La performance dopo una valutazione record: orientarsi tra gli elevati multipli del settore tecnologico
![](https://www.wisdomtree.eu/-/media/eu-media-files/blog/refresh-images/technology/general-and-multi-thematic/technology_31_1151x564.jpg?h=564&iar=0&w=1151&sc_lang=it-ch&hash=21EF39F78FF77FF51348C66D4BEDBFD6)
I titoli del settore tecnologico hanno registrato un'impennata, ma una tale sovraperformance è sostenibile? Oppure il boom dell'intelligenza artificiale (IA) imiterà l'esplosione di Internet e il successivo tracollo del 2000-2002?
Oggi i guadagni del settore si concentrano in grandi aziende come Nvidia e Meta, con rendimenti da inizio anno (YTD) pari rispettivamente al 225% e al 148%; questo ha permesso al Nasdaq 100 di sovraperformare l'S&P 500 di circa il 25% YTD1, soprattutto grazie alla sua maggiore ponderazione nel settore Tech (~60% rispetto a ~27%)2.
Tale rally è stato accompagnato da una significativa espansione dei multipli di valutazione, con particolare riferimento al rapporto prezzo/fatturato (P/S). Altamente rilevante per il settore tecnologico, il rapporto P/S offre un modo per valutare le aziende che potrebbero non essere ancora redditizie pur generando fatturato: uno scenario comune tra le società nuove e innovative. Oggi, per molte aziende del settore tecnologico, tale rapporto è salito a livelli senza precedenti.
Figura 1: Una lunga serie storica mostra 3 picchi distinti nel rapporto prezzo/fatturato dei titoli tecnologici
Fonte: Ricerca condotta per la sesta edizione di "Stocks for the Long Run", Jeremy Siegel e Jeremy Schwartz (2022).
La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.
Alla fine di marzo 2023, Nvidia è diventata l'azienda con il rapporto P/S più alto sia nell'S&P 500 che nel Nasdaq 100. Da allora, il rapporto P/S non ha fatto altro che aumentare, raggiungendo un valore superiore a 40, basato sul fatturato degli ultimi 12 mesi. La relazione trimestrale sugli utili di Nvidia, tuttavia, ha previsto un forte aumento (60%) del fatturato futuro, per cui gli analisti lo stanno ora scontando, portando il multiplo a 25 volte il fatturato previsto per i prossimi 12 mesi3.
Questo ci spinge a porci una domanda fondamentale: sulla base di un campione storico di aziende che hanno raggiunto tali valutazioni in passato, quali sono le probabilità che Nvidia possa continuare a sovraperformare?
La ricerca di questo articolo esplorerà le implicazioni di valutazioni P/S elevate, definite come pari o superiori a 25 (che coincide con il prezzo di Nvidia rispetto al fatturato previsto), sulle performance future dell'azienda.
I rapporti P/S: da “rarità” a “normalità”
Tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '90, era raro trovare un'azienda con un rapporto P/S superiore a 25. Quando succedeva, si trattava di una o due società all'anno e la percentuale della capitalizzazione di mercato che rappresentavano in totale era trascurabile.
Oggi, siamo abituati a vedere rapporti P/S elevati, soprattutto nel settore tecnologico: ci troviamo forse davanti a una nuova normalità?
Figura 2: Numero di aziende e percentuale della capitalizzazione di mercato delle aziende nella Top 500 con P/S > 25 ogni anno
Fonte: Ricerca condotta per la sesta edizione di "Stocks for the Long Run", Jeremy Siegel e Jeremy Schwartz (2022).
La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.
La Figura 2 mostra il numero di aziende tra le principali 500 che hanno raggiunto un rapporto P/S pari o superiore a 25 almeno una volta in ogni anno civile, insieme alla percentuale della capitalizzazione di mercato totale che le stesse rappresentano.
La bolla tecnologica del 1999-2002 ha visto una drastica impennata delle società con rapporti P/S elevati. Nel 1999, le aziende con un rapporto P/S superiore a 25 erano 56 e rappresentavano oltre il 6% della capitalizzazione di mercato totale. La tendenza ha raggiunto l'apice nel 2000, con 113 società e oltre il 10% della capitalizzazione di mercato totale. Per la maggior parte degli anni 2000, ogni anno diverse società registravano un rapporto P/S superiore a 25, rappresentando una porzione piccola ma non trascurabile della capitalizzazione di mercato totale.
Durante gli anni del COVID-19, tra il 2019 e il 2023, si è assistito a un'altra impennata di rapporti P/S elevati. Nel 2020, le società con un rapporto P/S superiore a 25 erano 32 e rappresentavano l'1,10% della capitalizzazione di mercato totale. La tendenza si è estesa al 2021, quando 44 società hanno contribuito al 2,46% della capitalizzazione di mercato totale. Questo cambiamento è stato in parte favorito dall'afflusso di offerte pubbliche iniziali (IPO) di alto profilo, in quanto le nuove società quotate in borsa hanno spesso valutazioni elevate. Lo slancio non accenna a diminuire nel 2023, con oltre una decina di società che già vantano un P/S di 25 nel solo primo trimestre, la maggior parte delle quali è costituita da titoli tecnologici.
