È il momento di capitalizzare il value in Europa
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Negli ultimi 12 mesi i mercati azionari europei hanno messo a segno un rally imponente, guadagnando il 39,3%1 , e stanno recuperando terreno rispetto ai dati macroeconomici sottostanti. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha maggiorato le sue previsioni relative al PIL dell’eurozona, stimandolo pari al 4,4% per il 2021 e al 3,8% per il 2022 (secondo le proiezioni FMI di tre mesi prima, il PIL si sarebbe attestato al 4,2% e al 3,6% rispettivamente) .2
Secondo il Citi Economic Surprise Index3 , dal novembre 2020 i dati macroeconomici hanno registrato una svolta e hanno superato quelli statunitensi. Tuttavia, la performance dei mercati azionari europei è stata nettamente inferiore rispetto agli omologhi mondiali (15%, 6,4% e 21% in meno nei confronti di Stati Uniti, MSCI World Value e Giappone rispettivamente)4 , lasciando un certo margine per un rally prolungato.
Il rapporto prezzo/utili (rapporto P/E) dell’EuroStoxx 600 Index è sceso dopo aver raggiunto un picco record nel giugno scorso, dato che la maggiorazione delle previsioni relative agli utili ha superato i redditi azionari.5
Ora che stiamo riemergendo dalla pandemia, il mercato europeo costituirà un’opportunità allettante per tre motivi in particolare:
- la ripresa mondiale favorisce l’economia europea, che dipende fortemente dalle esportazioni;
- l’allentamento delle restrizioni avvantaggerà i titoli azionari europei, sensibili alle variazioni cicliche;
- il fondo UE per la ripresa alimenterà la riscossa del Vecchio continente
Il fondo UE per la ripresa alimenterà la riscossa del Vecchio continente
Prevediamo che, nella fase post-vaccinale, la crescente ripresa a livello globale sarà propizia per l’Europa, regione più esposta di altre al commercio mondiale. Le esportazioni rappresentano il 28% del PIL dell’eurozona contro il 12% soltanto per gli Stati Uniti, il 18% per il Giappone e il 19% per la Cina.
Secondo Eurostat, l’anno scorso la Cina è diventata il partner commerciale principale dell’Europa, sorpassando gli USA; nel 2020 le importazioni dalla Cina sono cresciute del 5,6% su base annua (a/a), raggiungendo i 383,5 miliardi di EUR, mentre le esportazioni sono salite del 2,2%, ammontando a 202,5 miliardi di EUR.
In un secondo momento l’Europa sarà inoltre avvantaggiata dal ritmo (più rapido rispetto al resto del mondo) con cui si sta riprendendo l’economia cinese. I grandi progressi nel settore manifatturiero in Europa sono andati di pari passo con il miglioramento dell’indice delle condizioni commerciali in Cina, come risulta chiaramente dal grafico sottostante; a marzo l’attività del settore manifatturiero ha registrato la maggior espansione da 23 anni a questa parte, compensando la debolezza prolungata del settore dei servizi.
La ripresa cinese nella seconda metà dell’anno ha alimentato una domanda costante di prodotti europei in settori sensibili alle variazioni cicliche come quello automobilistico e quello dei beni di lusso. Secondo l’Ufficio statistico federale, nel 2020 la Cina è stata la seconda destinazione principale delle esportazioni tedesche.
Fonte: WisdomTree, Bloomberg, dati aggiornati al 31 marzo 2021.
La prestazione storica non è un'indicazione della prestazione futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
L’allentamento delle restrizioni avvantaggerà i titoli azionari europei, sensibili alle variazioni cicliche
Com’è noto, i mercati azionari europei comprendono titoli che sono maggiormente sensibili alle fluttuazioni cicliche, come mostra il grafico seguente.
