Mercati emergenti: un settore in auge e in ritardo nello stesso tempo
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All’inizio di quest’anno si prevedeva che una ripresa economica globale avrebbe giovato ai mercati emergenti sensibili all’andamento delle commodity e fortemente dipendenti dalle esportazioni.
Saltando ai giorni nostri, nel settembre 2021 l’MSCI Emerging Markets Index (espresso in valuta locale) è l’indice ampio che ha registrato la peggior performance tra quelle che seguiamo, con un aumento appena al di sopra dell’1,4% rispetto al 16% circa che ha guadagnato il più vasto benchmark costituito dall’MSCI All Country World Index (ACWI). Tuttavia, nell'ambito dei mercati emergenti (EM) si è sviluppata una chiara dicotomia in virtù della sovraperformance dei titoli azionari EM che distribuiscono dividendi rispetto a quelli che non li distribuiscono; all’interno di questi mercati, i primi hanno brillato nonostante il rischio di pubblicità negativa per i titoli tecnologici cinesi. Difatti il quintile caratterizzato dai dividendi più elevati nell’ambito dell’MSCI EM Index ha sovraperformato di oltre 1.100 punti base il quintile con il rendimento più basso e di 3.200 punti base le aziende che non distribuiscono dividendi.
Figura 1. Sovraperformance (per ciascun quintile) dei titoli azionari che distribuiscono dividendi
Fonti: WisdomTree, MSCI, Factset (dati aggiornati al 31 agosto 2021).
Non è possibile investire direttamente in un indice. Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri.
In occasione del ribilanciamento annuale dell’autunno 2020 del WisdomTree Emerging Markets High Dividend Index, abbiamo attuato vari filtri per ridurre l'esposizione verso le aziende maggiormente a rischio che distribuiscono dividendi nell’universo dei mercati emergenti.
Per via di questi filtri di rischio e in seguito alle sottoponderazioni naturali nei confronti del settore tecnologico cinese, l’indice ha registrato una volatilità sensibilmente più bassa rispetto all’ampio MSCI EM Index, sebbene l’abbia sovraperformato agevolmente.
Figura 2. Confronto tra i dati dei fondamentali
Fonti: WisdomTree, MSCI, FactSet (dati aggiornati al 27 settembre 2021
Non è possibile investire direttamente in un indice. Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri.
Anche se restiamo ottimisti sulle potenzialità di crescita nel lungo termine di molte imprese tecnologiche cinesi, l'incertezza nel breve periodo nei riguardi di un ambiente normativo più oppressivo in Cina ha inciso sui rendimenti recenti dell’indice di riferimento. La Cina rappresenta quasi il 35% della ponderazione dell’indice.
Figura 3. Confronto storico tra le performance
Fonti: WisdomTree, MSCI, Factset (dati aggiornati al 27 settembre 2021).
Non è possibile investire direttamente in un indice. I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri.
L’indice di WisdomTree ad alto dividendo presenta allocazioni sottoponderate sulle aziende (per lo più nei settori delle tecnologie dell'informazione, dei servizi per le comunicazioni e dei beni di consumo voluttuari) che sono state i bersagli principali della stretta normativa cinese.
L’indice ha inoltre sovraponderato i settori value come i finanziari e i materiali, che hanno tratto beneficio da un'economia globale in ripresa e del rally che ha trainato i prezzi delle materie prime.
Figura 4. Confronto tra orientamenti settoriali
Fonti: WisdomTree, MSCI, Factset (dati aggiornati al 31 agosto 2021).
Non è possibile investire direttamente in un indice. I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri.
Dal punto di vista geografico, il WisdomTree High Dividend Index presenta un’allocazione sulla Cina di gran lunga inferiore rispetto al più ampio MSCI EM Index, con una ponderazione aggregata inferiore al 20%. Tale allocazione sulla Cina è compensata da allocazioni più consistenti su Taiwan e sulla Russia.
Figura 5. Confronto tra orientamenti verso i Paesi
Fonte: WisdomTree, MSCI, Factset (dati aggiornati al 31 agosto 2021).
Non è possibile investire direttamente in un indice. I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri.
Una soluzione con una quota attiva più elevata per i mercati emergenti
Pensiamo che questo approccio alla ricerca di dividend payer di qualità elevata possa rappresentare una soluzione per gli investitori che intendono migliorare il reddito potenziale dei portafogli, trattandosi di una soluzione di gestione attiva, e/o far leva sulla tesi di un aumento dell’inflazione, considerando il suo orientamento favorevole ai materiali, ai finanziari e al settore immobiliare.
Benché i suoi livelli di volatilità assoluta siano simili o addirittura inferiori a quello dell’MSCI EM Index (a seconda del periodo considerato), il WisdomTree Emerging Market High Dividend Index ha una quota attiva pari all’88% rispetto al benchmark (l’MSCI EM Index).
In un anno difficile per l’indice primario dei mercati emergenti, alcuni risparmiatori potrebbero preferire una soluzione diversificatrice, caratterizzata da una correlazione inferiore con il beta dei mercati emergenti.
Figura 6. Confronto storico tra le performance di WisdomTree Emerging Market High Dividend Index e MSCI Emerging Markets Index
Fonti: WisdomTree, Factset, MSCI (dati aggiornati al 27 settembre 2021.
Non è possibile investire direttamente in un indice. Le performance passate non sono indicative dei rendimenti futuri.
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