Dinamica dei titoli con il P/S più elevato
All'interno dell'universo delle principali 500 aziende statunitensi per capitalizzazione di mercato, 99 società si sono distinte per il proprio rapporto P/S, il più alto mai raggiunto dagli anni '60. Oggi Nvidia detiene questo primato.
Il settore Tech è quello in cui si concentra la maggior parte dei titoli con i multipli più elevati (il 27,3% delle società), seguito dai settori Health ed Energy, che rappresentano rispettivamente il 22,2% e il 17,2%. Per comprendere le dinamiche delle società con il miglior rapporto P/S, abbiamo esaminato le loro performance nei vari periodi successivi al momento in cui sono salite in testa. Abbiamo analizzato i loro rendimenti a 1, 3, 5 anni e fino alla fine del campione o a marzo 2023.
Figura 3: Performance successiva delle aziende, dopo aver raggiunto il P/S massimo per la prima volta
Fonte: Ricerca condotta per la sesta edizione di "Stocks for the Long Run", Jeremy Siegel e Jeremy Schwartz (2022).
La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.
È emerso un modello interessante. Nell'anno successivo al momento in cui un'azione conquista la vetta del rapporto P/S per la prima volta, le relative aziende continuano a sovraperformare, battendo in media l'S&P 500 di quasi l'1,5%.
Ma il loro slancio vacilla negli anni a seguire: nei tre anni successivi, il loro rendimento medio annuo scende a -4,4% e il rendimento medio annuo a cinque anni scende ulteriormente a -1,5%. In particolare, i mercati registrano un rendimento annuo superiore al 9% nei successivi 3-5 anni; questo significa che, rispetto agli stessi, tali titoli ottengono una sottoperformance di oltre due cifre. Se consideriamo l'intera storia di questi titoli, il loro rendimento medio è ancora inferiore a quello del mercato di oltre il 12% all'anno.
Anche se scomponiamo il dato per settore, sembra che una volta che un'azienda raggiunge la posizione di "top P/S", faccia fatica a mantenere il suo slancio e a stare al passo con il mercato. I settori Tech ed Health, ovvero quelli con il maggior numero di società che rientrano in questa classifica, non sovraperformano neanche nel breve periodo, registrando in media rendimenti negativi.
Probabilità di sovraperformance in calo
Prendendo in considerazione tutte le 2691 società che, in un momento o nell'altro, sono entrate nella classifica delle principali 500, le tabelle seguenti mostrano la frequenza con cui le stesse raggiungono una determinata soglia di P/S e le relative probabilità di sovraperformare il mercato nei successivi 1, 3, 5, 10 e 20 anni.
Figura 4a: Probabilità che le azioni sovraperformino il mercato a valutazioni più elevate
Fonte: Ricerca condotta per la sesta edizione di "Stocks for the Long Run", Jeremy Siegel e Jeremy Schwartz (2022).
La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.
Figura 4b: Performance relativa mediana dei titoli a valutazioni più elevate
Fonte: Ricerca condotta per la sesta edizione di "Stocks for the Long Run", Jeremy Siegel e Jeremy Schwartz (2022).
La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.
Le 231 società che hanno raggiunto un P/S superiore a 25 hanno sovraperformato il mercato nell'anno successivo solo nel 21% dei casi, con un rendimento relativo mediano del -36%. Su orizzonti più lunghi, questa percentuale peggiora, raggiungendo il 9% nei 3 anni successivi e il 4% nei 20 anni successivi. Per i rapporti P/S più elevati (>40), superare il mercato in tutti i periodi diventa ancora più improbabile. Le possibilità che, a queste valutazioni, un titolo continui a vincere a lungo termine non giocano a favore di chi lo detiene.
Negli ultimi anni il mercato ha registrato un cambiamento: i rapporti prezzo/fatturato (P/S) elevati sono diventati sempre più comuni, soprattutto nel settore tecnologico. La nostra analisi suggerisce che un'eccessiva enfasi sui titoli ad alto P/S potrebbe rivelarsi fallimentare nel lungo periodo, in quanto potrebbe risultare difficile per queste aziende sostenere la rapida crescita necessaria a giustificare tali valutazioni e continuare la loro traiettoria di rendimento.
Fonti
1 Fonte: I dati sulla performance sono tratti da Yahoo Finance e YTD si riferisce al 2023, fino al 21 luglio 2023.
2 Fonte: Schede descrittive dell'S&P 500 Index e del Nasdaq 100 Index, con dati aggiornati al 30 giugno 2023.
3 Fonte: https://investor.nvidia.com/news/press-release-details/2023/NVIDIA-Announces-Financial-Results-for-First-Quarter-Fiscal-2024/default.aspx
Blog correlati
+ L'entusiasmo per l'IA sta creando una bolla nel mercato azionario?
+ Orientarsi negli investimenti sull'IA: diversificazione e valutazione nel tema dell'IA
+ Cogli la rivoluzione dell'IA con WisdomTree