Fonte: WisdomTree, FactSet, MSCI, S&P, dati aggiornati al marzo 2021. 6
La prestazione storica non è un'indicazione della prestazione futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
Grazie alla sua esposizione più elevata ai titoli finanziari e ai settori sensibili alle fluttuazioni cicliche (tra cui l’industria, i materiali e l’energia), l’Europa trarrà probabilmente vantaggio dalla domanda interna repressa non appena saranno allentate le misure di confinamento.
L’aumento dei rendimenti obbligazionari e le aspettative sull’inflazione potrebbero rilanciare le azioni finanziarie sensibili ai tassi. Nella stagione di pubblicazione dei risultati del quarto trimestre 2020, prendendo in esame il 59% delle società che hanno superato del 5% o in misura maggiore le stime sull’utile per azione, abbiamo scoperto che i titoli industriali e finanziari sono quelli che, a livello settoriale, hanno ottenuto i risultati migliori rispetto alle stime suddette .7
Il WisdomTree Europe SmallCap Dividend UCITS Index pone particolarmente l’accento sugli investimenti di tipo value, grazie al suo metodo unico di ponderazione delle società, basato sul loro contributo al flusso dei dividendi. Questo indice mira a evidenziare due fattori importanti come la qualità e il value, poiché prende in esame società con operazioni efficienti, bilanci forti e fondamentali solidi. Dal punto di vista della valutazione, le azioni delle small cap europee sono quotate con uno sconto del 40% rispetto alle large cap. 8
Fonte: Bloomberg, WisdomTree, dati disponibili alla chiusura del 14 aprile 2021.
La prestazione storica non è un'indicazione della prestazione futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
Fonte: Bloomberg, WisdomTree, dati disponibili alla chiusura del 14 aprile 2021.
La prestazione storica non è un'indicazione della prestazione futura e qualsiasi investimento può perdere di valore.
Il fondo UE per la ripresa alimenterà la riscossa del Vecchio continente
L’altra fonte di sostegno per l’Europa è l’introduzione del fondo UE per la ripresa, pari al 5% del PIL.9 Il fondo è organizzato in modo da restare operativo per 6 anni, dal 2021 al 2026, al fine di alimentare la spesa necessaria per rimediare ai danni causati dalla pandemia. Si prevede che le erogazioni inizieranno nel corso di quest’anno e accelereranno nel 2022 e nel 2023, favorendo un’espansione fiscale utile e prolungata.
Conclusioni
La lentezza delle campagne di vaccinazione sta ritardando l’allentamento delle restrizioni in Europa, ma è improbabile che possa pregiudicare la performance delle azioni europee nel lungo termine. L’UE è in vista di un aumento consistente delle forniture ad aprile e maggio e, nel frattempo, sono stati istituiti grandi centri di vaccinazione in tutta la regione. La campagna vaccinale si intensificherà e la performance relativa precedente dell’Europa rispetto al resto del mondo dovrebbe imprimere un certo slancio alla sua ripresa nella seconda metà dell’anno.
2 Fondo Monetario Internazionale
3 Il Citi Economic Surprise Index misura il grado di divaricazione dei dati rispetto alle aspettative di mercato
4 Stati Uniti: S&P 500 Index; MSCI World Value Index; Giappone: Nikkei Index dal 14 aprile 2020 al 13 aprile 2021.
6 Nota:i titoli azionari ciclici includono quelli energetici, finanziari, industriali e i materiali. I titoli di crescita/difensivi comprendono servizi per le comunicazioni, beni di consumo voluttuari, beni primari, assistenza sanitaria, tecnologia, beni immobili e utilities.
7 Bloomberg
8 P/E: rapporto prezzo/utili. Il P/E delle azioni di società small cap europee, rappresentato dal WisdomTree SmallCap Dividend UCITS Index, è pari a 28x.
Il P/E delle azioni di società large cap europee, rappresentato dall’MSCI Europe Index, è pari a 47x.
9 Factset, WisdomTree
+ A moment in markets – European equities are cheaper but…