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Cos’è Ethereum? (ETH)
ETH: Guida per principianti
Ethereum (ETH), uno dei progetti blockchain più ambiziosi, intende usare la criptovaluta per decentralizzare prodotti e servizi in un’ampia gamma di casi d’uso, al di là del denaro.
Mentre Bitcoin cerca di fungere da oro digitale, Ethereum ha invece adottato un approccio diverso, generalizzando in modo che i suoi utenti possano creare un numero qualsiasi di asset e programmi personalizzati che ne regolano l’operatività.
Ciò ha portato a confronti (forse imperfetti) sul fatto che Bitcoin è più simile alla posta elettronica (uno strumento molto potente per un uso specifico), mentre Ethereum ha più aspetti in comune con i browser web (il suo obiettivo è quello di consentire agli utenti d’interagire e creare programmi).
Tale analogia è efficace nel descrivere il raggio d’azione di Ethereum, in quanto il suo team crea la propria macchina virtuale e il proprio linguaggio di scripting (necessario per eseguire i programmi), raccoglie fondi attraverso la vendita del nuovo denaro (ether) e introduce nella criptovaluta un concetto chiamato “stato”.
In parole semplici, Ethereum tiene traccia sia dei cambiamenti (transazioni confermate sulla blockchain) che dei possibili cambiamenti ancora da verificarsi (stato), una differenza che rappresenta il fulcro della sua visione.
Su Ethereum, queste funzioni di elaborazione multi-step sono chiamate “contratti intelligenti”. Le costruzioni più grandi di molti smart contract, a loro volta, sono chiamate applicazioni decentralizzate (dapps).
Sebbene oggi siano ancora piuttosto primitivi, si pensa che tali programmi potrebbero un giorno essere utilizzati per creare software che imitino il comportamento di alcune delle più grandi società di Internet del mondo.
Amazon, ad esempio, può essere visto come una sorta di servizio pubblico che collega gli acquirenti, utilizzando una semplice interfaccia web, a un enorme inventario in continuo aggiornamento archiviato su database. In questo caso, una società a scopo di lucro svolge il ruolo d’intermediario e amministratore della tecnologia.
Ethereum, allo stesso modo, può essere visto come un primo tentativo di utilizzare le criptovalute per creare mercati competitivi che governano diverse parti di questi servizi ormai monopolistici.
Dal 2020, gli sviluppatori di Ethereum hanno dato il via alle prime fasi della realizzazione di questa idea e stanno preparando una revisione del codice principale chiamato “Ethereum 2.0” che introdurrà nuovi cambiamenti.
Chi ha creato Ethereum?
Ethereum è nato da un’idea dell’allora ventenne russo-canadese Vitalik Buterin.
Secondo Buterin, l’ispirazione per creare Ethereum è arrivata nel momento in cui ha capito che si sarebbe potuto applicare il design di Bitcoin in modo più ampio per mitigare gli “orrori” dei servizi web centralizzati.
In un famoso esempio, Buterin ha citato i torti subiti giocando al popolare game online World of Warcraft, poiché gli sviluppatori all’epoca potevano apportare modifiche arbitrarie a prescindere dai desideri degli utenti.
Buterin, in seguito, ha ricevuto la Thiel Fellowship che gli ha consentito di dedicarsi a tempo pieno al progetto Ethereum e si è messo al lavoro creando un’organizzazione no-profit in grado di contribuire al lancio del progetto. All’inizio del 2014, la Fondazione Ethereum ha venduto 72 milioni di ETH in un crowdsale online raccogliendo finanziamenti per circa 18 milioni di dollari.
Ethereum attrae ancora una community appassionata di utenti, molti dei quali continuano a guidarne gli sviluppi odierni.
Tra le figure importanti della community si segnalano:
A more extensive list of founders and contributors can be found on Ethereum’s Wikipedia.
Come funziona Ethereum?
Si può dire che esistono due Ethereum, Ethereum come funziona oggi e l’Ethereum che gli sviluppatori sperano di completare un giorno quando concluderanno la loro roadmap.
Pertanto, anche se Ethereum ha fatto molti progressi dal lancio avvenuto nel 2015, è importante ricordare che non tutte le funzionalità proposte sono state implementate.
Tendermint
The most essential element to this layered design is the Tendermint BFT engine, the part of the network that allows developers to build blockchains without having to code them from scratch.
Tendermint BFT is an algorithm used by the network of computers running the Cosmos software to secure the network, validate transactions and commit blocks to the blockchain. It connects to applications through a protocol called the Application Blockchain Interface.
