventare sempre più veloci.
Una biforcazione interessante del percorso consisterà nel comprendere in che modo questi sistemi aiutano i programmatori più avanzati e come altri sistemi permettano a chiunque di scrivere codice, almeno a livello elementare.
L'ascesa dei modelli multimodali e degli agenti di IA
La parola “multimodale” fa spesso pensare a un concetto complesso, ma in realtà significa semplicemente dare all'IA la possibilità di avvicinarsi alle capacità umane attraverso molteplici percorsi di acquisizione dei dati: la vista, l'udito e il linguaggio, per citarne alcuni. Se l'IA fosse in grado di acquisire informazioni in questi modi, potrebbe potenziare il lavoro umano che si basa su tali sensi.
Gli agenti vocali hanno un enorme potenziale perché la latenza si sta generalmente riducendo e le capacità di questi sistemi di cogliere aspetti come il "tono" e l'"emozione" o l'"espressione" migliorano di giorno in giorno. È possibile che, in presenza di un minor numero di dipendenti, i clienti possano ottenere risposte alle loro domande con maggiore precisione e velocità. Se si pensa alla vista, ad esempio, i sistemi in grado di acquisire i documenti e le informazioni in essi contenute sono migliorati in modo significativo.
Se seguiamo il mercato, sembra che si orienti sempre di più verso gli "agenti di IA autonomi". Un agente è in realtà un sistema in grado di gestire un processo in più fasi per conto di un utente. L'esempio più frequente è rappresentato da un viaggio in aereo, con i diversi passaggi che comporta e le svariate esigenze tecnologiche del percorso. Non ci limitiamo a salire sull'aereo e a partire per la nostra meta finale. Un sistema in grado di monitorare l'andamento del viaggio e di organizzare senza problemi le diverse modalità di trasporto dalla propria casa all'albergo sarebbe davvero sorprendente.
L'IA verticale supera il SaaS verticale tradizionale
Attualmente, la capitalizzazione di mercato delle prime 20 società statunitensi quotate in borsa nello spazio del SaaS verticale è pari a circa 300 miliardi di dollari e, per molte di queste, la quotazione è abbastanza recente. Le applicazioni di IA verticale si rivolgono alle attività basate sulle lingue, ad alto costo e ripetitive, che dominano numerosi segmenti verticali e ampi settori dell'economia.
Il Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti indica che l'industria dei "servizi professionali e aziendali" rappresenta il 13% del prodotto interno lordo (PIL) americano; questo significa che tale settore, notoriamente dominato da attività linguistiche ripetitive, è circa 10 volte più grande dell'industria del software.
Copiloti, piloti automatici e servizi basati sull'IA sono tre nuovi modelli economici di business basati sull'IA verticale. In particolare, i copiloti affiancano l'utente, i piloti automatici o gli agenti sono in grado di portare a termine un compito in modo autonomo e i servizi basati sull'IA rappresentano vari fenomeni che in passato avremmo potuto considerare come "esternalizzazioni". Invece di affidare un compito a un gruppo di persone, questo viene affidato a un software.
Il consumer cloud è resuscitato
Il consumer cloud ha vissuto un decennio lento. Ogni anno la BVP pubblica l'elenco "Cloud 100" e, tra quelli degli ultimi 9 anni, solo il 4% comprendeva aziende con un'offerta consumer. Si può affermare che Dropbox sia stata l'ultima novità riguardante un'azienda che si occupa unicamente di consumer cloud, con un'offerta pubblica iniziale avvenuta nel 2018.
ChatGPT, lanciato nel novembre 2022, è stato accolto molto bene dai consumatori ed è l'emblema della capacità dell'IA di sfidare, almeno fino a ora, i grandi dell’"economia dell'attenzione". Sebbene sia ancora presto, i segnali indicherebbero che i consumatori sono interessati alle applicazioni di IA e a giocherellare con le stesse per capire come potrebbero migliorare la loro vita quotidiana.
Conclusione: l'IA è una bolla?
Questa domanda ci viene posta spesso e, nelle sue conclusioni, la BVP sottolinea la frase "reality vs. hype" (realtà e hype a confronto). Tuttavia, la BVP riporta anche una delle nostre citazioni preferite di Roy Amara, scienziato e futurista americano:
"Tendiamo a sovrastimare l'effetto di una tecnologia nel breve termine e a sottovalutarlo nel lungo periodo".
Nel 2024, ci troviamo esattamente al centro di tale breve periodo. Molti pensano che l'IA stia facendo parlare di sé, senza però avere ripercussioni personali. L'IA non risponde ancora a tutte le MIE e-mail o non MI aiuta a gestire gli appuntamenti, ad esempio. Tuttavia, per essere onesti, pensiamo allo smartphone che miliardi di persone utilizzano ogni giorno. Steve Jobs l'ha presentato su un palco nel 20072. Per un po' di tempo il dibattito si è concentrato su quanto preferissimo scrivere su una tastiera o uno schermo di vetro. Al giorno d’oggi, gli smartphone offrono tasti virtuali che rendono possibili una serie di servizi a cui possiamo accedere quasi ovunque nel mondo.
Proprio come oggi nessuno pensa "Oh wow, uno smartphone" o "sta usando uno smartphone", arriverà il momento in cui l'IA smetterà di fare notizia e diventerà parte integrante del nostro modo di usare la tecnologia. Il portale che ci permetterà di sfruttare gli impatti benefici dell'IA sarà probabilmente il software.
Se non diversamente indicato, i dati provengono da: Report della BVP "State of the Cloud” 2024, disponibile al pubblico sul sito web Cloud Atlas della BVP3.
1 Fonte: Morgan Stanley, nel report State of the Cloud Report 2024 della BVP.
2 Fonte: Steve Jobs ha presentato l'iPhone il 9 gennaio 2007. https://en.wikipedia.org/wiki/History_of_the_iPhone#:~:text=On%20January%209%2C%202007%2C%20Steve,applications%20using%20the%20Safari%20engine.
3 Fonte: https://www.bvp.com/atlas/state-of-the-cloud-2024#page_top