Tendermint Byzantine Fault Tolerance (BFT) Central to Tendermint is Tendermint Core, a proof-of-stake (PoS) governance mechanism that keeps the distributed network of computers running Cosmos Hub in sync.
In order for the participants (“validator nodes”) to power the blockchain and vote on changes, they need to first stake ATOM. To become a validator, a node needs to be in the top 100 of nodes staking ATOM. Voting power is determined by the amount of ATOM staked
Users can also delegate their tokens to other validators, allocating votes to them while still earning a portion of the block reward.
Validators are incentivized to perform honestly, because users have the flexibility to easily switch between the validators they delegate ATOM to, depending on their voting preferences.
Proof-of-Stake
Con il passaggio a Ethereum 2.0, Ethereum prevede di modificare il sistema operativo principale, migrando a un sistema chiamato proof-of-stake (PoS).
In base al modello proof-of-stake, qualsiasi utente in possesso di almeno 32 ETH potrebbe bloccare quei fondi in un contratto, che quindi guadagnerebbe ricompense per la risoluzione dei calcoli necessari ad aggiungere nuovi blocchi alla blockchain.
Maggiori dettagli su questa transizione sono disponibili in un report di Kraken Intelligence del 2020.
Perché ETH ha valore?
La principale criptovaluta che alimenta Ethereum si chiama ether, una parte della quale viene coniata in ogni blocco e distribuita ai minatori.
In particolare, Ethereum non pone limiti alla quantità di ether che è possibile coniare. Al contrario, l’offerta di ether è programmata per aumentare del 4,5% ogni anno, con 2 ETH coniati per ogni blocco.
La ricompensa è stata ridotta due volte nella storia della rete ed era originariamente fissata a 5 ETH.
Le modifiche alla politica della moneta sono generalmente proposte dagli sviluppatori. I nodi e i miner che eseguono il software possono quindi accettare o rifiutare di aggiornare il proprio software per accettare la modifica.
I minatori guadagnano anche ETH sotto forma di commissioni per i calcoli elaborati dalla rete. Le commissioni non vengono pagate in ETH ma in “gas”, una speciale unità di calcolo.
Più complesso è il calcolo, più gas richiederà un determinato programma.
Ciò significa che qualsiasi applicazione o protocollo che opera su Ethereum deve continuamente acquistare e spendere ether, creando una domanda continua per l’asset.
Perché ETH ha valore?
La principale criptovaluta che alimenta Ethereum si chiama ether, una parte della quale viene coniata in ogni blocco e distribuita ai minatori.
In particolare, Ethereum non pone limiti alla quantità di ether che è possibile coniare. Al contrario, l’offerta di ether è programmata per aumentare del 4,5% ogni anno, con 2 ETH coniati per ogni blocco.
La ricompensa è stata ridotta due volte nella storia della rete ed era originariamente fissata a 5 ETH.
Le modifiche alla politica della moneta sono generalmente proposte dagli sviluppatori. I nodi e i miner che eseguono il software possono quindi accettare o rifiutare di aggiornare il proprio software per accettare la modifica.
I minatori guadagnano anche ETH sotto forma di commissioni per i calcoli elaborati dalla rete. Le commissioni non vengono pagate in ETH ma in “gas”, una speciale unità di calcolo.
Più complesso è il calcolo, più gas richiederà un determinato programma.
Ciò significa che qualsiasi applicazione o protocollo che opera su Ethereum deve continuamente acquistare e spendere ether, creando una domanda continua per l’asset.
Rete peer-to-peer
I nodi (computer che eseguono il software) esaminano le transazioni per assicurarsi che le regole del software vengano rispettate. I minatori (nodi che utilizzano speciali chip per computer) competono quindi per il diritto di raggruppare queste transazioni nei blocchi aggiunti periodicamente alla blockchain.Rete peer-to-peer
I nodi (computer che eseguono il software) esaminano le transazioni per assicurarsi che le regole del software vengano rispettate. I minatori (nodi che utilizzano speciali chip per computer) competono quindi per il diritto di raggruppare queste transazioni nei blocchi aggiunti periodicamente alla blockchain.Rete peer-to-peer
I nodi (computer che eseguono il software) esaminano le transazioni per assicurarsi che le regole del software vengano rispettate. I minatori (nodi che utilizzano speciali chip per computer) competono quindi per il diritto di raggruppare queste transazioni nei blocchi aggiunti periodicamente alla blockchain.Gli ultimi insight sulle criptovalute
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